Capitolo 43.

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Uscii dalla camera di Draco con il cuore in gola, le lacrime non smettevano di scendere dai miei occhi. Mi sentivo distrutta dal senso di colpa ma allo stesso tempo ero arrabbiata.

Draco mi incolpava di aver baciato Harry ma lui sicuramente era andato oltre un semplice bacio con Pansy sul treno.

Io ed Harry eravamo rimasti ottimi amici nonostante quello che fosse successo tra noi ma Pansy, sicuramente, anche nell'amicizia sarebbe stata marcia.

Mi chiusi nella mia stanza, Narcissa era rimasta in quella di Draco. Mi sedetti alla scrivania e presi una pergamena e la penna d'oca per scrivere le novità ad Hermione.

Cara Hermione

Ho parlato con Narcissa ma purtroppo non ho ricevuto novità. Ha detto che il professore Piton potrà darmi tutte le risposte che cerco.
Mi sento così sola e vuota, vorrei averti vicino in un momento del genere, non vedo l'ora di vederti

Grace

Misi il foglio in una busta per le lettere e lo chiusi con il sigillo dei Malfoy.

Quel sigillo che mi aveva accompagnava per anni, che mi aveva etichettava come una di famiglia. Un sigillo che non mi apparteneva.
Lo stemma della famiglia che mi aveva provocato un dolore profondo, un dolore che aveva segnato la mia anima.

Lucius non mi aveva mai fatta sentire parte della famiglia, anche se non lo fossi, Draco mi aveva bullizzata fino allo sfinimento; sua madre mi aveva tenuta all'oscuro dalla verità.

Mi chiedevo se avrei mai potuto fidarmi di qualcun altro nella vita.

Elymas si appoggiò con le zampe sul davanzale della finestra, l'aprii e legai la lettera ad una zampetta.

"Portala ad Hermione." Le sussurrai accarezzandole la testa. Poco dopo spiccò il volo e richiusi la finestra.

L'aria natalizia non la sentivo affatto, il calore della famiglia non mi scaldava il cuore. Il comportamento di Draco mi aveva ferita, l'ultima cosa che desiderassi era che lui non mi stesse intorno.

Draco's POV

"È la verità?" Guardai mia madre non appena Grace aveva lasciato la mia stanza. Non mi guardò, teneva la testa china.

Grace non era la mia sorellastra, mio padre non aveva mai tradito mia madre e io le avevo recato dolore per anni. L'avevo punita per essere stata la causa della mia solitudine, avevo costruito il muro intorno a quest'ultima che mi aveva portato a modificare il mio carattere negli anni.

Vederla in lacrime, sentirla pregarmi di parlarle mi aveva recato dispiacere nei suoi confronti. In quel momento, ero rimasto colpito dalla notizia, non avevo mai pensato una sola volta alla possibilità che lei non fosse figlia di mio padre, i miei genitori erano stati davvero bravi a nascondere un segreto del genere.

"Sì, è la verità." Sentii la voce di mia madre, leggera e dolce.

Istintivamente mi portai le mani sulla testa, pensai al senso di colpa che mi aveva divorato notti intere quando toccavo Grace o quando le avevo dato il primo bacio. Pensavo a quanta vergogna mi ero sentito addosso, per niente.

Ma, a malincuore, quella notizia non mi aveva dato la felicità che sperava Grace. Ero infuriato con lei, ero infuriato con me stesso per essermi avvicinato così tanto a lei, per essermi affezionato.

"Com'è possibile?" Le chiesi, la vidi chiudere gli occhi e scuotere leggermente la testa. "Dimmelo!" Le ordinai. Per un momento mi pentii del tono delle mie parole, mio padre aveva sempre avuto un atteggiamento scorbutico nei suoi confronti.

Stepbrothers; Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora