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Yeosang

Avevo trascorso il mio compleanno coi miei amici alla fine. Soomin mi aveva avvertito all'ultimo momento che le aveva o piazzato un esame il sedici giugno perciò tutta la giornata del quindici l'aveva passata a ripassare le ultime cose. Mi aveva chiesto scusa più volte, per il fatto che non era potuta esserci per il mio compleanno, ma le avevo più volte detto che non faceva nulla. Avrei anche provato a dirle "ci penserai l'anno prossimo" ma in quel modo le avrei soltanto mentito e l'avrei illusa, perciò era meglio così.

Oltre al fatto che dovevo allontanarmi da lei per permetterle di stare bene coi suoi fratelli ed amici, avevo capito che tra noi non avrebbe mai potuto funzionare. Eravamo troppo diversi, lei era chiaro che cercasse una buona carriera e di studiare al massimo per ottenere i voti migliori e di conseguenza avere un lavoro con i controfiocchi. Io, al duo contrario, vivevo alla giornata e di quello che mi capitava: non avrei mai potuto darle la stabilitá che tanto meritava.

E infine, come goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, c'era il semplice fatto che non sarei mai andato bene per lei. Prima o poi si sarebbe stufata di me, dei miei orari di lavoro ma anche semplicemente di ciò che facevo. Dopotutto, un domani, magari anche sposati, non poteva di certo andare a dire che il marito era uno stripper, un porno-attore e un attore di nudo. Perchè si, avevo deciso di accettare quel lavoro. Magari mi avrebbe fatto bene distrarmi un po' da tutta quella situazione.

Comunque era arrivato il giorno seguente al suo esame. Dopo averlo dato ovviamente io dovevo lavorare e la sera, dopo essere uscito dal locale lei stava giá dormendo dal momento che quella mattina si era svegliata prestissimo per ripassare ancora. Ecco un altro segnale che mi faceva capire che non avremmo mai avuto la possibilità di stare insieme. I nostri orari erano fin troppo difficili da fare incastrare e proprio per questo dovevo mettere un punto.

Dovevo farlo, per me e per lei stessa. Magari ancora non era troppo coinvolta sentimentalmente nei miei confronti, dopotutto ero sempre stato io a fare il primo passo, magari nemmeno le piacevo.

Ma chi vogliamo prendere in giro? Le piaccio per forza, o altrimenti non mi avrebbe mai permesso di prendermi la sua verginità, non con così poco almeno.

Ma dovevo chiuderla, quella relazione, o qualsiasi cosa fosse. Era stata una conoscenza sicuramente ma alla fine posso dire di essere stato con lei soltanto quella notte. E che notte, cazzo, solo a ripensarci mi veniva una voglia matta di andare a casa sua e fregarmene di ció che mi diceva il cervello.

Quella mattina misi la sveglia presto, ora che aveva finito gli esami non aveva nulla da fare a quell'ora perciò potevamo vederci in quel momento. Avevo deciso che l'avrei incontrata e ci avrei chiuso. Definitivamente.

Presi il telefono e cercai la sua conversazione per poi mandarle un messaggio.

Presi il telefono e cercai la sua conversazione per poi mandarle un messaggio

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Mi misi il telefono in tasca e poi mi alzai dal letto. Hongjoong non era in casa dal momento che si trovava a lavoro e Seonghwa, in camera sua, stava tranquillamente dormendo e anche russando.

Horizon[K.Y.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora