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Yeosang

Subito dopo pranzo sparecchiai e misi i piatti nella lavastoviglie insieme a quelli del mio coinquilino. Scrocchiai la schiena appoggiandomi alla parete e poi andai nella mia camera a prendere il borsone per andare a lavoro. Quel pomeriggio mi era stato detto che avevo da fare delle prove per una nuova coreografia perciò sarei dovuto andare qualche ora prima al locale.

Presi tutto il necessario e tornai in sala, con la borsa in spalla e prendendo il mio telefono per guardare l'ora. Mi accorsi che in realtà ero un po' in anticipo e, nonostante andassi a piedi, sarei comunque arrivato prima che aprisse.

Perciò mi venne un'idea.

Ovviamente quello fu un "Ok" abbastanza finto dal momento che riposi il telefono in tasca e mi preparai ad uscire di casa proprio con meta casa sua

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Ovviamente quello fu un "Ok" abbastanza finto dal momento che riposi il telefono in tasca e mi preparai ad uscire di casa proprio con meta casa sua. E se non fosse uscita, beh, avrei fatto in modo che venisse da me lo stesso.

«Dove vai cosí presto?»la voce di Hongjoong, steso sul divano con gli occhi chiusi per recuperare il sonno perduto quella mattina. Mi voltai di scatto nel sentirlo parlare e lo fissai con un braccio sugli occhi.

«Ho l'allenamento al locale.»risposi semplicemente sperando di potermela scappare e di non beccarmi il suo solito discorso. Sapevo che era da stupidi mentire al proprio migliore amico ma, se gli avessi detto dove davvero stavo andando, sicuramente mi avrebbe attaccato una delle sue paternali. Feci per aprire la porta ma mi fermai quando lo sentii parlare di nuovo.

«Ma Mingi sta venendo a prenderti qui ora.»continuò mettendosi poi seduto di scatto e passandosi una mano tra i capelli chiari disordinati.

«Forse non l'ho avvertito che andavo prima.»continuai a cercare scuse ma ovviamente a lui era chiaro che in realtà gli stessi mentendo. Infatti mi fece un'occhiata truce e io sbuffai, e mi arresi.

«Dove stai andando?»ribattè ancora e chiusi la porta tornando indietro sui miei passi e decidendo di dirgli la verità.

«Ho davvero gli allenamenti, ma sto passando da Soomin.»mi sentii ridicolo nel dire quelle parole, sembrava come se stessi tenendo nascosto a mia madre qualcosa a che fare con la mia fidanzata ma 1 non avevo una fidanzata e 2 mia madre era una vera stronza e di me non gliene fregava nulla.

«Soomin?»mi chiese confuso e corrucciò le sopracciglia probabilmente non capendo di chi stessi parlando.

«La ragazza che ho cercato l'altra sera.»gli spiegai e lui sembrò ricordare perchè chiuse gli occhi e si alzò. Camminò verso di me e si poggiò al muro di fronte al mio, fissandomi.

«Che intenzioni hai con lei? Perché sei così fissato?»mi chiese come spesso faceva quando non capiva il comportamento di una persona: faceva la domanda alla radice senza giri di parole inutili.

Horizon[K.Y.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora