Ascensore.

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«Io esco.» disse Hope, prendendo la sua borsa.

Io stavo sul divano a guardare la TV e a provare a distrarmi dalla discussione con Zayn. «Dove vai?»

«Esco con Niall e Liam, andiamo a ballare. Forse verranno anche Harry e Louis.» mi disse.

«Ah.» Non mi avevano invitata. Forse perché sapevano che non ci sarei andata. Non mi piacciono le discoteche. «Come mai non mi avete detto niente?»

«A te non piace andare in discoteca.» Lo sapevo. Poi sospirò. «Inoltre,» sussurrò. «Zayn non voleva che tu venissi con noi.»

Alzai un sopracciglio. «Zayn? Non voleva? »

Strinse le labbra. «Si. Non chiedermi il motivo, non lo so.»

Annuii. «Va bene. A più tardi.» dissi e spostai lo sguardo sulla TV.

«Ehm,» mormorò Hope. «veramente... Forse resto da Niall.»

La guardai maliziosa. «Da Niall.»

Lei sbuffò. «Okay, mi piace. Lo ammetto.»

«No!» dissi ironica. «Ma non mi dire!»

Lei scoppiò a ridere. «Si nota tanto?»

Finsi di riflettere. «Mh... Tranne il fatto che dormite insieme, sparite per giorni, siete sempre insieme... No, non si nota.»

«Okay,» rise. «ora vado. A domani.» disse e uscì dall'appartamento.

Guardai l'orologio: 09.49 p.m. Non avevo ancora cenato.

Entrai in cucina, dirigendomi verso la dispensa e passando accanto al tavolo, dove c'era il mio cellulare. C'era una luce intermittente di colore bianco: un messaggio di whatsapp. Lo presi in mano e sbloccai lo schermo: non avevo questo numero e cercavo di riconoscere il mittente dall'icona, mentre una foto si caricava. Prima che riuscissi a capire chi fosse, la foto venne messa a fuoco: Jessie baciava Zayn, e lui sembrava contento.

"Ma... Che significa? Perché quella foto?"

Bloccai il cellulare e iniziai a prepararmi un panino.

Un altro messaggio: "Come va, Taylor?"

Ignorai anche quello e addentai il mio panino, tornando sul divano.

Mai conosciuta una ragazza più idiota di Jessie.

Suonarono al campanello e andai ad aprire.

«Ehi, Taylor.» mormorò Travis. Abbassò lo sguardo. «Volevo chiederti scusa per il mio comportamento strano di stamattina. Non volevo metterti in imbarazzo.»

Piegai le labbra in un sorriso. «Perdonato. Ti va di mangiare qualcosa?»

Lui sorrise. «Certo, grazie.»

Lo feci entrare e andammo in cucina. «Ti preparo un panino?» gli chiesi. «Scusa ma Hope non ha fatto la spesa.»

«Non fa niente, il panino va benissimo.»

Ci sedemmo a tavola e mangiammo.

«Allora,» iniziai a parlare. «come va dalle tue parti?»

«Ah, tutto bene. Ho aperto un negozio di abbigliamento, sai? Insieme ad un mio amico.»

«Davvero? È fantastico.»

«Già.» disse. «E tu? Iniziata l'Università?»

Scossi la testa. «Non ancora. Credo che la inizierò tra qualche anno. Sai, vorrei prima sistemarmi.»

Il ragazzo della libreria.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora