Erano passati due mesi da quando Zayn era partito e io stavo "meglio".
«Hey,» mi salutò Hope vedendomi entrare a casa. «com'è andata?»
«Bene,» dissi. «come al solito.»
«Ancora mal di testa?»
«Si, ma il dottore ha detto che è normale... Passerà!» dissi. «Che hai cucinato?»
«Cose buone!» disse soddisfatta.
«Cioè? Ho una fame da lupi!» dissi, sedendomi a tavola.
Rise. «Non mi stupisco.»
«Hey, non è colpa mia!» mi finsi offesa.
«Ho fatto quello che mi avevi chiesto.» disse. «I ragazzi vengono qui oggi pomeriggio.»
Sospirai. «Perfetto...»
Mi guardò. «Hey! Andrà bene!»
«E se dovessero prenderla male?»
«Perchè dovrebbero?»
«È scioccante, Hope!» risi. «Ricordi la mia faccia quando l'ho scoperto?»
Scoppiò a ridere. «Oddio, si!»
«A volte penso di non potercela fare, di non essere abbastanza forte...»
«Andrà benissimo, Tay! E poi ci siamo noi con te! Ti aiuteremo sempre!»
Sorrisi. «Grazie.» Iniziai a fissare la mia mano, i miei anelli. Era strano averli al dito, adesso... Eppure non riuscivo a separarmene.
«Ti manca, eh?» la voce di Hope mi distrasse un po'.
«Mi sembra ovvio...»
«Se lo sapesse...»
La guardai fulminea. «Hope, no! Non deve saperlo.»
«Ma perché?»
«Non cambierebbe niente. Non voglio che torni solo per "compassione".»
Sospirò. «Se venisse a scoprirlo da qualcun altro, diventerebbe un pazzo.»
«Non verrà a saperlo da nessuno.» dissi. «Non ha più chiamato da quando è andato via e io non ho intenzione di farlo per dirgli una cosa così importante.»
«Tay, non è la stessa cosa. Ha il diritto di saperlo.» insistette.
«E io, essendo stata abbandonata, ho il diritto di decidere se dirglielo o meno.»
Scosse la testa. «Sei cambiata, Tay.»
«Che vuoi dire?»
«Hai intenzione di tenere un segreto di questo genere? A Zayn? Taylor, ti rendi conto?»
«Hope, ti prego. Non parliamone più.» dissi.
Sospirò. «Va bene.»
Poggiò davanti ai miei occhi una fetta di petto di pollo e dell'insalata. Sembravo a dieta, che tristezza.
«Devi sacrificarti.» mi disse.
«Lo so, lo so...» dissi, iniziando a mangiare. «Voglio la torta al cioccolato.»
«La signora Gerrard l'ha portata stamattina.»
«Meno male! Almeno una cosa buona...» dissi.
Hope fissava il mio piatto mentre mangiava. «Sono contenta di questa notizia.»
Sorrisi. «Anche io. So che tutto cambierà, che non potrò più essere quella di prima, però... Non è poi così male.»
«Scommetto che questo ti aiuterà a non pensare più a Zayn... Ogni secondo.» finì la frase.
«Già.» risi. «A meno che non mi ricorderà di lui.»
«Questo è probabile.» disse. «Forse però non farà più tanto male.»
«Già...»
Alle 04.23 p.m. suonarono al campanello.
«Sono qui.» mi disse Hope. «Vado ad aprire. Il sacchetto è lì.» disse e si allontanò.
Mi guardai allo specchio. «Cara Taylor, da oggi non sarai più la solita ragazza nemmeno per gli altri.» mi dissi. Guardai la foto sul comodino. «Zayn, se tu fossi qui, sarebbe tutto più semplice. Mi manchi.» Lasciai un bacio sulla foto e afferrai il sacchettino.
Uscii dalla mia camera e percorsi tutto il corridoio, ricordando ogni momento vissuto con Zayn in quella casa.
Ancora qualche passo, Tay, ce la puoi fare. Loro ti vogliono bene, ti staranno vicini.Man mano mi avvicinavo al soggiorno, riuscivo a sentire le voci felici dei miei amici.
Entrai in cucina e bevvi un bicchiere d'acqua. Andrà tutto bene.
«Dov'è Taylor?» riuscivo a sentire la voce di Harry chiamarmi.
«Sto arrivando!» dissi a voce alta per farmi sentire.
Ci siamo. Posso farcela.Uscii dalla cucina ed entrai in soggiorno.
I miei amici, sorridenti, erano seduti sul divano e mi salutarono. «Hey, Tay!»
«Ciao, ragazzi!» dissi. «Tutto bene?»
«Si, tu?» mi chiese Liam.
Rispose Hope al mio posto. «Ha smesso di vomitare.»
Tutti aggrottarono la fronte.
«Vomitare?» disse Louis.
«Perchè?» chiese Niall.
«Amore mio, sei stata male?» mi chiese Harry.
Feci un gran sorriso. Mi avvicinai e poggiai il sacchetto sul tavolino.
«Ci hai vomitato?» scherzò Louis e ridemmo tutti.
«No!» dissi. Tirai fuori il contenuto del sacchetto e lo poggiai sul tavolino.
«Un biberon? È per Niall?» scherzò Liam e ridemmo ancora.
Harry fu l'unico che sembrava avesse capito. Mi guardò stupito, poi fece un enorme sorriso. Mi vennero le lacrime agli occhi.
Gli altri mi guardarono. «Che succede?» disse Niall.
«Forse... Oh... Ma con chi...?» Louis non finì la frase e sorrise.
«Oddio... Zayn...» anche Liam fece un sorriso.
«Cosa? Non capisco! Ragazzi, spiegate!» Niall non ci era ancora arrivato.
Guardai bene in viso uno per uno tutti quanti. «Vedo che siete contenti.» mormorai. Tirai fuori l'ecografia e la mostrai a tutti. «Si, sono incinta.»
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Il ragazzo della libreria.
أدب الهواةNessuno di noi sa per certo come andrà a finire la nostra vita, nessuno di noi conosce il proprio destino. Taylor, una giovane ragazza di Londra, invece credeva di conoscerlo. Non faceva altro che ripetersi che niente sarebbe cambiato. Si sarebbe la...