«È giusto che tu lo faccia, Tay.» Zayn mi incitava ma io ero totalmente confusa.
«Non lo so, Zay.»
«Bambolina, loro ti vogliono bene. Hanno bisogno di te. Sono sicuro che hanno una spiegazione da darti.» mi stringeva mentre ci accoccolavamo sul divano.
Sospirai. «Va bene.»
Sorrise. «Brava la mia bambina.»
«La tua bambina? » ripetei.
«Certo.» disse. «Il più grande amore della mia vita.»
Arrossii. Prese il telefono in mano e me lo porse. «Chiama Harry e digli che ci vediamo domani a casa tua.»
Sgranai gli occhi. «Cosa?! Io?! No, non parlo con nessuno!»
«Allora lo chiamo io...» disse e prima che potessi impedirglielo lo fece. «Ehy, Harry... Si, dispiace anche a me... Ascolta, devo vederti... Okay, vediamoci all'appartamento di Hope... Domani è perfetto...» Riattaccò e posò lo sguardo su di me.
Rimanevo a fissarlo: gli era ricresciuta la barba, le sue labbra carnose erano piegate in un mezzo sorriso e i suoi occhi brillavano. Era meraviglioso.
«Sai qual è la cosa che mi dispiace?» disse. Scossi la testa. «Tu andrai a vivere a casa tua e starai lontana da me.»
«Non vuoi che me ne vada?»
«Certo che no!» disse. «Se potessi, ti terrei con me per tutta la vita.»
Arrossii nuovamente e mi strinsi a lui. Indossava una sottile maglietta grigia e un pantalone di tuta dello stesso colore un po' più chiaro. Entrambi aderivano al suo corpo e io mi chiedevo come potesse essere tanto bello.
Sprofondai il viso nel suo collo e con le dita accarezzai la sua guancia. «Ti toglierei la maglietta...» sussurrai, succhiando la sua pelle.
«Perchè non lo fai?» mi chiese, con il suo tono caldo e basso.
«Sentiresti freddo.» dissi.
«Non c'è problema.» disse. Afferrò una coperta e con un braccio spense la luce, accendendo una piccola lampada, e ci coprì entrambi. «Adesso puoi farlo.»
Mi misi a ridere. «Ma che fai?»
Mi prese le mani e se le portò sulle punte della maglietta, sollevandola sempre di più, fin quando io non la sfilai del tutto. Inaspettatamente anche lui mi spogliò del mio maglioncino e rimasi in reggiseno. Mise le mani sui miei fianchi e mi attirò a sé. «Ti stai riscaldando?» mi chiese.
«Si.» mormorai. Il suo petto era davvero bollente... In entrambi i sensi.
Le sue mani altrettanto calde si muovevano delicatamente sulla mia schiena, accarezzandomi.
«Che sei bella...» mi diceva mentre mi riscaldava e mi faceva sorridere.
Poggiai le labbra sul suo petto iniziando ad inumidirlo con la mia lingua. Le sue mani lentamente sganciarono il mio reggiseno e lo fecero scivolare lungo le mie braccia. Mi toccava il seno e mi accarezzava, mentre il mio corpo impazziva per i brividi.
«Per essere vergine, sei molto sexy.» mormorò, mettendosi seduto e gli afferrai i fianchi con le gambe.
«Per essere sexy, sono molto vergine.» scherzai e scoppiammo a ridere. Mi prese il collo e iniziò a succhiarlo attirandomi a lui, sempre di più. Iniziavo ad ansimare.
«Quanto ti voglio...» sussurrò e involontariamente strinsi le cosce, attaccandomi a lui. «Vedo che non sono l'unico.»
Gli presi il viso tra le mani e presi a baciarlo con desiderio. Lo spinsi indietro, mentre cadevamo entrambi sul cuscino, e lui mi tirò giù i pantaloni, stringendomi le cosce con le sue enormi mani. Pian piano salì, intrufolandosi nelle mie mutandine, mentre io mi spingevo sul suo bacino e scoprivo che stava impazzendo.
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Il ragazzo della libreria.
FanfictionNessuno di noi sa per certo come andrà a finire la nostra vita, nessuno di noi conosce il proprio destino. Taylor, una giovane ragazza di Londra, invece credeva di conoscerlo. Non faceva altro che ripetersi che niente sarebbe cambiato. Si sarebbe la...