Un piccolo incidente.

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"Chissà come sarebbe stato baciarlo. Sentire le sue apparentemente morbide labbra sulle tue, sulla tua pelle, percepire le sue mani che accarezzano il tuo viso. Chissà che sapore abbia, le sensazioni che si provano.
Era , davanti a me, e mi guardava. Avevo lo sguardo fisso sul pavimento, implorando la mia testa di consigliarmi qualcosa di cui parlare per sciogliere la tensione che si era formata dentro di me. Decisi di incontrare i suoi occhi, quegli occhi che avevano la forza di farmi sentire piccola, ma allo stesso tempo viva e forte. Lui mi faceva sentire giusta, importante, mi faceva capire che io avevo un valore. E non potevo che essergliene grata."

In quel momento sentii un suono di clacson abbastanza familiare, che mi fece distogliere lo sguardo dal libro.

«Taylor!» sentii la mia migliore amica chiamarmi e precipitarsi in camera mia. «È arrivato Zayn. Dovete uscire?»

«Oh,» mi alzai in piedi. «Si, dobbiamo uscire.»

Sbuffò. «Uffa! Ma io oggi volevo stare con te!»

«Mi dispiace. Oggi pomeriggio dovrò lavorare e stasera Harry verrà a cena qui.»

Annuì, un po' delusa. «Okay. Magari andrò da Niall.»

Avrei voluto rispondere "Non ne avevo dubbi" ma la salutai di fretta e mi precipitai giù per le scale. Quando aprii la porta, mi ritrovai un braccio tatuato davanti agli occhi pronto a bussare.

«Ehi, Taylor.» mi salutò il moro con un sorriso.

«Zayn!» ricambiai. «Scusa se ti ho fatto aspettare.»

«Tranquilla.» disse e salì in macchina. Lo seguii e mi sedetti accanto a lui.

«Devo darti una cosa.» gli dissi e gli porsi il libro. «Ieri sera ho dimenticato di dartelo.»

«Grazie, Taylor. Puoi lasciarlo sul sedile posteriore.» mi suggerì e feci come mi aveva detto.

«Allora,» iniziai a parlare. «a che tipo di telefono avevi pensato?»

La macchina si fermò di colpo e fece retromarcia. «Taylor, hai fatto bene a ricordarmi del telefono.»

Aggrottai le sopracciglia. «Che vuoi dire? Dove stavi andando allora?»

«Ehm,» si massaggiò i capelli. «in libreria. Avevo dimenticato che lavori di pomeriggio.»

Dopo 10 minuti di strada, posteggiò l'auto di fronte al negozio di elettronica e ci entrammo.

Il ragazzo della libreria.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora