capitolo 40

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Quando riaprì gli occhi anziché il freddo e sporco selciato, James si trovò un morbido materasso che profumava di lenzuola inamidate.

«Buona sera, bell'addormentato.» lo salutò Audrey passandogli sulla ferita sulla  fronte un panno imbevuto di acqua e sale. Distorcendo una smorfia di dolore, James abbozzò un sorriso. Vedere il viso della moglie raggiante lo rendeva felice nonostante il dolore alla testa e a ogni parte sensibile del corpo gli facesse vedere le stelle.

«Certo che Stephan te le ha suonate per bene.» commentò poi Audrey assumendo un'aria seria.

«Ha avuto le sue ragioni.» commentò piccato.

«Lo so e sinceramente pur non condividendo i suoi metodi credo che i suoi motivi siano stati giusti. Ma come ti è venuto in mente di insultare Naghmeh, sai benissimo come reagisce quando qualcuno la denigra o la classifica come una poco di buono.»

«Bhe, è ora che cresca. Ne ho abbastanza dei suoi casini.»

Anziché rispondere Audrey soffocò il riso:James aveva capito di essere nel torto ma nonostante questo si rifiutava di darla vinta al fratello.

«Perché ridi?» le chiese James trascinandola in modo che fosse completamente distesa su di sè.

«Rido perché a volte sei un vero testone.»

«Sei la seconda persona che oggi mi descrive con questo epiteto.» le disse sorridendo.
« A proposito da quando abbiamo una stanza di questo colore?» chiese poi notando per la prima volta il colore e l'arredamento della camera.

«Infatti siamo a casa di Lord Fortescue. Vi stavamo aspettando per arrivare qui quando il cocchiere è arrivato chiedendo che qualcuno venisse a fermare te e Stephan. Fortunatamente Lord Fortescue era appena arrivato così lui e Alec hanno seguito il cocchiere e sono venuti a cercarvi. Una volta che vi hanno separati tu hai perso i sensi mentre Stephan è riuscito a spiegare perché vi stavate azzuffando.»

«E qualcuno ci hai visti?»

«Fortunatamente al nostro arrivo non c'era nessuno. Comunque tanto perché tu lo sappia trovo riprovevole che te la sia presa con tuo fratello quando l'idea è stata mia. Avremmo potuto parlarne stasera come ti avevo chiesto. Ma tu come sempre hai agito impulsivamente.»

«Per quanto mi dispiaccia per quello che ho detto, Stephan sà perfettamente quanto te quanto odi l'elemosina altrui.»

«Non si tratta di elemosina ma di amore.»

«Amore?! E secondo te quando tutta Londra saprà che il duca del Kent si è fatto pagare i debiti dalla moglie dovrei rispondere: ma signori si tratta di amore.»

«Questo è ingiusto.»

«Ingiusto è il fatto che tu, nonostante sapessi quanto tenga a risolvere certe questioni da solo, te ne sia infischiata preferendo continuare a recitare la parte della mogliettina devota e innamorata che crede che la vita sia come nella spazzatura che leggi.»

«Credo  sia meglio che mi unisca agli altri ospiti, forse hai battuto la testa più forte di quanto credessi.» rispose gelida.
E, risistemato l'abito uscì dalla stanza incurante delle suppliche del marito.

La Passione Di Lady Audrey (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora