Entrata in casa corse subito in camera e vi si chiuse dentro. Le valigie erano ancora sul letto. Da una di esse estraesse un blocco di fogli finemente rilegati. Il suo romanzo, era e salvo, lo aveva iniziato a scrivere durante la malattia della madre, quello era stato l'unico modo per evadere dalla realtà. La storia era quasi giunta al termine, nonostante ciò qualcosa non la convinceva . Notò che sulla toeletta c'era una busta sigillata. Si alzò e la prese. Non c'era scritto alcun indirizzo che le potesse far capire la provenienza anche perché a parte gli zii non conosceva nessuno. Suonò il campanello e poco dopo sentì bussare alla porta «Avanti, Lyli» disse.
La porta si aprì, ma al posto della giovane cameriera si ritrovò Mrs Pitt. «Scusate signorina, avete suonato voi il campanello?» disse la brava donna.
«Sì, volevo solo sapere se per caso sapeste dirmi chi è il mandante di questa lettera»
«Mi dispiace signorina ma l'uomo che ha consegnato la lettera non ha detto chi la mandasse, ha solo detto che era urgente e che dovrete rispondere subito dopo che l'avrete letta e consegnarla a me, l'uomo ritornerà nel pomeriggio per ricevere la vostra risposta.»
«Oh,grazie allora. Se è così urgente la aprirò subito.»
Mrs Pitt uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Una volta sola, Audrey aprì la lettera, il mittente era l'editore che scriveva:
"Miss Blank, sono il vostro editore che scrive, volevo ringraziarvi prima di tutto per avermi informato del vostro vero nome e di avermi fornito l'indirizzo al quale avrei potuto trovarvi.
Ora se è possibile desidererei incontrarvi al più presto, come capirete sono molto in ansia per quanto riguarda la pubblicazione del vostro romanzo. A Natale mancano pochi mesi e noi abbiamo un sacco di lavoro da fare; dobbiamo scegliere al piú presto quale modifiche apportare e soprattutto in quanti volumi farlo uscire sul mercato.
Se non vi dispiace, vi chiederei di venire nel mio ufficio questo pomeriggio verso le cinque a Bloomsbury. La casa editrice è la Sally's.
Il vostro MacCallisther"
***
Mancavano pochi minuti alle cinque e Audrey non aveva la minima idea di dove stesse andando. Londra era una città immensa, nella quale era facile perdersi se non la si conosceva. Aveva quasi perso la speranza del tutto quando si ritrovò di fronte ad un immenso edificio con una targa altrettanto grande in legno che diceva :"CASA EDITRICE E LIBRERIA:SALLY'S".
Di fronte a quell'immenso edificio Audrey iniziò a dubitare di se stessa, si sentiva combattuta fra due forti emozioni, la paura che le suggeriva di lasciar perdere tutto e tornare subito a casa e la felicità di poter finalmente visitare una vera casa editrice, che molto probabilmente avrebbe pubblicato un altro suo romanzo.
Era ancora ferma immobile davanti alla porta d'entrata quando sentì delle voci maschili dietro alla schiena, si voltò e vide due uomini camminare verso l'edificio.
Uno era giovane e vestiva alla moda orientale ,mentre l'altro quello più anziano indossava un panciotto nero decorato con ricami dorati, sopra di esso portava la taicoat anch'essa di colore nero.
Dallo sguardo che aveva sembrava molto attento al discorso del suo compagno. Audrey stava per andarsene quando il più anziano dei due arrivandole alle spalle le chiese: «Scusate signorina, state aspettando qualcuno o avete un appuntamento?»
Sorpresa da quella domanda rispose :«In realtà avrei un appuntamento ma non credo di esserne all'altezza»
«Per caso voi siete la scrittrice Jessica Blank? Non dovete preoccuparvi di nulla ;mi presento io sono il proprietario di quest'edificio e di ciò che c'è al suo interno. Il mio nome è Dominic MacCallisther.»
Il viso di Audrey si fece pallido, aveva appena detto di voler saltare l'appuntamento al suo editore. MacCallisther accorgendosi della reazione che aveva provocato la sua risposta cercò di rimediare: «Mia cara non preoccupatevi, vi capisco benissimo ma con me non dovete temere alcun che. Non potevate di certo immaginare di trovare il proprietario di un'impresa così grande gironzolare per Londra al fianco di quest'individuo vestito alla maniera orientale .»
Sul viso dell'uomo più giovane comparve un sorriso che mostrò una fila perfetta di denti bianchi.
«Signorina» disse quest'ultimo inchinandosi
«Il mio nome è Stefan Fadeson, sono molto onorato di fare la conoscenza di una scrittrice così talentuosa. Mio zio venendo qua non ha fatto altro che parlarmi di voi e del vostro talento, spero che mi farete l'onore di permettermi di leggere il romanzo al quale state lavorando e di esser presente nei giorni in cui dovrete sorbirvi per ore le noiose spiegazioni di mio zio su come funzione la stampa, la rilegature e tutte le altre informazioni che lui ritiene siano vitali.»
«Non essere scortese ,non preoccupatevi mylady non ho alcuna intenzione di annoiarvi con i miei discorsi, mio nipote esagera.»
«È un vero peccato signore che non mi vogliate parlare di come funzione una casa editrice, ho sempre desiderato conoscerne il funzionamento e poi trovo che sarebbe un discorso davvero interessante. Vi assicuro che non c'è niente di peggio che dover parlare sempre o del tempo o di riviste, eventi e vestiti.
Trovo molto più interessanti le conversazioni che fate voi uomini alle inutili chiacchiere da salotto concesse a noi signore.
Secondo me è molto importante che anche le signore si interessino alla politica e agl'affari.»
«Sono perfettamente d'accordo con voi. A mio parere è abbominevole mettere in palio le proprie figlie per affibbiarle al miglior offerente.»
«Su questo punto la pensiamo allo stesso modo Mr.Fadeson, io credo che una signora debba decidere se e quando sposarsi ma soprattutto dovrebbe poter godere di autonomia economica anche dopo il matrimonio senza dover chiedere al marito il permesso per qualsiasi acquisto. Inoltre trovo che una signora indipendente dal marito sia molto più rispettabile di una che non conosce nemmeno il valore dei soldi» rispose Audrey
Vennero interrotti da un ragazzino che correndo chiamava a squarcia gola il signor MacCallisther.
«Si...sign...signore aspettate, ho un biglietto urgente per voi!» rispose il ragazzino.
«Tommy, che succede? Respira ragazzo, respira. Cosa succede? Chi ti ha detto di portarmi urgentemente questo biglietto?»
«L'ordine me lo ha dato vostro nipote, il duca del Kent»
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La Passione Di Lady Audrey (IN REVISIONE)
Ficção Histórica1818. La vita di Audrey Fraser é cambiata per sempre,dalla morte della madre niente é più lo stesso. Costretta ad andar a vivere a Londra dagli zii paterni,persone molto attacatevalle convezioni sociali, Audrey andrà incontro a una vita e ad una so...