Niente era più bello di un bagno, o almeno era quello che credeva Audrey in quel momento. Dopo un iniziale senso di colpa per ciò che aveva fatto, aveva deciso di godersi in tranquillità il suo bagno. A rendere più piacevole il momento c'era una fumante tazza di cioccolata calda che Mrs Willmins le aveva servito sostenendo che non niente poteva rendere meraviglioso un bagno se non una tazza di cioccolata calda. E, doveva ammettere che aveva ragione. La prima volta che aveva assaggiato una tazza di quella bevanda scura e cremosa era stato quand'era arrivata a Londra e, era stato amore a primo assaggio.
L'acqua ormai si stava raffreddando e, nonostante avesse da poco bevuto una tazza di cioccolata aveva una fame tremenda. Così prima di uscire dalla vasca cercò di afferrare a tastoni uno degli asciugamani che aveva visto la governante lasciarle poco lontano dalla vasca sopra uno dei paraventi che le aveva messo tutt'intorno alla vasca per darle un senso di pace e di intimità. Ma niente, degli asciugamani non c'era alcuna traccia.
Infreddolita uscì dalla vasca, il corpo nudo era percorso da brividi e, alcune gocce d'acqua cadevano sul pavimento creando sul pavimento piccole pozze d'acqua.
«Stai cercando questo?»
Sentendo la voce del marito Audrey si girò di scatto: James era lì di fronte a lei con in mano il suoi asciugamani e, la guardava nello stesso modo in cui un predatore osserva la sua preda una volta che questa è in trappola. Alto e scultoreo com'era sembrava un leone mentre lei nuda e gocciolante si sentiva un'antilope indifesa.
Nuda, quella parole le si fece largo nella mente come un fulmine a cel sereno:lei si trovava nuda, senza neanche un pezzo di stoffa di fronte a suo marito che a quanto sembrava non aveva alcuna intenzione di restituirle l'unico oggetto che avrebbe potuto darle un senso di pudicizia.
«Tesoro ti senti bene? Te lo chiedo perché sei ricoperta da chiazze rosse dalla testa ai piedi.»
«Ah, forse ho capito. Vuoi questo giusto? » proseguì alzando uno degli asciugamani come se fosse un trofeo. Gli altri finirono ignorati a terra.
Audrey annunì imbarazzata, non riuscendo più a sostenere lo sguardo del marito si era coperta con le braccia il seno ma niente, il marito continuava a fissarla come un predatore. Anzi, il suo sguardo era passato al tenero cespuglio che aveva fra le gambe.
«Ho f... freddo, ppp...per favore potrei avere uno degli as...asc...asciugamani?»gli chiese implorante.
«Non saprei, dopotutto ti trovo adorabile così come sei.» le rispose.
«Ma se proprio insisti a volerti avvolgere uno di questi, avvicinati pure.»proseguì
«E come faccio a sapere che non mi giocherai un brutto tiro? Sono sicura che non appena mi avvicinassi abbastanza tu finiresti per defilartela nella stanza accanto. »
«Riponi in me così poca fiducia ?»
«No, è solo che so che vuoi vendicarti e,sinceramente è quello che farei io.» ammise Audrey con imbarazzo.
«Sì, è quello che avevo intenzione di fare ma adesso credo che la cosa migliore da fare sia che tu venga qua ad asciugarti così poi, una volta che ti sarai rivestita scenderemo insieme per la cena.» concluse James abbandonando il proposito di vendetta.
Così, in pochi passi veloci Audrey si ritrovò fra le braccia del marito che dopo averla avvolta nel morbido asciugamano la sollevò senza alcuno sforzo e, la portò nella grande camera padronale dove l'aiutò a vestirsi e pettinarsi. Poi,mano nella mano scesero per la cena.****
Londra,quella stessa notte al Red Lion
«Dobbiamo agire in fretta, ormai il padrone è stufo di aspettare.»
«Lo so, lo so. Ma, non è mica colpa mia se quel dannato di Lord Smith ha lasciato la città per scappare con quella sgualdrina. Il mio uomo ha perso le loro tracce quattro giorni fa. Dì al capo di non preoccuparsi:il messaggio è stato recapitato. »
«Non è un problema del capo, vedi di rintracciarlo. O vuoi finire anche tu come il vecchio Lord Ashford? Ho sentito che quando lo hanno ripescato i topi gli avevano divorato tutte le orbite, davvero uno spettacolo raccapricciante.» concluse il primo uomo svuotando il boccole di birra e, lasciata una moneta sudicia sul tavolo uscì dalla taverna, seguito poco dopo dal suo compare.
Sentito tutto quello che doveva sentire Alec uscì dalla taverna con un grosso nodo in gola, suo padre era morto ed era tutta colpa sua. Se solo avesse capito in tempo in quali loschi affari era andato ad infognarsi forse a quest'ora sarebbe stato ancora vivo.
Tuttavia,ora doveva pensare a come dare la notizia a sua madre e a Aileen.
Almeno Audrey era al sicuro, ora che aveva potuto accertarsi che lui e James lavoravano per lo stesso scopo si sentiva più leggero. Certo, quando Lyli circa nove giorni prima lo avevo informato che la signorina dopo aver ricevuto una lettera era scappata nel bel mezzo della notte era andato su tutte le furie soprattutto perché il giorno seguente aveva scoperto dal fratello di James che anche quest'ultimo aveva lasciato la città in fretta e furia.
«Buona sera Lord Ashford, come state?»gli chiese una dolce voce femminile.
«Benissimo,sono solo un po' stanco. E voi, lady Naghmeh come state?»
«Benissimo direi, anche se in questi giorni il bambino è molto agitato.»
«Forse,se anziché preoccuparti di Audrey e James di riposassi il bambino non sarebbe così agitato.» intervenne Stephan abbracciando teneramente la moglie.
«State partendo?» chiese loro Alec notando che poco lontano da loro due facchini stavo caricando su una carrozza un grosso baule.
«Oh sì, stiamo andando nel Kent nella vecchia residenza di famiglia. Lì ci saranno anche James e Audrey, tuttavia dubito che il mio caro fratellino saprà del nostro arrivo. Quattro giorni fa mi è arrivata una lettera da mia cognata nella quale mi informava che avrebbero trascorso qualche giorno nel Kent e, ci invitava a passare qualche giorno con loro così da poter presentare Naghmeh a mio fratello.»
«Allora forse è meglio che vi lasci partire.»disse Alec salutando la coppia.
«Alec, aspettate.»lo richiamò Stephan
«Assieme all'invito c'era questa lettera per voi, Audrey mi ha pregato di consegnarvela di persona. Penso sia una lettera di scuse per il comportamento tenuto, sapete, penso che si senta terribilmente in colpa per quello che ha fatto. Almeno questo è quello che ho potuto dedurre dal tono della lettera.»
«Grazie,non appena arriverò a casa la leggerò. Comunque quando arriverete, potreste dare a Audrey un abbraccio da parte mia. Mi raccomando, ditele anche che non sono arrabbiato, o almeno non più e, che non vedo l'ora di rivederla una volta che sarà tornata in città.»
«Ma certo, lo farò con piacere.»gli rispose poco prima di seguire la moglie all'interno della carrozza e partire.
STAI LEGGENDO
La Passione Di Lady Audrey (IN REVISIONE)
Ficción histórica1818. La vita di Audrey Fraser é cambiata per sempre,dalla morte della madre niente é più lo stesso. Costretta ad andar a vivere a Londra dagli zii paterni,persone molto attacatevalle convezioni sociali, Audrey andrà incontro a una vita e ad una so...