capitolo 10

2.5K 124 14
                                    

L'ufficio di MacCallisther lo rispecchiava in pieno. Al centro della stanza c'era una scrivania in mogano con sopra plichi e plichi di fogli. Sulla sinistra invece un 'enorme camino che riscaldava l'intera stanza. Pur essendo un pomeriggio relativamente caldo un grande fuoco scoppiettava al suo interno. Vicino ad esso vi erano due poltrone imbottite, sulla parete destra invece c'erano un armadietto di liquori e uno scaffale ricco di libri finemente rilegati. Dietro la scrivania due finestre si affacciavano sulla strada.

Appena entrò MacCallister prese un attizzatoio e ravvivò il fuoco poi si sedette alla scrivania invitando Audrey e il nipote ad accomodarsi.

«Come vi avevo già detto in precedenza trovo che voi, signorina abbiate molto talento e contando sul fatto che siete molto giovane credo che abbiate uno splendido futuro davanti a voi. Ma ora la cosa piú importante è riuscire a pubblicare il vostro nuovo romanzo per Natale. Non vi nascondo che abbiamo molto lavoro da fare ma credo che con voi non avrò alcun problema nel rispettare la scadenza.

Per quanto riguarda la pubblicazione pensavo di suddividere il romanzo in tre volumi e di farli uscire non tutti in una volta ma ognuno ogni due settimane così da creare della suspense fra i lettori.

Se volete che l'ultimo romanzo venga pubblicato all'incirca il ventitré dicembre dovremmo sbrigarci nella sua revisione.

Se vi va bene desidererei vedervi di nuovo questa settimana fra due giorni.»

«Se posso intromettermi...» intervenne Mr.Fadeson «vorrei dire alla nostra Miss Blanck che trovo la sua storia affascinante e che la protagonista le assomiglia dannatamente. Poi vorrei dire che non mi aspettavo affatto che la persona che si cela dietro questo pseudonimo sia una ragazza così giovane e, per questo voglio complimentarvi maggiormente con voi. Vorrei sapere, vi manca molto per concludere la storia?»

«Stefan, smettila di adulare la nostra povera ospite, se sapevo che avresti importunato così questa povera ragazza non ti avrei mai consentito a partecipare al nostro colloquio.» riprese MacCallisther in modo burbero ma con giocosità

«Scusatemi signore, ma mi stavo chiedendo se per caso fosse possibile visitare l'edificio in particolar modo le stanze della tipografia.»

La domanda colse di sprovvista MacCallisther che per un momento non seppe cosa rispondere.

«Cer...certo, credo che si possa fare. Vi mostrerò tutto con sommo piacere dopodomani quando ci rivedremo. Così potremo discutere del da farsi senza interruzioni di alcun tipo.», concluse la frase rivolgendo un'occhiata al nipote che se la rideva sotto i baffi.

Qualcuno bussò alla porta, poco dopo entrò un ragazzo impacciato e alquanto terrorizzato.

Il ragazzo non doveva avere più di dodici anni, aveva due grandi occhi verdi, il naso troppo grande rispetto alla faccia era ricoperto da lentiggini , gli incisivi superiori erano così sporgenti da farlo sembrare un topo. Le gambe, tremavano come foglie, a stento lo reggevano in piedi.

«Tommy, cosa succede? Cos'è stato a farti spaventare così ?»chiese MacCallisther«È ...arrivato vostro nipote, Lord Smith ed è furioso. Gli ho detto che eravate occupato ma non ha voluto sentire obbiezioni e mi ha ordinato di annunciarlo.»

Il ragazzino ebbe a malapena il tempo di finire di parlare che la porta venne spalancata e un uomo entrò nella stanza sbattendosi la porta alle spalle. Tommy terrorizzato dall'aria minacciosa di quell'uomo riuscì a lasciare la stanza veloce come un fulmine giusto in tempo, prima che la porta si chiudesse.

«James, che cosa ci fai qui? Cos'è successo mi sembra di aver mandato Tommy a dirti che sarei passato io stasera. »

«E chi diamine sarebbe Tommy? Se ti riferisci al moccioso di poco prima, so quel che mi ha detto. Infatti non sono venuto fin qui per parlare con voi zio, ma con mio fratello.»

La Passione Di Lady Audrey (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora