capitolo 38

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«James dico sul serio sto bene, non ho bisogno di essere visitata dal alcun medico.»
Da quando gli aveva raccontato che nell'ultimi giorni non era riuscita ad alzarsi quasi mai dal letto James aveva iniziato a insistere perché un medico la visitasse.

«Se non é niente come dici non vedo che problema ci sia nel ricevere la conferma di un dottore. E poi potresti approfittarne per farti controllare la ferita.» insistette.

«E va bene, farò come vuoi se non altro perché tu la smetta di comportarti come mamma chioccia. » lo punzecchiò divertita.

«Non scherzare, sarebbe potuta andare diversamente.» la rimproverò James.

«Lo so e, mi dispiace. Se solo non fossi scappata tutto questo non sarebbe successo.» confessò dispiaciuta.

«La colpa di tutto questo casino è solo mia. Tu non hai fatto altro che reagire alla mia ennesima dimostrazione di stupidità.»

«Avete perfettamente ragione mio caro duca tontolone.» lo punzecchiò, appoggiandogli entrambe le mani sul petto.

Per tutta risposta James la strinse fulmineamente tra le braccia, impedendole così ogni possibilità di fuga.

«Credo di non aver sentito quello che avete detto , Lady Smith,vi dispiacerebbe ripetere?»

«Con piacere, ho detto mio caro Lord Smith che siete un tontolone e, pure sordo. Ma questo non mi stupisce data l'età.» gli rispose Audrey continuando a punzecchiarlo.

«Dovete esser stata proprio sfortunata ad aver sposato un uomo così anziano. »

«Non direi proprio, visto che è un uomo degli uomini più ricchi di tutta l'Inghilterra. E poi queste due mancanze sono compensate da un fisico scultoreo e da un ...»

«Un ottimo gusto in fatto di donne.» completò la frase e, prima che Audrey potesse accorgersene la sollevò e, si gettò con lei sul letto attento a non farle sbattere la testa.

«Non dire sciocchezze, sappiamo entrambi che non mi si può definire bella.» gli rispose Audrey cercando di liberarsi dal peso del marito.

«Audrey stai ferma e guardami.» la richiamò James prendendole il viso fra le mani e, costringendola con il peso del corpo a calmarsi.
«Cosa devo fare per farti capire che per me sei la donna più bella, intelligente, sensibile e testarda che abbia mai conosciuto? E, che non mi importa niente se gli altri non ti ritengono adatta ad essere la duchessa del Kent solo perché si aspettavano che sposassi una bambola di porcellana anziché una vera donna?»

«Niente perché sappiamo entrambi che prima o poi ti stancherai anche tu di avermi fra i piedi.»

«Audrey...ne abbiamo già parlato, per me tu sei e sarai sempre bellissima. Perché non riesci a vedere anche tu quello che vedo io?»

«Sei arrabbiato, vero?» gli chiese timidamente la moglie.

«Sì e no. È solo che vorrei che riuscissi a mettere una briciola della tua sicurezza anche in queste due questioni.»
E la baciò teneramente prima sulla fronte, poi lungo la linea del collo e delle mandibola per, poi iniziare ad assaporare le labbra.

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«Sono in ritardo, devo andare.» disse James interrompendo improvvisamente il bacio.

«Non è vero. Tu non vai da nessuna parte.» cercò di trattenerlo Audrey tirandolo a sè per un braccio.

«E invece sì. Anzi,ad essere sincero siamo entrambi in ritardo.
Coraggio Lady Smith, non siate pigra e alzatevi.»
E, iniziò a raccogliere i vestiti che durante la notte era finiti alla rinfusa sul pavimento.

La Passione Di Lady Audrey (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora