Capitolo 13

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Questi primi mesi erano passati molto velocemente tanto che sembrava fossero solo dieci giorni. Da quel fatto che era accaduto con Fred, io e lui non avevamo più parlato, e ne ero molto felice. Cioè, felice era una parolona ecco beh... ma chi volevo prendere in giro? Lui mi mancava tantissimo nonostante tutto il dolore che mi aveva provocato, perché Emma, perché continui a stare dietro una persona come lui? Comunque, la cosa che al momento mi spaventava di più era che queste vacanze natalizie le avrei passate alla Tana e io non avevo alcuna intenzione di andarci. Avevo parlato più volte con Hermione di quest'argomento e secondo lei dovevo smettere di farmi tutte queste paranoie e soprattutto che non potevo rinunciare alle vacanze passate alla Tana. Per lei questo era il secondo anno che le avrebbe passate li e mi aveva già informata su tutto quello che ogni giorno succedeva in quella casa: di Molly che era sempre a riprendere Ron perché lo trovava a mangiare di nascosto, Ginny che lasciava vestiti ovunque e urlava contro i ragazzi, i magnifici scherzi fatti dai gemelli a Percy e soprattutto le mille domande che Arthur faceva sulle paperelle di gomma o su altri oggetti babbani. Descritto così sembrava uno spasso.
"Non puoi rinunciare ad una vacanza così bella per colpa di uno stupido" mi disse lei e solo dopo un po' riuscì a convincermi ed a farmi cambiare idea.

Questa mattina mi alzai alla solita ora e, come al solito, mi vestii, mi lavai, mi pettinai e svegliai Hermione e Ginny.

"Sveglia dormiglione, oggi è il penultimo giorno di scuola, non vorrete mica finire l'anno 1993 con un bel ritardo spero" dissi mentre le stavo levando le coperte.

"Che simpatica eh Emma, te lo dicono mai?" disse Ginny mentre si copriva la faccia col cuscino.

"Si qualche volta" dissi facendole un sorriso a presa di giro.

Non appena le due si alzarono, io mi misi al vecchio tavolino di quercia che avevamo nel dormitorio e iniziai a scrivere una lettera, per i miei genitori:

Cari mamma e papà,

Come state? Spero bene ed io altrettanto. Volevo chiedervi se quest'anno potevo passare le vacanze natalizie alla Tana, la casa della famiglia Weasley. Ormai la conosco bene quella famiglia, quindi non avete nemmeno la scusa di dire che sono "nuove conoscenze". Spero in una risposta positiva, nonostante io vi abbia informati così tardi (ma avevo altre cose da sbrigare). Detto ciò, passate una buona giornata e ricordatevi che vi voglio bene e che mi mancate molto.

Con affetto

Emma.

P.S Ginny è da tantissimo tempo che aspetta questo momento... non vorrete mica infrangere i sogni di una ragazzina di dodici anni eh... a presto!

Chiusi la lettera, la firmai e la diedi a Moony, il mio gufo.
"A mamma e papà, la strada la sai" dissi dandole la lettera, poi aprii la finestra e lei se ne andò.
La giornata passò abbastanza in fretta, ormai avevo imparato a non considerare più Fred e devi dire che era sempre più facile liberarsene a portata di vista. Ma non si poteva dire per il cuore, anzi, forse a non vederlo riuscivo a capire quanto mi mancasse e di quanto avessi bisogno di lui, ma non si poteva fare, ormai era un capitolo chiuso.
Durante la cena mi sedetti accanto a Ron ed Harry e iniziarono a parlarmi, come Hermione in questi giorni, che le vacanze alla Tana erano le migliori in assoluto.

"...Oh e senti questa: una volta ero di sopra in camera mia, era notte fonda, credo all'incirca le 3.15 fin quando non sentii la porta aprirsi. Allora mi girai verso il letto di Harry visto che dividevamo la camera ma non lo vidi. Pensai che si fosse alzato per andare in bagno, così mi girai verso la porta per vedere se accendeva la luce del corridoio, ma niente, anzi, al posto della luce vidi una figura alta e bianca avvicinarsi. Così urlai-..."

"Oh si urlò in un modo stranissimo, non puoi capire, sembrava Ginny quando perde i suoi vestiti preferiti" aggiunse Harry che ricevette un pugno sul braccio da lei.

"Sisi... comunque stavo dicendo... ah si, in quell'istante mi girai dall'altra parte del letto e vidi un'altra persona che però mi urlò... BUUU"
Sembrava che Ron nel raccontare quella storia stesse tremando.

"E com'è finita?" dissi io incuriosita.

"Oh niente, Ron si arrabbiò con me, che ero quello che stava sotto il suo letto per trovare il momento giusto per fargli paura, e George, che fu il famoso fantasma" disse Harry ridendo.

"Si e non fu affatto divertente, anzi, fu spaventosissimo" disse Ron guardando Harry in modo arrabbiato.

"Beh fratellino, se ti spaventi di tuo fratello con in testa la tovaglia preferita per le feste di mamma, allora hai seri problemi" disse George che era appena arrivato dietro di me.

"George!" gli urlai saltandogli addosso "Scusa per quella volta che mi scontrai verso di te, insomma, non mi sono nemmeno fermata per chiederti come stavi o per aiutarti a raccogliere le cose-..." non mi vece finire la frase.

"Non preoccuparti di questa cosa, infondo era solo un libro, ce l'avrei fatta da solo" disse sorridendomi.
Ricambiai il sorriso che si spense non appena incrociai lo sguardo del gemello. Sentivo le farfalle, era una cosa ingestibile. Cercai di risultare il più normale possibile alla sua vista. Qualcosa mi diceva invece che non dovevo continuare ad andargli dietro come un cagnolino, ma lasciarlo andare. Dentro di me lo amavo alla follia, ma esternamente era come se lo avessi già dimenticato.

"Ciao" gli dissi in modo secco e deciso.

"Ciao" disse ricambiando il saluto.
Ci fu un momento di silenzio che venne interrotto da queste sue parole: "Quindi è vero che quest'anno passerai le vacanze con noi?"

"Non lo so, è se anche fosse, cosa te ne dovrebbe importare?" dissi continuando a guardarlo con occhi di sfida. Solo in quel momento notai Hermione che faceva dei gesti a Fred dietro di me.

"Taglia la corda" disse sotto voce supplicandolo.
Mi girai e la guardai con gli occhi socchiusi. In quel momento arrivò un gufo bianco con delle macchie marroncino chiaro sulle ali: era Moony.
Felice della sorpresa e incredula che i miei genitori mi avessero risposto così velocemente la aprii:

Alla nostra cara Emma,

Noi stiamo molto bene e ci manchi anche tu a noi. Inizialmente avevamo pensato di andare dalla zia tutti e tre insieme, sai quanto noi vorremo riappacificare il vostro rapporto, ma è meglio tu che per una volta passi un Natale senza rancore e senza problemi o scontri quindi sì, per noi va bene se per la signora ed il signor Weasley non è un problema. Ti vogliamo tanto bene e miraccomando stai attenta e comportati bene!

Mamma e papà.

P.S  di a Ginny di stare tranquilla e che saremo felici un domani di ricambiare il favore invitandola a casa nostra. Baci.

Non riuscivo a crederci. Tra due giorni sarei stata alla casa dei Weasley, la Tana. Non stavo nella pelle.

"Emma...tutto ok? Ti prego fa che la lettera dica quello che spero io" disse Ron strappandomela di mano speranzoso e leggendola a voce alta. Io ero rimasta pietrificata dalla felicità e nemmeno mi accorsi che mi stavano abbracciando tutti dalla gioia. Certo tutti apparte lui.

"Oddio Emma non ci credo, passerai le vacanze da noi" disse Ginny saltellando sul posto dalla felicità.

"Hei piano sorellina, ricordati che Emma non è tutta tua" disse George continuando ad abbracciarmi.

Non riuscivo ancora a crederci, domani avrei fatto i bagagli e il giorno dopo ancora sarei partita. Ero felicissima di non aver rinunciato a questa occasione.

SPAZIO AUTORE:

Heii, come va? Spero tutto bene, io si. Finalmente dopo un sacco di capitoli tristi eccone uno con una bella sorpresa. Cosa succederà in questi giorni in casa Weasley? Lo scopriremo presto. Intanto volevo ringraziarvi per le 220 (o qualcosa del genere haha) di visualizzazioni, wow davvero grazie❤️❤️ Ci vediamo domani con un altro capitolo❤️❤️❤️

//my favourite joker// FRED WEASLEYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora