Capitolo 8

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"Primo anno! Primo anno! Forza seguitemi!" sentii urlare da fuori dal treno.

"Credo che siamo arrivati" disse Ron.

"Tu credi?" disse ironicamente Harry. Scoppiammo a ridere e subito dopo ci avviammo verso la scuola. Appena arrivata Silente ci fece sedere ognuno al tavolo della propria casa e ci disse di stare molto attenti, perché era in circolo uno degli assassini più pericolosi del mondo magico: Sirius Black. Finito il suo solito discorso accompagnato da dolci parole di benvenuto ai nuovi studenti, notai Harry che sembrava giù di morale, sicuramente era per ciò che aveva detto Silente. Mi dispiaceva vederlo così, dopotutto era un mio grande amico, così decisi di intervenire.

"Hei Harry, stai bene?"

"Ti sembra la faccia di uno che sta bene?" disse indicandosi il volto. Lo guardai un po' triste ma subito dopo si accorse di quello che aveva appena detto è cercò di rimediare.

"Scusa Emma, non volevo risponderti così davvero è che-..."

"No tranquillo sono stata una sciocca, come dovresti sentirti? Dopotutto quest'uomo ti da la caccia, è ovvio che tu sia giù di morale" dissi senza fargli finire la frase. Feci un lungo respiro e poi aggiunsi:" Qualsiasi cosa succeda Harry, ricordati che non sei solo, puoi contare sempre su di me come su tutti noi" dissi indicando il tavolo dei grifondoro. Lui sorrise e rispose con un semplice grazie accompagnato da un sorriso. Finito di mangiare ci recammo tutti nelle proprie sale comuni a fare giochi diversi. Silente disse che voleva la massima sicurezza per i suoi studenti, e che nessuno potesse essere in pericolo, così decise di mettere un coprifuoco alle 21, per far sì che nessuno potesse avere brutti incontri fino alla cattura di Sirius Black. Noi grifondoro avevamo deciso di fare obbligo o verità, un gioco babbano che ci aveva spiegato Hermione lo scorso anno. In sala comune eravamo: io, Hermione, Harry, Ron, George e Ginny. Avevo notato che non c'era Fred e diciamo che da una parte me era felice, anche se volevo che mi capitasse un obbligo con lui. Stavamo per iniziare quando Ron si accorse che mancava Fred. Ronald Weasley perché non tieni mai quella dannata bocca chiusa? George si propose per andarlo a cercare e così fece. In quel momento avvertii un dolore alla pancia, che non passò inosservato a Ginny.

"Emma, tutto apposto?"

"In realtà no, ho un forte male di pancia" dissi lamentandomi.

"Oh tranquilla, è normale, anch'io oggi non stavo tanto bene, credo sia stata la cena" aggiunse Ron per consolarmi.

"Ragazzi, vi dispiace se vado un secondo in bagno? Se George trova..." deglutii "...Fred, chiamatemi ok?"

"Non preoccuparti, non inizieremo senza di te" disse Harry facendomi l'occhiolino.

"Si tranquilla Emma, nessun bacerà il tuo Freddie" disse Ron ridendo. Tutti scoppiarono a ridere in una maniera che mi diede molto fastidio.

"Haha, che simpatici che siete, ora se non vi dispiace, io andrei, prima che vomiti in faccia a qualcuno di voi"

Uscii dalla sala comune ancora arrabbiata per ciò che aveva detto Ron. Non volevo che si parlasse di me e Fred, mi dava molta noia. Io con Fred non avevo più niente a che fare, anzi, stavo riuscendo anche a farmi passare la cotta per lui e di questo ero felicissima. Nel mentre, ero già arrivata in bagno, dove mi sciacquai la faccia, mi rilassai e uscii verso il corridoio. In realtà non mi aveva dato noia la cena, ma semplicemente, quando George disse che avrebbe chiamato Fred, sentii un forte dolore alla pancia a sentire quel nome. Speravo solo che non fossero farfalle.

Non feci in tempo ad uscire dal corridoio, che delle mani mi presero e mi buttarono al muro. Improvvisamente mi girai e vidi una faccia familiare: Malfoy.

//my favourite joker// FRED WEASLEYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora