Capitolo 2

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Era proprio come me lo ricordavo quel treno: le urla dei ragazzi, l'ansia di chi doveva affrontare i G.U.F.O, i racconti estivi e le esperienze amorose raccontate ai propri amici, mi sentivo a casa.

Stavo cercando un vagone libero quando incontrai Hermione. "Ciao Hermione." le dissi.

"Oh Emma, che piacere rivederti, allora come sono andate le vacanze?"

"Niente di particolare, diciamo le solite"

"Ancora da tua zia giusto?"

"Come hai fatto ad indovinare?"

"Beh,te lo si legge in faccia." disse ridendo. Mi girai e mi guardai allo specchio: avevo una faccia disgustata. Ridemmo di ciò che era appena successo, la salutai e continuai la mia ricerca di un vagone libero.

Odiavo molto mia zia,diciamo eravamo come cane e gatto. Era una mangiamorte, ovviamente era stata smistata in serpeverde, e odiava chiunque fosse grifondoro. Non andavamo d'accordo, anzi, possiamo dire che pur di non vederla o di scambiarci qualche parola inventavo le scuse più banali e insignificanti. I miei genitori mi hanno sempre detto che questo mio odio non può durare in eterno e che in fondo è pur sempre mia zia, ma loro non sanno cosa lei ha fatto  di così tanto grave. Me lo ricordo come se fosse ieri.

𝐹𝐿𝐴𝑆𝐻𝐵𝐴𝐶𝐾

14 maggio 1986, italia
Io e mio fratello Jacob, con le rispettive età di 6 e 4 anni stavamo giocando a casa di mia zia. Eravamo dalla "zia (B)ella", come la chiamava mio fratello da più o meno due settimane. I miei erano partiti per un viaggio di lavoro in Australia e non potevano portarsi dietro anche noi, "siete troppo piccoli" dicevano.

Nostra zia ci faceva "allenare" su noi stessi per farci diventare forti e potenti. Per me erano solo sciocchezze. Non volevo diventare una persona potente, volevo solo stare in pace con me stessa. Usavamo gli incantesimi su di noi, chi faceva più male all'altro vinceva.

Non so bene cosa, non sono mai riuscita a vincere.

Anche quel giorno, quel maledettissimo 14 maggio persi, e vinse mio fratello, nonostante fosse più piccolo di me. Quella notte non riuscì a dormire dal dolore che mi avevano provocato quegli incantesimi, così decisi di rimanere sveglia a leggere "Le fiabe di Beda il Bardo." Come ricordo bene quell'urlo, come se fosse ieri.

"Zia dove mi porti?" disse mio fratello.

"Vedrai Jacob, in un posto magnifico"

"Non dovremo chiamare anche Emma?"

"Oh no caro, lei è ancora troppo debole"

"Debole per cosa?"

"Per ciò che ti accadrà tra poco"

"Zia, chi sono loro?"

"AVADA KEDAVRA"

Prima le urla di un bambino, poi silenzio.

Me lo ricordo benissimo. Quando i miei tornarono da quel viaggio mia zia gli raccontò che mio fratello aveva avuto un "tragico incidente" mentre stavamo andando a fare una passeggiata. I miei credettero a così poco. Odio quella donna, con tutta me stessa. A risvegliarmi da quel "trans" mentale furono le urla dei ragazzi del primo anno che stavano ipotizzando su quale delle quattro case sarebbero stati smistati.

Subito dopo mi ritrovai per terra, con un ragazzo addosso a me.

Grande Emma, prima figuraccia fatta ancora prima di arrivare a Hogwarts.

"Oh scusami non ti avevo visto" dissi dispiaciuta.

"Figurati, vieni ti aiuto" mi disse un ragazzo alto almeno venti centimetri in più di me.

"Grazie" risposi.

"Io sono Fred" disse porgendomi la mano

"Io sono Emma" dissi continuando a fissare i suoi magnifici occhi color nocciola.

Era davvero molto carino.

"Scusami, ci siamo già visti?" disse il ragazzo.

"Non credo, perché?"

"Beh mi sembra di averti già vista, forse stamani a King's Cross, eri tu giusto?"

"Aspetta tu sei Fred Weasley?"

"In persona, hai sentito parlare di me vedo, sono molto famoso tra i ragazzi di Hogwarts" disse vantandosi.

"Oh beh" continuai "Non ti avevo mai sentito dire prima di ora, solo quando Ron mi racconta della sua numerosissima famiglia." dissi ridendo.

Iniziammo a ridere entrambi, fino a quando arrivò un altro ragazzo, identico a Fred.

"Beh, mi sa che ci sto vedendo doppio"

"Tranquilla, sei sana come un pesce" disse il ragazzo appena arrivato.

"George, fratello mio, ti presento Emma, Emma questo è mio fratello gemello George"

"Che eravate gemelli lo avevo capito" dissi stringendo la mano al ragazzo appena arrivato.

Tutti e tre ci sedemmo in un vagone vuoto e continuammo a parlare fino al nostro arrivo ad Hogwarts.

SPAZIO AUTORE:

𝐇𝐞𝐢 𝐠𝐮𝐲𝐳𝐳 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐯𝐚? 𝐒𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐯𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐢𝐮𝐭𝐚 (𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐨 𝐚𝐦𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐩𝐨' 𝐭𝐫𝐢𝐬𝐭𝐞), 𝐟𝐚𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐞❤️❤️

//my favourite joker// FRED WEASLEYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora