(capitolo 15) il lavoro a coppie

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È l'ultimo dell'anno ma è comunque un giorno come gli altri. Allora perché devo vestirmi bene e festeggiare, senza poter guardare anime o leggere manga? Non l'ho ancora capito

Izuku pov

Loro stavano per molestare T/n, per fortuna li ho visti mentre stavo uscendo e così li ho seguiti. Ma come si fa a fare una cosa del genere ad una ragazza. Io non lo capisco proprio, sono felice di vedere che non l'hanno toccata, però mi faccio schifo per non essere riuscito a proteggerla.

Ora non riesce a camminare, spero non sia incurabile. Ora la sto portando a casa mia, aspetta. Ora mi è sorto un dubbio. Decido di chiederle la domanda che tanto mi assilava.

Deku:< T/n, ma devo portarti a casa tua?> a quella domanda, si è messa a pensare, per poi rispondere.

T/n:< Ho lasciato le chiavi a casa e mia madre adesso è al lavoro, quindi...potrei venire a casa tua?>

Deku:< Certo! Saresti dovuta venire lo stesso.> rispondo, con un sorriso.

Durante il tragitto, l'unica cosa che T/n ha detto è stata: "menomale che sei forte" borbottandolo, sperando di non farsi sentire, cosa che invece è accaduta.

Sono arrivato a casa, mettendoci relativamente poco. Appena aperta la porta  mia madre è corsa subito a salutarmi. Ma si bloccò, appena vide il modo in cui stavo tenendo la mia compagna, una domanda le sorse spontanea.

Inko:< Per l'amor del cielo, cos'è successo?> chiese facendo capire la sua preoccupazione.

Ora cosa le dico? Potrei dirle la verità dicendo "un gruppo di molestatori hanno preso di mira T/n. Io sono andato da lei per aiutarla però uno di loro l'ha colpita alle gambe" nonono.

Non ricevendo una risposta da me, T/n prese parola

T/n:< Signora, non si preoccupi. Sono caduta con la gamba in un tombino e ora mi fanno male le gambe. Ma grazie a suo figlio sono riuscita a non cadere totalmente nel buco.>

Grazie T/n.

Mia madre sembrava convinta della risposta, così si affrettò a farci e tirare, invitando la mia amica a sedersi sul divano. Con il mio aiuto, ho posato T/n sul divano. Mia madre è corsa in bagno a prendere qualcosa per disinfettare le ferite, sia le mie che quelle, più gravi, di T/n.

Inko:< Se avete bisogno di qualcosa, chiamatemi pure. Mi trovate se.pre in cucina. Buon lavoro ragazzi!> e sorrise.

Decisi di portare T/n nella mia stanza, anche perché non avremmo potuto fare più di tanto in salotto.

Deku:< Va meglio?>

T/n:< Sisi, tranquillo. COMUNQUE, iniziamo questo progetto?> aveva detto questa frase con così tanta energia che mi fece sorridere.

Subito però, il sorriso scomparve dalla mia faccia. Non potevamo lavorare se T/n stava male. Lei, notando la mia serietà, si spaventò un pochino.

Deku:< T/n, devi capire che non puoi lavorare in queste condizioni. Tanto il progetto è per lunedì. Abbiamo ancora sabato e domenica. Non voglio sforzarti troppo.>

T/n:< Ma Deku, va tutto bene. Posso lavorare benissimo anche così. Sono le gambe che mi fanno male, non le braccia. E poi è sempre meglio finire il lavoro prima. Veramente non preoccuparti.>

Non ero ancora del tutto convinto, così accettai un po' titubante.

Senza perdere altro tempo, iniziammo il progetto, scoprendo una cosa. T/n era informatissima sull'omofobia, su vedeva quanto disprezzasse quelle persone, così decisi di farle una domanda.

lo scambio da cui iniziò tutto (Dekuxreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora