[Megan Foster]

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«STATE ZITTI! ST... ATE ZITTI!!!»

Stava strillando a squarciagola, li stava implorando di smetterla, era in ginocchio davanti a loro che si tappava le orecchie per non sentirli.

Megan era in lacrime, con gli occhi che le bruciavano.

Aveva appena fatto coming out con i suoi genitori, aveva 14 anni.

Era una ragazza solare e piena di energia, amava i suoi genitori e loro amavano lei con tutto il cuore, ma da quel giorno tutto cambiò.

«malata!»

«sei solo confusa!»

«che cosa abbiamo sbagliato?»

«è una fase tornerai normale»

«non pensare nemmeno una cosa del genere!»

«se ti sento di nuovo parlare di queste cose ti caccio di casa!»

Megan si era aperta con i suoi dicendogli di essere bisessuale, aveva condiviso con loro una parte importantissima di se stessa che era riuscita ad accettare, anche se a fatica, gli aveva aperto il suo cuore sicura che loro; le persone che dovrebbero amarla più di ogni altra cosa avrebbero capito.

Ma non fu così.

Le cadde l'intero mondo addosso, è bastato un secondo per distruggere la sua vita.

Megan non avrebbe mai immaginato che una cosa come l'amore avrebbe scatenato un odio simile.

Perché è di questo che stiamo parlando: amore e lei aveva perso quello dei suoi genitori, senza capirne il perché.

«lesbica!»

«puttana!»

«attenti sta venendo verso di voi!»

«ma una cosa a tre? Ahah»

«quindi tradisci col primo che ti capita?»

«se vieni a letto con me ti faccio passare tutti i dubbi. Ahah»

Insulti.

Ecco cosa aveva ottenuto rivelando alla persona sbagliata chi era veramente.

Prese in giro.

Ecco cosa aveva ottenuto a mostrare se stessa. Tutti i suoi compagni di classe la trattavano come se avesse una qualche sorta di malattia.

Le facevano i versi e le rivolgevano delle facce schifate ogni volta che la guardavano o che parlavano di lei.

Megan si sentiva morire.

Voleva morire.

Si sentiva come se si dovesse aggiustare, stava iniziando a pensare che i suoi genitori avessero ragione, era malata, un errore e doveva riporvi rimedio.

Ma quel pensiero che si stava facendo strada nella sua mente venne scacciato da una persona, non le aveva mai rivolto la parola ma adesso sembrava essere la sua unica alleata.

«hey ragazzina»

Megan alza la testa che prima era china sul banco.

«alzati»

La ragazza esegue l'ordine impartito dalla persona davanti a lei

«tu   sei   invincibile»

Scandisce bene le uniche parole che le rivolge per poi andarsene.

Megan rimane li a fissare il vuoto.

Quelle parole risuonavano nella sua mente con una forza dirompente.

Quello è stato l'inizio di una grande amicizia e della sua rinascita.

Quello è stato l'inizio di una grande amicizia e della sua rinascita

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