Beet x reader (Pokémon Spada e Scudo)

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Richesta di _X_Silent_ e lily_oak , spero vi piaccia!

Il sole splendeva fioco ed annebbiato quel giorno, mentre la giovane campionessa (T/n) viaggiava verso Piquedilly, l'incantevole villaggio incastonato fra i giganteschi alberi della foresta a nord del Bosco Brillabirinto. Perché chiederete? Non lo sapeva di preciso neanche lei. Dopo il fatidico torneo di Goalwick, l'immagine del giovane dagli occhi ametista, che a prima vista poteva sembrare una persona arrogante e piena di se, le era rimasta ben impressa. Aveva passato dei momenti difficili insieme a lui, conoscendo a poco a poco quel ragazzo dal passato burrascoso, ed avvicinandosi lentamente a lui.
La giovane scese con un agile salto dal Volotaxi, ringraziando cordialmente l'uomo sopra Corviknight, che subito dopo averla lasciata riprese il suo volo. La (c/c) si guardò intorno, trovandosi davanti la struttura luminescente del Centro Pokémon. Rimase inizialmente stordita dagli sgargianti colori neon della città, la medesima sensazione di quando andò lì per la prima volta. Percorse il sentiero sulla sinistra, passando accanto alle case di legno scuro, poi passò oltre l'arco formato dalla robusta radice di un'enorme albero del bizzarro bosco. La stradina si aprì, lasciando spazio allo psichedelico stadio di Piquedilly.
La campionessa si fermò lì davanti, nel momento esatto in cui vide la figura solitaria del giovane capopalestra Beet uscire dalla porta automatica. Il biondo la notò immediatamente, sul volto un'espressione di celato stupore faceva capolino.
"Ci mancava solo un'altra seccatrice oggi." Sbuffò con ironia l'allenatore dagli occhi viola, mentre si avvicinava alla ragazza che aveva davanti. (T/n) allora sorrise divertita, felice di vedere che dopotutto era rimasto quello di sempre.
"Sono contenta di vederti anch'io, Beet."
I due erano adesso fianco a fianco, scambiandosi qualche sguardo.
"Allora, sei discesa dal tuo regno splendente per stare con i comuni mortali?"
Un tono beffardo lasciò le labbra di lui mentre percorrevano la stradina verso il centro della cittadina.
"Sei il solito... Lo sai che non è vero!" Mise il broncio lei piantando i piedi per terra. Si fermarono proprio sotto la radice, voltandosi indietro un momento. Da lontano l'arzilla anziana, nonché ex capopalestra psico/folletto, li osservava, salutandoli con un cenno posato. Il biondo sentì gli occhi della signora fissi su di lui ed in un attimo rabbrividì, suscitando l'interesse della (c/c) accanto a lui. Gli occhi taglienti della pensionata lo scrutarono minuziosamente fino a che lei non si voltò e rientrò nello stadio. I due giovani ripresero allora a camminare, Beet procedeva a passi sempre più veloci, volendosi discostare il più possibile da quel luogo, che gli sembrava veramente tremendo quel giorno.
"Vedo che ti diverti un mondo qui." Lo schernì la ragazza, ridendo alla vista dell'espressione contrariata del giovane capopalestra.
"Non me ne parlare ti prego... Quella donna mi distrugge."
Il biondo si voltò comunque istantaneamente indietro, temendo che Poppy fosse realmente ancora lì intorno.
"Beh, però il rosa ti dona!"
Beet la fulminò con lo sguardo, suscitandole un'ulteriore risata, mentre adesso si inoltrarono nel cuore del misterioso Bosco Brillabirinto. I sentieri bui formavano un labirinto intricato, costellato qua e la dai tipici luminosi funghi iridescenti che davano a quel luogo un'aura mistica.
"Sai, sei decisamente cambiato in meglio Beet." Commentò la (c/c) sfiorando con un dito la superficie di un vegetale luminescente lì intorno.
"Non ero di certo così terribile."
"È ora che una ragazzina patetica come te assaggi la forza di un vero Allenatore!" Lo scimmiottò lei, mentre si pavoneggiava con le mani. Il ragazzo si mise una mano sulla fronte, scosse la testa mostrando una punta di imbarazzo e rassegnazione, ricordando con coscienza la persona che prima era. Con fare riservato si mise ad ammirare la ragazza vicino a lui, era per merito suo se lui aveva capito cosa era davvero importante.

* * * * * * *

"Devi smetterla di cercare l'approvazione degli altri, Beet."
I due aspiranti campioni erano in piedi, uno di fronte all'altro, appena usciti dall'immenso campo di battaglia gremito di spettatori. L'aria era tesa nella stanza come una corda di violino.
La (c/c) puntò gli occhi sul giovane allenatore di Pokémon psico/folletto, che di rimando le voltò le spalle impassibile.
"Tu sei abbastanza."
Le parole di (T/n) tuonarono nel animo di lui, con la forza di un tifone. Lentamente voltò la testa, guardando di sottecchi la figura dell'aspirante campionessa.
"Tsk." Uno sbuffo lasciò le labbra di Beet, che dopo qualche secondo lasciò lo spogliatoio dello Stadio di Goalwick, non prima però di rivolgere un ultimo sguardo alla ragazza.
La (c/c) poteva giurare di aver visto una scintilla particolare negli occhi ametista del giovane, un bagliore di luce che finalmente stava uscendo allo scoperto.
Sbirciò all'interno del campo sgargiante, osservando in mezzo ad esso la figura del presidente Rose, sorridente ma per lei particolarmente sospetto. Poi, come il ragazzo dai capelli platino, (T/n) si voltò ed uscì velocemente dalla stanza.

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