Zhongli x Reader (Genshin Impact)

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Richiesta di maddoloh , spero ti piaccia!

"Un nuovo contratto?"
L'Archon dai lunghi capelli scuri parlava con tono calmo e profondo, mentre scrutava attentamente con i suoi occhi dal caldo colore la ragazza che stava davanti a lui. Era un'avventuriera dalle brillanti capacità, da quel che Childe gli aveva riferito, anche se già aveva sentito parlare delle gesta della giovane per Mondstadt.
A pensarci bene, rimuginò il guerriero, se la cittadella si fosse affidata solamente a quel bardo ubriacone sarebbe già caduta in rovina.
Guardò la più piccola negli occhi (c/o), sfogliando attentamente la sua anima.
Forse la (c/c) avrebbe potuto aiutarlo a compiere il suo piano.
"Okay. Sono ancora in congedo, ma posso accompagnarti per un po'."
Il corvino si avvicinò di qualche passo alla figura di lei, portandosi poi una mano sotto il mento, pensieroso.
"Che nome dovrei usare sul contratto? Ho molti nomi, ma quando sono in congedo... Tendo ad usare Zhongli." Mormorò a bassa voce lui, parlottando tra se e se.
La ragazza dai capelli (c/c) lo osservò parecchio stranita. Anche se il suo atteggiamento si dimostrava veramente composto, il corvino era veramente tanto eccentrico.
Nonostante questo però, la sua aura aveva un che di triste ed estremamente malinconico, a tal punto da colpirla forte nel petto. Non aveva mai incontrato una persona come lui.
"E tu, viaggiatrice? Che nome utilizzerai per questo contratto?"
L'avventuriera scosse la testa, scacciando tutti i pensieri. Poi pose la sua attenzione su quel singolare giovane, le sue labbra si incresparono leggermente verso l'alto.
"(T/n)."
La giovane portò una mano di fronte a lei, con decisione. Zhongli la guardò un momento poi, accennando un sorriso, la strinse.

* * * * * * *

Quel pomeriggio, scuro ed uggioso, una violenta e pericolosa bufera imperversava su uno dei vastissimi pendii nei dintorni di Liyue. I piccoli cristalli di ghiaccio fendevano l'aria con una velocità inaudita, tant'è che il cielo pareva coperto da una miriade di aguzze lame luccicanti.
Ed in mezzo a quell'immensa coltre di neve due giovani viaggiatori, anche se infreddoliti, proseguivano instancabilmente il loro cammino.
I loro passi, dal suono ovattato, lasciavano una leggera impronta su terreno dal candido manto che dopo un paio di secondi venne ricoperto nuovamente dai numerosi fiocchi.
"Certo che oggi è proprio il giorno giusto per cercare queste antiche rovine." Disse sarcasticamente la giovane (T/n) incrociando le braccia.
"Non era prevista una tempesta così."
Zhongli rispose alla più piccola in maniera concisa, voltandosi verso di lei.
La ragazza annuì in assenso per poi emettere un piccolo ma sonoro starnuto.
Il moro si avvicinò, togliendosi la giacca scura e mettendola sulle spalle della (c/c) senza proferire parola.
"Dovremmo trovare un posto dove rifugiarci. Io me la caverò, ma non voglio che tu prenda un raffreddore."
(T/n) lo guardò un momento, le sue guance avevano assunto istantaneamente un colore rosato, ma subito concordò con un cenno del capo.
Si sistemò la giacca di Zhongli per coprirsi meglio mentre a passi veloci lo seguiva, notando quanto era incredibilmente morbida la stoffa del vestito. Si sentiva stranamente molto protetta, come se l'aura di quel misterioso ragazzo fosse impressa nell'indumento. Chissà come mai lui la faceva sentire in quel modo...
Il moro si fermò d'un tratto, bloccando anche l'avanzata della (c/c).
Con l'indice puntò un pendio poco lontano, con una piccola apertura al suo interno.
"Di sicuro porterà ad una grotta, lì potremo riposarci." Affermò il guerriero, riprendendo subito dopo a camminare.
Di sottecchi pose gli occhi sulla ragazza dietro di lui, chiedendosi come mai si fosse chiusa in quel lungo silenzio.
Lo sguardo di lei vagava in giro senza meta, mentre piccoli sospiri lasciavano le sue labbra, le quali ormai avevano assunto una sfumatura violacea.
"A cosa sta pensando?" Rimuginava ancora Zhongli, non riuscendo a darsi però alcuna risposta. Senza accorgersene aumentò il ritmo dei suoi passi, arrivando in men che non si dica davanti all'ingresso di roccia scura.
Poggio una mano sulla parete, ruvida e frastagliata, poi oltrepasso il varco. Il passaggio era incredibilmente oscuro tanto che, istintivamente, afferrò saldamente la mano di (T/n) come per volersi accertare che fosse ancora lì, insieme a lui.
Continuarono ad avanzare, brancolando nel buio, mentre le pareti sembravano restringersi intorno a loro.
Poi, un po' più in fondo, una tiepida luce brillava fioca e come un faro portava a se i due viaggiatori, che infatti accelerarono in men che non si dica.
Davanti ai loro occhi si aprì un'ampia grotta di pietra scura, costellata di piccoli massi posti sul terreno sottostante. Dal soffitto scosceso pendevano una miriade di cristalli luminescenti, che donavano quel calore sufficiente per far sentire i due giovani subito meglio.
La (c/c) tentò di afferrarne uno, spiccando un piccolo salto, senza però riuscire nel suo intento.
Il moro dunque aprì il palmo della pallida mano, una scia dorata emerse da essa. I suoi occhi mutarono per un attimo colore, assumendo una sfumatura ambrata e con un gesto fulmineo fece cadere una grande gemma luminosa fra le sue mani.
Si avvicinò alla ragazza dagli occhi (c/o) e glielo porse gentilmente, cosa che le fece spuntare un piccolo sorriso di ringraziamento.
La giovane si rigirò il cristallo fra le dita ancora impacciate dal freddo, rimanendo ipnotizzata dalla brillantezza e dal calore che la pietra emanava. In seguito, lentamente lascio l'oggetto in mezzo alla cava e si andò a sedere su uno dei massi lì intorno, seguita a ruota dal guerriero di Geo.
(T/n) si toccò le spalle, avvolte dalla giacca. Fece per togliersela così da ridarla al compagno, ma venne subito bloccata da lui con un cenno della mano.
Si chiusero entrambi nei loro pensieri, il silenzio era calato su quel luogo, spezzato solamente dal rumore sordo delle goccioline che colavano dalle pareti rocciose.
"Io e te abbiamo un contratto, quindi sentiti libera di discutere di qualsiasi cosa rientri nell'ambito di esso." Prese a parlare Zhongli troncando la situazione strana che si era venuta a creare.
La giovane alzò la testa, ponendo lo sguardo, prima imbambolato sulla gemma, su di lui. Schiuse la bocca, ma nessuna parola uscì da essa. Solo un'altro dei suoi insoliti, sconsolati sospiri.
"Possiamo pure discutere di questioni che non rimandano al nostro contratto. Dopo tutto, sono in questa terra da un po' di tempo e sono venuto a sapere una cosa o due."
Una goccia si scontrò con il pavimento, sferzando l'aria.
"Tutti questi contratti... cosa stabiliscono per te?" Chiese dal nulla l'avventuriera, dando voce al pensiero che da tempo le vorticava in testa.
Il moro prese un respiro, poi sorrise per un attimo.
"I contratti sono equilibrio, la perfetta espressione del armonia che si trova alla base di tutta Teyvat."
Zhongli si passò lentamente la mano tra i lunghi capelli scuri.
"Tuttavia non possono essere utilizzati per definire l'amicizia, né misurare il sentimento."
Il ragazzo adesso rivolse il suo sguardo verso la compagna di viaggio, scrutandola attentamente. Una sensazione indecifrabile, ormai sempre più ricorrente quando si ritrovava a guardarla, prese ad attanagliargli lo stomaco.
"Che cosa possiamo usare per misurare il peso delle nostre emozioni? Conosci la risposta?"
(T/n) incrociò gli occhi con quelli di lui, un'espressione accigliata le increspò il viso.
"È strano che proprio tu mi chieda una cosa del genere, sai."
"Per coloro che vivono troppo a lungo, gli amici dei giorni passati e le scene delle loro avventure vivono nei loro ricordi." Dichiarò il ragazzo a voce pesante. Il senso di profonda malinconia che aleggiava su quelle parole colpì la (c/c) al petto come una lama, mentre osservava quel giovane dallo sguardo perso nel vuoto.
"In quanto tale non ho rimpianti nell'incontro con te, amica mia. Se mai arrivasse il giorno in cui non saremmo più insieme, continuerai a brillare come l'oro nei miei ricordi."
"Zhongli..." sussurrò la più giovane in preda allo sconforto. Senza pensarci due volte dunque si alzò e si avvicinò a lui. Poi avvolse il capo del ragazzo con le braccia e delicatamente lo tirò a se, stringendolo in un tenero abbraccio.
"Siamo qui adesso e siamo insieme, questo è ciò che conta. Non esiste alcun contratto al mondo che possa impedirlo."
Il moro spalancò gli occhi, confuso. Mai, in tutti quegli anni passati a Teyvat, aveva provato una cosa del genere. Stretto nelle braccia di quella ragazza, si fermò a sentire il suo cuore, scalpitante nel suo petto come un destriero imbizzarrito.
"Capisco..." riflettè l'Archon, socchiudendo appena gli occhi. Si lasciò andare, appoggiandosi al ventre di lei, mentre con dolcezza la (c/c) gli accarezzava i morbidi capelli mori.
"È il cuore che controlla i sentimenti, non è così?"
Con un gesto inaspettato afferrò il polso della ragazza, avvicinandola a se. La costrinse così a guardarlo negli occhi, le sue iridi (c/o) si specchiarono in quelle ambrate di lui.
Infine, unì le labbra con le sue, in un piccolo e soave bacio.
La (c/c) rimase senza parole, cercando di metabolizzare l'accaduto. Rimase ferma lì, a guardare il compagno che ormai si stava già dirigendo verso l'uscita, senza batter ciglio.
"Dopo aver lasciato andare la mia Gnosis non mi aspettavo più di vivere un momento simile. Grazie, (T/n)." Disse Zhongli, bloccandosi ad un passo dal varco. L'ombra di un sorriso comparve sul suo volto, mentre di sottecchi lanciò un occhiata alla ragazza più indietro.
"Ah, sì, ho un nuovo contratto da proporti. Ti andrebbe di dare un'occhiata insieme?"

Spazio Autrice
Ciao ragazzi! Come state? L'estate ormai è nel suo pieno corso e la mia voglia di fare qualunque cosa è scesa in picchiata. Col caldo il mio cervello smette di funzionare, quindi perdonate l'assenza ma non avevo proprio le forzeee
Ovviamente spero di riprendere a scrivere con più costanza ma, intanto, se vi è piaciuto il capitolo fatemi sapere nei commenti!
                                                            Ciao!

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