Kamado Tanjiro x Reader (Demon Slayer)

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Richiesta di sonounadaikon , spero ti piaccia!

Era un giorno come tanti quando il buffo trio di ammazzademoni ricevette una comunicazione a dir poco sconvolgente.
Durante uno dei loro viaggi, i loro compagni alati li avevano d'improvviso destati dal loro cammino, intimandogli immediatamente di tornare indietro verso la Casa delle Farfalle.
Non venne dato loro nessun altro dettaglio, tranne che da quel giorno in poi non sarebbero più stati solamente loro tre.
E dunque, Tanjiro, Zenitsu e Inosuke erano tornati lì in men che non si dica e adesso attendevano l'arrivo del loro nuovo compagno di squadra in una delle immense camere della dimora di Shinobu e Kanao.
D'improvviso la porta si spalancò, facendo voltare il trio contemporaneamente.
Nella spaziosa stanza fece il suo ingresso una giovane dai (l/c) capelli (c/c), intrecciati in una complessa e ordinata acconciatura, e da grandi e vigili occhi (c/o).
La monocromatica e spenta divisa da cacciatrice di demoni contrastava con il vivace haori dallle tinte (c/p), finemente decorato con simboli e motivi che richiamavano il cielo stellato. Dal suo fianco, la sottile katana giaceva nel fodero dalle venature brillanti.
Poco più in alto, un piccolo corvo dalle piume scurissime svolazzava allegro, tracciando una traiettoria circolare intorno al suo capo.
"Lei è l'altra ragazza..."
Tanjiro ne era sicurissimo.
Era proprio lei, se la ricordava bene.
Era una dei sopravvissuti alla selezione finale, proprio come loro.
Era stata la prima, dopo quel brusco giovane dai capelli scuri che l'aveva praticamente rubata, a scegliere la pietra dalla quale sarebbe stata forgiata la sua personale arma ammazzademoni.
"Buongiorno a tutti, io sono (T/n), la vostra nuova compagna." Annunciò lei, apparentemente sicura. Le sue labbra erano incurvate verso l'alto in un grande e calmo sorriso, anche se faceva davvero una gran fatica a mantenerlo.
A dir la verità, era un po' nervosa. Le succedeva spesso quando aveva a che fare con altri ammazzademoni o, più in generale, con persone che non conosceva.
Il giovane dai capelli dalle sfumature scarlatte, però, le sorrise subito di rimando con fare amichevole, cosa che la mise davvero molto a suo agio.
"È un piacere conoscerti, (T/n)!
Il mio nome è Tanjiro e questi due sono..."
Il ragazzo puntò il dito verso di se poi, dopo un attimo, lo spostò.
"Zenitsu..."
Un mugugno si levò dall' indefinibile figura rannicchiata poco più lontana sul pavimento.
Con il braccio si copriva il volto, in un gesto di protezione, mentre un'altro ragazzo, il cui viso era invece celato da una maschera da cinghiale, si apprestava ad avvicinarsi minacciosamente a lui.
"...e Inosuke." Concluse il corvino indicando ora proprio quest'ultimo, che ormai aveva raggiunto il bruco avvolto nell'haori dai colori caldi sdraiato a terra.
Con uno scatto, afferrò l'arto-scudo del biondo e lo strattonò con tutta la forza che aveva in corpo, cercando di sollevarlo irruentemente dal terreno.
"Alzati in piedi razza di...!"
"Già..." mormorò con voce rassegnata il ragazzo dall'haori a scacchi, sviando per un attimo lo sguardo.
"Devi scusarli, sono fatti così."
Il giovane Tanjiro si inchinò, sinceramente mortificato.
La (c/c) gli rivolse, allora, un piccolo gesto della mano per tranquillizzarlo e dunque, sorrise, decisamente più rilassata.
"Ma no, anzi, sembrano davvero simpatici!" Commentò ridendo piano, sentendo che finalmente il nodo stretto nel suo stomaco stava cominciando a sciogliersi.
Nei minuti successivi, la stanza tacque, riempita solo dagli sguardi curiosi e attenti del gruppo di giovani ammazzademoni.
Tuttavia, ad un certo punto, qualcosa ruppe il silenzio.
Un piccolo scricchiolio risuonò dall'altro capo della stanza, attirando subito l'attenzione dei presenti.
Il primo ad avvertirlo fu il giovane dai capelli d'oro che, infatti, alzò immediatamente il capo. I suoi occhi chiari si riempirono in un attimo di profonda paura.
Non servì nemmeno un suo cenno.
Il ragazzo dall'haori a scacchi era già scattato verso la fonte del piccolo suono, lì dove era sistemata una sottile e lucida scatola di legno.
(T/n) si sporse curiosa, cercando di sbirciare oltre la figura di Tanjiro, il quale si era posizionato proprio davanti al contenitore dai colori chiari, come a volerlo preservare e difendere da qualsiasi minaccia.
La giovane fece così un piccolo passo avanti e, dunque, strinse gli occhi.
Un minuscolo ed impercettibile movimento attirò la sua attenzione, allertando i suoi sensi.
C'era qualcosa in quella sorta cesto, ne era più che sicura.
Un altro scossone mosse la scatola, la quale, con un ulteriore scricchiolio, si aprì lentamente. L'asse di legno frontale si scostò, lasciando fuoriuscire uno spiraglio scuro dall'interno.
Poi, dalla piccolissima fessura, fece capolino una testolina corvina, seguita immediatamente da un visino pallido e da grandi e lucenti occhi rosati.
"No, Nezuko!"
Ma la piccola dai lunghi capelli scuri si era già allontanata da lui, spalancando la porticina e gattonando via ad una velocità inaudita.
Si fermò proprio ai piedi della cacciatrice dai capelli (c/c) e, con uno scatto, alzò la testa, facendo incontrare i loro occhi.
La più grande sussultò.
"È un...demone..." intuì immediatamente lei.
Si fermò a guardarla, ispezionando il suo sguardo, come se con le attente iridi (c/o) potesse scrutarle l'anima.
Tuttavia, il suo cuore non era imperversato da rabbia folle e disumana, come quella di tutti gli altri demoni con cui aveva incrociato la sua lama. La sua volontà era forte, ferrea ed incontaminata.
Dentro di lei poteva scorgere solamente un enorme senso di smarrimento e di... paura.
La giovane guerriera sospirò e dunque si accovacciò verso l'esile figura inginocchiata.
"Ciao...Nezuko, non è così?"
La bimba piegò la testa, attendendo silenziosamente.
Sbattè velocemente le palpebre per qualche secondo, poi riprese a guardare attentamente la più grande.
"Il mio nome è (T/n). È un immenso piacere conoscerti." Le disse, sorridendo dolcemente.
La corvina sgranò gli occhi che, adesso, avevano incominciato a brillare contenti e, senza pensarci due volte, affondò il volto nell'haori (c/p) della sterminatrice, in un caloroso abbraccio.
Quest'ultima venne colta alla sprovvista dal singolare gesto ma, subito dopo, ricambiò la stretta del giovane demone, accarezzandole delicatamente la testa.
In quel preciso momento, alzò lo sguardo.
Osservò i tre ragazzi davanti a se, ma la sua attenzione ricadde quasi immediatamente sul giovane con gli orecchini hanafuda.
Le sue labbra semichiuse mostravano chiaramente il suo stupore, così come i suoi grandi occhi brillanti, ridotti ormai a due fessure. Senza accorgersene la ragazza si perse in essi, scorgendo un luccichio così particolare e dolce che si ritrovò inaspettatamente ad arrossire, nascondendosi subito tra la zazzera scura della piccola Kamado.
E comunque, non era di certo la sola.
"Tanjiro, hai il battito acce-" cominciò ad annunciare senza contegno il giovane dai capelli biondi, per poi ritrovarsi immediatamente la mano del compagno a sigillargli serratamente la bocca.
"Zenitsu!"
Negli occhi scarlatti dell'ammazzademoni si fece largo una scintilla impanicata, mentre nel suo petto ancora imperversava una forte tempesta.
"Scusalo, eheh...!" Ridacchiò nervosamente Tanjiro, lasciando andare lentamente l'amico.
La ragazza osservò la scena decisamente confusa, non riuscendo bene a capire ciò che era appena accaduto.
Nonostante ciò, però, si ritrovò a sorridere, stranamente contenta.
I giorni a venire sarebbero stati davvero divertenti, questo era poco ma sicuro.
Il suo istinto le diceva che si sarebbe sicuramente trovata molto bene insieme a loro.
"Bene ragazzi, sarà meglio che vada. Kanao mi starà aspettando per mostrarmi la mia stanza."
La (c/c) si avvicinò all'entrata della camera, pronta per uscire, tuttavia si voltò senza pensare verso il piccolo gruppo.
Un sorriso sincero si dipinse sulle sue labbra, mentre li osservava ancora un'ultima volta.
"Non vedo l'ora di lavorare insieme a voi. Ci vediamo più tardi!" Annunciò infine, lasciando definitivamente la stanza.
Nell'esatto momento in cui rimbombò nel luogo lo scatto della porta scorrevole, il giovane Zenitsu si era già precipitato verso il compagno dai capelli corvini, un ghigno inquietante albergava sul viso, accentuato dallo sguardo alquanto malizioso che gli stava lanciando insistentemente.
"Tanjiro, Tanjiro, Taaaaaanjiro...! Il fascino delle donne ha colpito anche te, ehhhhhh?" Ammiccò il biondo, dandogli piccoli colpetti sul braccio, cosa che portò il diretto interessato ad arrossire inevitabilmente.
"N-non è così..."
"Non diventerai come Monitsu, eh Gompachiro?" Si intromise anche Inosuke, con le braccia incrociate al petto in una fiera e ferma posa.
"M-ma cosa dite?! Smettetela!"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 30, 2022 ⏰

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