Richiesta di maddoloh , spero ti piaccia!
"Buon compleanno, (T/n)!!!"
Un gioioso grido si levò nella grande e luminosa piazza di Mondstadt, gremita di persone completamente diverse l'una dall'altra, riunite per la giovane maga dai capelli (c/c). Nonostante il periodo frenetico, maghi e guerrieri provenienti da tutta Teyvat erano accorsi per organizzare una festa dedicata alla loro preziosa amica ed infatti, adesso, erano proprio tutti lì ad accoglierla.
La ragazza era rimasta a bocca aperta, congelata sul posto. I suoi grandi occhi (c/o) vagavano increduli e felici su ognuno dei presenti, piccole lacrime di gioia tentavano di far capolino sulle sue guance. Tutti i suoi compagni erano venuti per lei e proprio per questo si sentiva la persona più fortunata del mondo.
"(T/SSSS)!!!"
Subito la piccola Klee si fece largo tra la scia di sorrisi e si lanciò energicamente sulla più grande abbracciandola felice. La (c/c) sorrise istintivamente, accarezzando la testa con dolcezza alla bimba che colorava sempre le sue giornate.
Alla vista della tenera scena, all'alchimista dai capelli biondo cenere, posto accanto al suo piccolo laboratorio, apparve sul volto un piccolo sorriso.
Gli faceva realmente tanto piacere che le due andavano così d'accordo, d'altronde erano le persone a cui teneva di più in assoluto.
La folla, dopo aver assaltato la maga con abbracci e saluti, si sparse confusamente per la piazza sotto gli occhi chiari del ragazzo, dandogli così la possibilità di avvicinarsi a lei con calma.
Quando i loro sguardi si incontrarono, il volto di (T/n) si illuminò radioso, le sue labbra si incurvarono verso l'alto con una velocità repentina.
Era infatti parecchio contenta che anche il giovane dal potere di Geo si trovasse lì, con tutte quelle persone così distanti dalla sua realtà quotidiana.
Il ricercatore fece qualche passo in avanti, raggiungendo così l'amica, un sorriso timido adesso si dipinse sul viso di lei.
"(T/s)." La chiamò lui con tono calmo, studiando la sua figura con attenzione.
"Ciao, Albedo. Sono contenta che tu sia qui!"
"Facciamo due passi, che ne dici?"
La (c/c) annuì a quella che più di una domanda sembrava essere un'invito, allontanandosi così insieme a lui con passi leggeri verso il bosco. Gli edifici di torri in pietra scura lasciarono il posto a piante ed arbusti secolari, colorando ancor di più quella giornata già da prima vivace.
"È veramente assurdo..." bisbigliò, ancora scossa dagli eventi di poco prima. Si passò una mano fra i capelli e osservò distrattamente l'amico vicino a lei. Aveva un'espressione alquanto rilassata, cosa che la fece istintivamente sorridere, così riprese a parlare, alzando leggermente il tono per farsi sentire da lui.
"Non posso credere che abbiate organizzato una cosa del genere proprio per me!"
Gli occhi (c/o) di lei brillavano con ardore, lucenti come stelle nella notte più buia.
Il biondo ne rimase affascinato, facendo arrestare all'improvviso la sua camminata. La ragazza si fermò di seguito a lui, con un'espressione alquanto confusa.
"Sembri particolarmente felice, ti dispiace se ti faccio uno schizzo?" Chiese pacatamente Albedo, posando lo sguardo sulle iridi (c/o), adesso splendenti di sorpresa.
(T/n) rimase senza parole per quella singolare richiesta, soprattutto da parte di lui, ma non ci pensò due volte ad annuire con veemenza, mentre il sorriso ritornò a fare capolino sul suo viso.
L'alchimista indietreggio di qualche passo, portando le mani poco dietro la schiena.
Solo in quel momento la (c/c) si accorse della sottile bisaccia appesa alla spalla sinistra di lui, dalla quale estrasse con cautela un blocco da disegno ed una matita, ormai quasi consumata del tutto per il frequente utilizzo.
"La capacità dei nostri cervelli è limitata, quindi siamo costretti a dimenticare le cose." Spiegò con calma il biondo, mentre osservava assorto il paesaggio circostante.
"Ma quando un'immagine viene trasferita su carta o tela, lo schizzo diventa un'estensione della nostra memoria. Ricordiamo quella sensazione passata quando lo guardiamo più tardi."
Dopo qualche secondo abbassò il capo, soddisfatto, poi rivolse un minuscolo sorriso alla (c/c).
"Luce ampia... organismi biologici attivi... si, questo è il posto giusto."
Si avvicinò a lei, prendendole delicatamente il braccio con la mano libera e la portò poco più indietro.
Subito dopo ritornò al suo posto ed incominciò a sfogliare il blocco fino a trovare una pagina bianca.
Rialzò un momento gli occhi, rivolgendosi a lei.
"Non far caso a me, comportati in modo naturale."
La giovane annuì, per poi incominciare a guardare distrattamente intorno a se.
Due piccole farfalle dalle ali iridescenti le svolazzarono intorno, posandosi per un attimo sulla sua spalla. Le loro minuscole zampette le solleticarono la pelle ed una risata spontanea lasciò le sue rosee labbra.
"Ti è sempre piaciuto disegnare, da quel che ricordo." Disse la (c/c), osservando le due creature che si stavano allontanando verso un punto ignoto.
"In principio mi avvalevo di questo metodo per le mie ricerche, mi aiutava a comprendere meglio la struttura degli organismi viventi e dei materiali."
La grafite scorreva leggera sul foglio di carta, provocando un suono lieve ed ovattato.
"Poi ho continuato per diletto ed ora è a tutti gli effetti il passatempo che preferisco." Concluse Albedo con gli occhi chiari sempre puntati sul bozzetto.
"Sei sempre stato davvero bravo, è un peccato che non ti sia mai voluto dedicare con più costanza sulla tua arte..." Commentò la maga con rammarico, grattandosi la nuca.
"Il tempo però non è illimitato, cara (T/s), e la strada per comprendere il senso del mondo è ancora molto lunga. Devo percorrere un lungo cammino quindi non posso permettermi di distrarmi troppo."
La ragazza sorrise ammirata.
"È proprio una cosa fantastica, sai? Sei in grado di fare innumerevoli cose, mettendoci sempre così tanto impegno e dedizione... Non biasimo la gente che ti chiama genio!"
Il biondo le rivolse uno sguardo sfuggente, studiando la sua espressione.
"Genio... non ritengo affatto di essere un genio di alcun tipo."
(T/n) lo guardò per un attimo, imperturbabile, poi si poggiò una mano sul fianco.
"Beh, che tu ci creda o no, sei una persona piena di talento e tutti ne sono consapevoli."
Un mesto sorrisetto fece capolino sul volto di lui, adesso più cupo, e la cosa non passò inosservata all'amica poco distante.
"Non scherzo, Albedo. Sono solo fieri di te."
Lei si spostò di qualche passo verso destra, ponendo gli occhi puntati sui fili d'erba smeraldini.
"Ahhh... dovresti vedere come si illuminano gli occhi della piccola Klee, ogni volta che sente pronunciare il tuo nome!"
Alzò gli occhi (c/o) verso il cielo, contemplandone il limpido azzurro.
"Per non parlare di Miss Alice... Quando parla di te la sua voce si riempie di orgoglio."
L'alchimista prese ad osservare la ragazza, seguendo tutti i suoi movimenti enfatici con attenzione.
"Ed io... sono sicura che anche lui, dovunque sia, ti guardi con ammirazione. Quindi, beh, non ti azzardare a pensare mai più di essere solo, perché avrai sempre tutti noi al tuo fianco...!" Esclamò con decisione la (c/c), puntando l'indice contro il giovane di fronte a lei.
Albedo sussultò, mentre le sue guance assunsero un tenue colorito roseo e gli angoli della sua bocca si incurvarono leggermente verso l'alto.
"(T/n)... Ti ringrazio di cuore." Disse con un filo di voce l'alchimista, sviando lo sguardo e ritornando al suo schizzo.
Al solo sentire quelle parole una miriade di farfalle spiccarono il volo nello stomaco della maga dagli occhi (c/o) ed un'espressione estasiata comparve sul suo viso.
Si sentiva così contenta di poterlo aiutare e per poter vedere anche solo un'altra volta quel suo raro, ma stupendo, sorriso avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Un religioso silenzio adesso scese fra di loro, acquietando anche la natura stessa.
Il vento smise di soffiare e gli alberi cessarono il loro scroscio, accompagnando quello sfuggente e timido gioco di sguardi velati fra i due amici di vecchia data.
Lo strofinio della matita sulla carta ruvida divenne un rumore di sottofondo, sempre più rado man mano che il tempo passava e qualche minuto più tardi, il ragazzo dai capelli color biondo cenere alzò la testa dal blocco.
"Ho terminato." Annunciò flemmatico lui.
(T/n) si avvicinò a passi veloci, curiosa di vedere il risultato e non appena pose gli occhi sul foglio, rimase a dir poco sbalordita.
"M-ma è..."
La (c/c) passò l'indice sulle linee scure di grafite, pianissimo, come se avesse paura di poterle rovinare. Disegnò invisibilmente il contorno di quel volto identico al suo, un sospiro commosso lasciò piano le sue labbra.
"...stupendo..."
"Come la modella, del resto. Tanti auguri, mia dolce (T/n)..." Sussurrò con una nota di tenerezza Albedo, porgendole lo schizzo.
Invece di afferrarlo, però, la maga si fiondò fra le sue braccia. Il ragazzo lasciò cadere quello che teneva in mano per la sorpresa, rimanendo come paralizzato alla mossa di lei.
Poi posò una mano sui suoi (l/c) capelli, cominciando ad accarezzarli con delicatezza mentre con l'altra la avvicinò ancora di più a se.
"Grazie, grazie, grazie... non so cosa farei senza di te." Mormorò con voce ovattata la maga, stringendosi ancora di più al suo petto.
"Nemmeno io." Rispose l'alchimista poggiando il mento sul capo della minore.
Un dolce tepore si propagò negli animi dei due giovani, che rimasero intrecciati senza curarsi più di quel tempo ostile.
Ed anche se non era riuscito ancora a trovare il senso del resto mondo, il giovane Albedo aveva finalmente compreso qual'era l'essenza del suo:
(T/n).Spazio Autrice
Ciao a tutti! Come state? Sono tornata dal mio lungo letargo e con me ho portato questa one-shot sul flemmatico Albedo. Anche se non è delle migliori, spero vi possa piacere! Fatemi sapere nei commenti.
Ciao!
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Anime / Videogiochi x Reader (Richieste Aperte)
FanfictionSemplicemente delle one-shots sui personaggi degli anime e dei videogiochi che sono entrati nel nostro cuoricino da fangirl/fanboy. Immergetevi in questo mondo fantastico e... buona lettura!