Katsuki Bakugo x reader (My Hero Academia)

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Richiesta da Moon_chan10 , spero ti piaccia!

"Ehi Kirishima, pomeriggio facciamo un giro al centro commerciale?"
"Certo (T/n)!" Sorrise energicamente il ragazzo dai capelli rossi alla più piccola.
Quest'ultima si lasciò scappare una tenera risatina, che riecheggiò flebile nella grande classe affollata.
La dolcezza della (c/c) era una delle cose che più la caratterizzava e che colpiva sempre tutte le persone che incontrava.
Ciò che però lei non sapeva, era che quel suo modo di essere riuscì a far breccia nel cuore di un certo porcospino ciclato...
Infatti, sin da quando l'aveva conosciuta quando erano bambini, Katsuki Bakugo ne era rimasto incantato. Una persona così pura, meravigliosa e gentile, ma determinata e combattiva al momento più giusto. Ed il fatto che in quel periodo la ragazza stava passando molto più tempo di prima con Kirishima, non gli andava decisamente a genio.
"Katsuki...?"
Il ragazzo scosse la testa, risvegliandosi dai suoi pensieri e prestando adesso completa attenzione alla minuta ragazza che stava davanti a lui.
"Ti andrebbe di venire insieme a noi?" Chiese (T/n) avvicinandosi ancora al ragazzo, fino ad arrivare faccia a faccia. Lui voltò la testa scatto, con le guance purpuree.
"Tsk..." Rispose solamente lui, per poi fare un cenno col capo.
"Ottimo!" Esclamò la (c/c) contenta, per poi tornare a parlare con Kirishima.
Il biondo si sentiva abbastanza frustrato. Come poteva quella ragazza avere così tanta influenza su di lui? Si sentiva sempre in imbarazzo senza alcun motivo preciso e di conseguenza, come gli era successo in quel momento, arrossiva istintivamente.
Il biondo si voltò ancora una volta a guardare i due amici. Sembravano così divertiti, (T/n) rideva felice, con quella sua risata cristallina che riempiva perfettamente il silenzio ed illuminava le giornate del giovane hero esplosivo.
"Bene Katsuki, ci vediamo alle 17:00! Mi raccomando non tardare eh!" Lo ammonì scherzosamente la sua compagna di classe per poi salutarlo con un cenno della mano ed uscire dalla classe.
Il biondo sospirò stizzito mentre con movimenti bruschi raccattava le sue cose dal banco e, dopo essersi messo il cappotto, si avviò di fretta verso l'uscita, dando una spinta al povero Izuku mentre passava.
Il cielo invernale era di un grigio tenue, il freddo era molto pungente, cosa che costrinse Katsuki a stringersi ulteriormente nella giacca scura.
"Dannazione, ma perché ho accettato?" Si chiese il ragazzo con la sua solita espressione corrucciata sul volto. Lui tanto era convinto fermamente che ci fosse qualcosa tra i suoi due compagni di classe.
"Capelli di merda, se è così ti riempirò di botte fino a farti sanguinare!" Strinse forte i pugni il biondo, per poi dare un colpo al semaforo che si trovava accanto a lui, facendo spaventare la signora anziana che era lì vicino fin tanto che se ne andò di corsa.
"Ma cosa diavolo dico! Sono proprio un..."
"Idiota!!! Guarda dove vai razza di screanzato!!" Gli urlò dietro agitando furiosamente le mani un uomo di mezza età in bicicletta, a cui il giovane taglio la strada inconsciamente.
Katsuki si voltò scuro in viso verso la figura.
"IDIOTA CI SARAI TU, RAZZA DI COMPARSA!!!"
Dai palmi del biondo fuoriuscirono piccole e sfrigolanti esplosioni. Puntò una mano verso la ruota della bici, che dopo un secondo saltò e si distrusse in mille frammenti. L'uomo si terrorizzò, prese sottobraccio quello che rimaneva di essa e corse il più lontano possibile.
"Che giornata di merda..." mormorò a denti stretti il giovane hero, mentre adesso superava il vialetto di casa. Entrò a passi pesanti, dirigendosi immediatamente in camera sua.
"KATSUKI, HAI TOLTO LE SCARPE?!!!!" La donna dai capelli biondi urlò immediatamente appena sentì la porta aprirsi, affacciandosi dalla cucina. Rimase però molto perplessa quando vide il figlio in silenzio salire le scale, aspettandosi una delle sue solite risposte insolenti. Sospirò con rassegnazione, poi si avvicinò alla scalinata per farsi sentire meglio.
"Siamo quasi a tavola, cerca di scendere tra qualche minuto..." Annunciò Mitsuki per poi tornare nell'altra stanza. Aveva notato subito il cambiamento del figlio, anomalo rispetto al solito e questo preoccupava non poco la donna.
Si sedette al tavolo, scostando lentamente la sedia. Katsuki non le raccontava mai nulla di quello che gli passava per la testa ma lo conosceva troppo bene, abbastanza da capire che questo suo comportamento era dovuto da una certa ragazza di sua conoscenza. Ogni volta che la madre introduceva il suo nome nella conversazione, Katsuki sbraitava a denti stretti e se ne usciva dalla stanza.
Il ragazzi in questione in quel momento aveva fatto la sua comparsa in cucina, sedendosi in silenzio ed incominciando a mangiare la scodella extra piccante di cibo che aveva davanti a lui. Mitsuki si soffermò a guardarlo attentamente. Era cresciuto così tanto e con lui il sentimento che provava per la sua amica di infanzia, anche se non voleva ammetterlo. La donna si ricordava ancora di quando i due ragazzi si incontrarono per la prima volta. Erano ancora alle elementari, quanto la piccola (T/n), figlia di due cari amici dei coniugi Bakugo, si trasferì nella scuola del biondo.

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