Jack Frost x reader (Le Cinque Leggende)

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Un'unione voluta dalla Luna, dal destino. Persone così simili ma al contempo così diverse, legate da qualcosa che va oltre ogni limite, ogni regola, ogni logica. D'altronde, chi avrebbe mai potuto immaginare che per una volta sarebbe stato il ghiaccio a sciogliere il fuoco?

                                 * * * * * * *

Quella notte, la Luna era splendida. Luminosa più che mai vegliava, silente spettatrice del destino, che stava per compiere il suo corso. Proprio in quel momento, lo spirito guardiano dell'Inverno, il ragazzo perenne Jack Frost volteggiava spensierato nel cielo invernale della città, saltellando allegramente sugli alti palazzi, danzando sotto la Luna. La sua risata cristallina riempì l'aria notturna, il suono innocente di essa ammaliò anche le stelle, che lo seguivano come lucciole nel suo percorso. Si lasciò cadere dal tetto di una casa, arrivando proprio alla finestra del suo piccolo amico Jamie. Curioso entrò nel salotto in cui si trovava il bambino, osservandolo in disparte mentre parlava con la madre.
"Woah..."
Il castano si avvicinò rapito al camino, osservando affascinato lo scoppiettio ritmico del focolare. Con uno veloce movimento la donna lo allontanò dalle fiamme, portandolo dietro di se.
"Non ti avvicinare troppo al fuoco, o la spaventosa (T/n) ti brucerà le dita." Disse con un sorrisetto lei al piccolo Jamie, che di tutta risposta si voltò con sguardo interrogativo.
"Mamma, chi è (T/n)?"
"Oh, è solo un modo di dire tesoro! Vado un momento da tua sorella, aspettami qui." La donna gli scompigliò i capelli, lasciandogli poi un tenero bacio sulla fronte prima di uscire dalla stanza.
"(T/n).... questo nome mi sembra familiare..."
L'albino mormorò mentre usciva allo scoperto facendo roteare il suo bastone e con un balzo raggiunse il bambino.
"Ehi Jack, Jaaaaack! Hai visto come brilla il fuoco? È così bello...!" Il piccolo prese la mano al guardiano portandolo verso il camino. Le fiamme brillanti illuminarono i loro occhi, intrecciandosi in un tornado dagli impetuosi colori che dopo qualche istante si sfaldò. Il fuoco si diramò in tutte le direzioni, attorniando lentamente Jack e Jamie, poi si ricompattò in una piccola sfera che si posizionò proprio di fronte a loro. Il guardiano allora allungò il palmo, sfiorando leggermente il globo ramato con l'indice. A quel contatto, le fiamme mutarono, si rimescolarono, crebbero velocemente e dopo un momento, un maestoso leone apparve davanti a loro, un sorriso sornione adombrò il suo muso. Il re della savana fece un'inchino composto ai due, poi soffiò verso l'alto. Una miriade di scintille si sparsero nella stanza, il regale felino spalancò le fauci in un silenzioso ma potente ruggito, che fece esplodere i piccoli puntini luminosi come fossero fuochi d'artificio. I due ragazzi alzarono gli occhi sbalorditi, per poi scoppiare a ridere all'unisono divertiti.
"Ohhhhh....!" Esclamò il piccolo Jamie, saltellando di gioia per tutta la stanza.
"Stupendo caro signor Leone, è stato davvero.... regale!" L'albino fece un inchino giocoso imitando l'animale, che sembrò ridacchiare divertito trascinato dall'atmosfera vivace che il guardiano d'Inverno portava.
"Jack, pensi che sia stata quella ragazza... (T/n) a fare tutto questo?" Il castano tirò delicatamente la manica della sua felpa color zaffiro.
L'albino guardò prima Jamie, poi spostò la sua attenzione verso la finestra. Una minuta figura osservava da fuori, i capelli (c/c) seguivano armoniosamente l'andamento del vento, gli occhi color rubino puntati sul leone di fuoco mentre un sorriso le albergava sul viso.
"Jack..."
Il giovane mosse qualche passo avanti, rapito da questo inaspettato richiamo, come fosse un vivido ricordo di un tempo lontano.
La ragazza però si voltò, incontrò lo sguardo del guardiano ed immediatamente cambiò umore, il sorriso si spense ed i suoi occhi persero colore. Distolse lo sguardo, e in un attimo sparì dalla sua vista.
"Lo scoprirò Jamie."
Il ragazzo dai capelli color neve salutò il bimbo con un cenno della mano, poi si fiondò all'inseguimento nel cielo notturno.
"Jack..."
Il suo sguardo vagava nella distesa di edifici, tutti così uguali, poi si librò nell'aria per osservare meglio. Gli occhi glaciali guardavano nella notte attenti come quelli dei gufi.
Con un salto il giovane albino atterrò sul tetto più alto della città, e poggiando i piedi sul cemento, avvertì immediatamente una presenza. Fece qualche passo in avanti, abbastanza per vedere la minuta ragazza dai capelli (c/c) girata di spalle, ferma sul bordo del palazzo.
"Tu sei (T/n), giusto?"
Lei si voltò e lo guardò negli occhi.
"Jack Frost..." sussurrò.
"Sì, sono io, la spaventosa e terribile." Rispose infine (T/n) con un sorrisetto. Lui scoppiò a ridere, cogliendo la sua battuta al volo.
"Sei stata tu a creare quel leone a casa di Jamie..?" Chiese l'albino poi avanzando di un passo.
La ragazza stette in silenzio per un secondo poi annuì.
"Ma è fantastico! Sei uno spirito del fuoco?" Lei annuì ancora una volta.
"E dimmi, cosa ci fai qui nella stagione fredda? Uno spiritello come te non preferisce l'estate?" Chiese Jack con il suo solito sorriso divertito mentre se ne stava seduto fluttuando a mezz'aria. A (T/n) scappò una risatina ma si ricompose immediatamente.
"In realtà amo l'inverno però...."
"Detesto il ghiaccio." Concluse lei sospirando assorta nei suoi pensieri.
"Perché?" Chiese stranito ed incuriosito il guardiano. Calò improvvisamente il silenzio.
"....Devo andare." Annunciò lei dal nulla, girandosi, dando così le spalle al ragazzo.
Puntò i piedi per terra, piegò impercettibilmente le ginocchia, pronta per saltare.
"Aspetta!" Disse tutto d'un fiato l'albino, fermando la ragazza. Lei si voltò leggermente guardandolo di sfuggita con i suoi occhi cremisi.
"Noi... ci siamo già incontrati per caso?" Chiese Jack tornando serio.
(T/n) si ghiacciò di colpo sentendo quella frase, si sentì mancare. Prese un profondo respiro, calmandosi, poi sul suo volto celato apparve istantaneamente un piccolo sorriso.
"Perché mi sembr-"
"Credo proprio di no." Lo interruppe subito lei con un piccolo cenno della mano.
"Beh... addio Jack... è stato un piacere."
La ragazza spiccò immediatamente il volo, lasciando una debole scia luminosa dietro di se. Il ragazzo la fissò mentre si allontanava, quella sensazione si fece più intensa, era convinto di averla conosciuta da qualche parte, quella ragazza che tanto lo incuriosiva.
Così anche lui si librò nel cielo, fiondandosi verso il palazzo della sua collega guardiana, la Fatina dei Denti, dove sicuramente avrebbe scoperto qualcosa.

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