la ragazza della luna

l'illusione

Selene

Il giorno seguente Teo non c'è , ovviamente ... Mica poteva lasciarmi con una frase enigmatica davanti alla mia porta di casa mentre sgommava via ed il giorno dopo presentarsi e darmi tutte le risposte alle mie domande ... Che scema sono stata a pensarlo.

Trovo zoan , però , più raggiante che mai che flerta con le ragazze che sbavano per lui ; oggi non sono dell'umore giusto per unirmi a loro , cosi mi dirigo verso la classe.

Le lezioni passano lente e mi sembrano più noiose del solito.

All'intervallo esco e vado nei boschi confinanti.

Giro a zonzo senza una meta , giusto per rilassarmi in un posto che ormai conosco come le mie tasche. Ci sono cresciuta in quei boschi con mia nonna; sin da piccola mi portava con lei a raccogliere i funghi , ma non sono mai stata tanto fortunata come lei.

Scruto il suolo ormai per abitudine , non in cerca di qualcosa , eppure eccolo li , un porcino bellissimo . in mezzo a foglie di felce verdi accesse trovo il mio primo fungo dopo anni. Lo raccolgo senza esitazione , ma appena lo tocco sento il mio corpo come paralizzato , ma non sento l'impatto col suolo poiche la mia mente è impegnata a cercare di dare un senso a immagini sfuggenti che diventano sempre più nitide con il passare dei secondi ; nella visioni sono presenti forme indistinte che litigano tra di loro. Mi sembra quasi di essere li. Ora riesco a cogliere ogni parcolare dell'antica architettura , ma i volti sono sfuggenti e la maggior parte degli esseri mi da' le spalle. Cerco di ascolatere e capire la conversazione ; in un primo momento la lingua da loro parlata mi ricordò il vento tra le foglie eppure aveva un suono familiare. tutto ad un tratto le parole ho iniziato a cogliele al volo , capivo i significati dei discorsi , ma ancora non avevo capito l'oggetto del litigio.

Inizio a guardarmi in giro noto una grossa poltrona vuota che troneggia sulla sala , ma continuo a ispezionare con lo sguardo la sala quando un breve gridolino mi uscì dalle labbra; avevo incontrato con gli occhi uno di loro. È l'unico che è rimasto in silenzio, non sembra importante come gli altri , ma è presente in quella specie di assemblea quindi non credo manco fosse da sottovalutare. I suoi occhi esprimono una tristezza infinita , mi fa una gran pena ... Subito tutti gli altri si girano a guardarmi e svanii velocemente come ero arrivata , troppo presto per capire se i suoi occhi erano verdi o ghiaccio.