La bellezza

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Selene

Beethoven - sinfonia n.9 . Oggi mamma è allegra .

Allungandomi nel letto mi giro per guardare che ore sono ; 7.45 .

È tardissimo ! Di solito parto di casa per le 7.30 , quindi papá se ne è già andato a quest'ora.

Entro di corsa nella cabina armadio , per fortuna mi ero già preparata i vestiti.

Saluto di fretta mia madre e inizio a camminare; la scuola è a pochi paesi di distanza , solitamente ci metto 20 minuti , se cammino di buon passo.

Entro in classe con un paio di minuti in ritardo , non tanti , ma abbastanza perché tutti i miei compagni hanno già preso posto e la professoressa è già in classe.

Sto per dirigermi verso il mio solito posto quando la professoressa di arte mi ferma
No , ti prego, non è il giorno giusto per una predica pensai già insofferente , ma si limitò a dirmi di sedermi vicino al ragazzo nuovo poiché io sono una delle sue migliori alunne .

Sono senza parole per il complimento, ma lo sono ancora di più quando , girandomi, scopro che il "ragazzo nuovo" è Teo.

Mi siedo vicino e lo saluto con un breve sorriso che lui contraccambia  subito. L'insegnante ci lasciò le sue due ore per finire il disegno che aveva assegnato la lezione precedente , ma l'ho già finito quindi tiro fuori il mio quaderno e inizio a disegnare per conto mio. Mancano 10 minuti circa alla fine dell'ora quando riesco a finire il mio disegno.

Un fruscio di carta e poi un bigliettino piegato in due si materializza davanti ai miei occhi.

" che particolare disegno , cosa rappresenta ?" c'è scritto.

Mi sono completamente dimenticata della presenza di Teo , sono abituata al banco singolo.

"Beh rappresenta una ragazza " gli rispondo velocemente sul bigliettino.

Sento la sua risata sommessa e poi mi ritorna indietro il bigliettino.

"Lo avevo capito che è una ragazza. Aspetta che riformulo la mia domanda : cosa vuoi dire con questo disegno?"

Non dico mai il significato dei miei disegni alle persone , ma quel giorno , a lui .... Scarabocchio velocemente la mia risposta:

"Questa ragazza non si definirebbe bella , ma lo ho fatto apposta , per indicare quanto i 'canoni di bellezza' che la società ci insegna siano sbagliati. Chi può realmente affermare che questa ragazza non è bella ? Quali sarebbero i difetti che non la rendono tale ? Ma lei ( come anche io e te ) non può essere definita bella o brutta da altri che non sia se stessa. Purtroppo questo concetto non è capito da tutti e perciò questa ragazza verrà additata sempre e definita brutta , quindi le evidenti caratteristiche dello sciupamento del suo viso indicano quanto lei abbia cercato di cambiare se stessa per essere definita bella , arrivando a livelli estremi che le hanno fatto solo male. "

Gli ridò il bigliettino e dopo alcuni minuti mi ritorna indietro.

" hai proprio ragione " poi senza lasciarmi il tempo di rispondere si riprese il bigliettino e ci scrisse :" oggi dove mi porti?"

Rimango un po' delusa, non gli importa del mio disegno ; poteva almeno fingere... Gli lancio con violenza il bigliettino " ad una festa di paese".

Mi aspettavo da parte sua una scusa per non venire , ma sul bigliettino ormai pieno c'è scritto " fantastico, non vedo l'ora".

Quel pomeriggio arrivammo alla festa per le 18.00 , mangiammo e bevemmo birra per tutta la sera. Quando si era già fatto buio iniziarono i balli. Scoprii che Teo era scoordinato da far paura , ma molto simpatico. Una volta è caduto e si è messo a ridere con gioia tale da trasportare nella sua risalata tutte le persone che ballavano ed anche alcune sedute. Teo spopolava tra i paesani e anche quando tornammo a sederci al tavolo la gente gli stava attorno. Finalmente restammo soli al tavolo ed iniziarono i balli di coppia. Guardai Teo e gli feci una proposta:" balla con la più bella " lui allungò la mano verso di me , ma io la rifiutati " non me , ma tra loro" e gli inidicai le belle ragazze del paese che aspettavano un cavaliere con cui ballare. Lui si alzò e inivitò a ballare una ragazza ... Bruttissima ! Di bello non aveva niente ; bassa e grassa con un viso grosso e piccoli occhi che le davano un aspetto da criceto.

Finita la canzone lo guardai sbigottita e lui alzando le spalle mi disse:" chi siamo noi per dire che lei è brutta?!"

Quella notte non riuscivo a concentrarmi sulla poesia che avevo scelto , allora decisi di prendere il materiale da disegno e iniziai a disegnare. Lasciai che la mia mano disegnasse ciò che voleva , a volte era un esercizio molto rilassante ; disegnare senza schemi né avere una precisa immagine nella mente da voler rappresentare. Alla fine guardai il mio lavoro e iniziai a prendere in considerazione la possibilità di essere pazza; c'era una fascio di luce che illuminava due figure che danzavano. Non ero mai stata un'appassionata di storie fantasy perciò non capì come fossero finite sul foglio un grosso paio di ali che spuntavano da una delle due figure. Poi mi ritornò in mente la domanda che mi aveva fatto Teo:"cosa vuoi dire con questo disegno?" e a bassa voce mi risposi " non lo so nemmeno io"

la ragazza della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora