locus amoenus

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Ormai era una settimana che stavo a casa di Giulia e David, anche se quest'ultimo non lo avevo ancora visto.
Era un posto incantevole, lontano da tutto e da tutti.
Ogni giorno io e Giulia ci dedicavamo a piccoli lavoretti per la cura della casa; eravamo diventate delle ottime tutto-fare .
Dopo il primo giorno, con mio dispiacere, non toccammo più il discorso del mio passato.
Sfortunatamente , non essendo abituata agli alcolici, il tuo "caffè corretto" era un po' troppo "corretto" per me, e mi ero addormenta quasi subito. Di conseguenza aveva fatto in tempo a raccontarmi poche cose ,che mi aveva già raccontato Xelia.
Quindi, anche se ne sapevo quanto prima, l'ansia, lo smarrimento, l'agitazione per tutta quella storia erano svaniti , spazzati via dalla serenità di quel locus amoenus.
E per adesso tanto mi bastava.
Zoan, Teo, Elio , Xelia ... persone lontane , a cui mi capitava di pensare raramente.
L'ottavo giorno arrivò David, che accolsi con gioia .
Non mi preoccupai da dove venisse, ne dove andasse ogni volta che partiva.
Le settimane diventarono mesi , le stagioni si susseguivano senza apportare grossi cambiamenti al luogo e tutto continuò sereno con me e Giulia che potavamo, cucivamo, pulivamo, e David che andava e veniva sempre più spesso da luoghi ignoti.
Le domande che tanto mi assillavano i primi giorni erano vaghi ricordi lontani e i ricordi della mia vita precedente diventavano sempre più offuscati.
Non volevo ricordare, non volevo tornare, volevo solo vivere in quel libo di pacata spensieratezza .
Devo ammettere che, quelle poche volte in cui mi concedevo ad un po' di lucidità, ci rimanevo male che nessuno fosse venuto a cercarmi, ma liquidavo il tutto senza rimuginarci troppo.

Un giorno , uno di quelli un cui David non c'era, dovette uscire anche Giulia .
Rimasi a casa sola e mentre stendevo i panni in giardino mi sembrò di vedere una figura muoversi.
Dopo un po' comparve da dietro i panni Xelia.
Cosa ci faceva li? Da dov'era arrivata ? Quindi esisteva veramente ! Negli ultimi mesi iniziavo a metterlo in discussione quest'ultimo punto.
mi fece così piacere rivederla ! Almeno seppi che non ero ancora del tutto andata con la testa da immaginarmi le persone.
Dopo averla abbracciata la invitai dentro casa, ma declinò l'invito proponendomi di giocare.
Ero così spensierata che con una felicità infantile le proposi "strega comanda color" , era un gioco che adoravo e in quel giardino ricco di colori mi sembrava una proposta bellissima.
Lei accettò più che volentieri.
"Blu!" Disse ridendo e io corsi verso un gruppo di fiorellini .
"Bianco!" Gridai al mio turno e lei corse verso la sedia a dondolo bianca
"Oro!" , "verde" , "lilla" ....
"Nero" disse con sfida.
Mi guardai intorno, non c'era niente di nero, era tutto colorato.
Iniziai a correre disperata avanti e indietro e intanto lei mi seguiva.
Ridevo felice e piena d'adrenalina.
Dopo essermi fatta un paio di volte il giardino di corsa mi fermai senza fiato in uno spiazzo.
Lei mi raggiunse e le dissi mentre ero piegata in due dalle risate :" non c'è il nero ! Sei un'imbrogliona !!!"
E li mi si avvicinò e con voce grave mi disse :
"Si che c'è... in fondo al mare" e detto questo mi spinse indietro.
Non mi ero accorta che dietro di me c'era lo strapiombo che dava sul mare e non mi resi conto della situazione fino a quando non urtai l'acqua con la schiena e un dolore lancinante mi pervase.
I polmoni mi bruciavano, aprii gli occhi e vidi tutto blu, l'acqua mi copriva la visuale .
Aprii la bocca per gridare, ma l'acqua occupò anche quel poco di spazio che si era riservata l'aria dentro il mio corpo .
Cercai di muovere gambe e braccia, ma ssenza risultati.
Gridai dentro la mia testa , ma l'ultima cosa che vidi fu quel detestato color nero che mi inghiottiva.

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'Giorno!
Cosa ne pensate ?
Aspetto almeno un vostro commento prima di pubblicare il prossimo capitolo !
Bye Aly

la ragazza della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora