Via, lontano da Me

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Un momento di assoluto stupore mi immobilizzò con il bigliettino in mano mentre il vento che entrava dalla finestra aperta mi faceva venire i brividi. 

Poi ragionai.

sarà lo scherzo di qualche bambino... si, per forza. sempre a fare scherzi di cattivo gust... dalla finestra mi arrivò dritto in faccia un altro bigliettino trasportato dal vento.

Mi affacciai dalla finestra infuriata, guardai a destra e a sinistra cercando anche un minimo movimento nell'ombra, ma non c'era nessuno.

Tornai dentro e aprii il biglietto lentamente. Dentro , con la stessa calligrafia del primo biglietto, c'era scritto: " scusami mi sono dimenticato... ti va di vederci ? domani, al prato in mezzo ai boschi. ti voglio bene :) "

una faccina sorridente ?! " mi sono dimenticato " ?!?! okay, un bimbo . Sicuro.

Eppure la curiosità era tanta. Una microscopica parte di me, una persistente vocina , mi diceva di andare a incontrare questo misterioso fratello. Una parte di me provava persino ... nostalgia verso questa persona? eccitazione all'idea di rivederlo ?

In più c'era da considerare anche l'orologio.

Quella sera non avevo proprio voglia di andare al prato per leggere un po'. Presi in mano l'orologio e un libro senza preoccuparsi di qual'era. Uscii dalla finestra e mi misi in piedi sul davanzale. Guardai in basso verso il giardino, due piani sotto di me, poi alzai lo sguardo verso il cielo. Allungai le braccia e mi aggrappai al tetto. Con tutta la forza che avevo feci leva e ricaddi sulle tegole. Ripresi in mano l'orologio e lo esaminai attentamente. Bianco e azzurro aveva le placche in ceramica bianca , il quadrante aveva raffigurato un soffio di vento che sposta le foglie autunnali e dentro al disegno c'era l'orologio - intesa la parte con i numeri - .

Lo posai accanto a me sul tetto e presi il libro, notando per la prima volta quale avevo tirato su :" Cercando Alaska". Me lo avevano appena regalato e non avevo avuto ancora modo di leggerlo. Lo aprii alla prima pagina, ma un soffio di vento spostò le pagine . Lessi le 6 parole più appropriate in quel momento così confuso della mia vita : IMMAGINARE IL FUTURO SA DI RIMPIANTO

Subito il mio cervello , come a contraddire quella frase , iniziò a supporre chi è questo presunto fratello, cosa succederà con Teo e Zoan e soprattutto se riuscirò mai a dare risposte alle mie domande....

BASTA

chiusi gli occhi, feci due grandi respiri. Li riaprii il più lentamente possibile e una volta aperti del tutto guardai il cielo e iniziai a contare le stelle.

Alla quarta volta che riniziavo a contarle mi arresi. Scesi dal tetto e rientrai in camera mia.

Mi addormentati velocemente, ma nei miei sogni i bigliettini continuavano a passarmi davanti agli occhi.

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Mi fermai al limitare del bosco, adesso potevo decidere cosa fare; andare al prato o tornare a casa?

Senza accorgermene iniziai a camminare, infondo la decisione genericamente si restringeva a: osare o tornare alla monotonia chiedendosi per sempre chi fosse ?

Arrivai al prato con qualche minuto di anticipo.

Una lieve brezza mi accarezzò e una voce mi giunse all'orecchio come trasportata dal vento stesso.

"sei venuta". Mi guardai intorno per cercare la provenienza di quella voce, ma non trovai nessuno. Mi sedetti sul prato senza rispondere e aspettando che si facesse vedere.

"mi stai ignorando?!" non risposi.

"non è maturo da parte tua". Il silenzio ci circondò per alcuni minuti prima che parlasse di nuovo :"cosa devo fare per farti parlare?"

"fatti vedere". Questa volta è lui che non risponde.

"non posso, ma prometto che appena posso ti dirò il perché ".

Provai a fidarmi :" va bene cosa mi devi dire ?"

"grazie" sentii la sua voce quasi sollevata.

"ma ti do solo 5 minuti" sentii  la sua risata sommessa raggiungermi prima che parlasse :" secondo me non duri nemmeno 3"

Come per sfida guardai l'orologio : 20.34

Il vento si placò e la sua voce mi giunse ancora più nitida.

"come ti chiami?" silenzio...

"Elio e sono tuo fratello"

"che assurdità, io non ho fratelli"

"nella tua vita mortale, ma " si fermò di colpo

"ma...?" chiesi curiosa

"tu non sei mortale" sospirò.

"so che hai parlato con Net...Marco" net ??, ma lui continuò come se niente fosse

"tu sei buona , ma cattiva. l'ultima cosa che mi hai detto prima di andartene è stato : come possono esistere cose totalmente diverse , ma allo stesso tempo complementari? la prima non sopravvivrebbe senza la seconda, ma a volte sembra che le due parti lottino tra loro per prendere il sopravvento sull'altra, quasi si fossero dimenticate del legame inseparabile che li unisce.

Parlavi di te."

La paura prevalse su tutti i sensi che erano stati colti all'improvviso.

Non volli ascoltare più niente, mi girai e iniziai a correre perché vidi il volto di mio fratello nei miei ricordi. Alto, capelli biondo-oro con i miei stessi occhi , in quel momento rigati di lacrime, mentre gli davo il mio addio.

E mentre gli sussurravo le ultime parole, lui si accasciò ai miei piedi piangendo.

Guardai l'orologio: 20.36

Ricordai la mia voce il più distaccata possibile, mentre gli parlavo dei miei due lati. Ricordai le sue suppliche di non lasciarlo e la mia voce sempre più distante che lo allontanava.

I miei occhi si riempirono di lacrime mentre correvo sempre più veloce.

Io , egoista persona, che non riuscivo a trovare un equilibrio.

Io che ho spezzato il cuore a mio fratello

Io che penso solo a me

Io che corro , ancora una volta per scappare da me stessa.

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ciao a tutti !!!! chiedo scusa per il ritardo ... spero vi sia piaciuto questo capitolo!

grazie per essere così tanti a leggerlo !!

buona lettura :)

by aly

la ragazza della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora