la ragazza della luna

l'Altissimo

Teo

Ogni notte ci incontriamo in questa prateria, ma non ho mai niente da dirgli. Oggi è diverso, per questo sono in anticipo.

Ormai la cercavo da anni e finalmente eccola. Mi avevano avvertito del suo fascino, ma nessuna parola mi avrebbe mai preparato a sufficienza alla sua bellezza. La sua carnagione chiarissima risplende di pura chiarezza come la luna- il suo nome la rispecchia benissimo visto che in greco antico vuol dire "luna"- e le evidenziava quei grandi occhi verde-nocciola che lasciano trapelare la tenerezza racchiusa nella ragazza , i capelli a primo impatto castani si erano rivelati ramati alla luce del sole formando intorno a lei una sorta di aureola.  Meglio non lasciar trapelare queste mie osservazioni quando parlerò con il grande capo , lui ne è molto geloso e non gli farebbe piacere se parlassi di lei con così tanto trasporto.

Ma quella bocca così perfetta .. dalla quale uscivano parole così armoniose ....

"Matteo" la voce possente mi riscuote immediatamente dai miei pensieri .

" Eccomi Zeus , sono al tuo cospetto per darti buone notizie "

Zeus , così sono più abituato a chiamarlo , ma nella storia aveva acquistato tanti nomi fino ad arrivare al generico nome attuale di Dio , poiché i mortali temono di nominare il nome dell'Altissimo.

"Ti ascolto mio prediletto , ma prima togliti quelle vesti da mortale e risplendi della tua gloriosa bellezza."

Non me lo feci ripetere due volte , non sopporto il peso che mi sento addosso per colpa della gravità . Non so come mai non me ne sono liberato prima , probabilmente non me ne sono accorto , ma quando sentì le mie ali stiracchiarsi verso l'alto provai un grande senso di leggerezza e agilità , precedentemente quasi inesistenti per colpa della carne e delle ossa di cui era fatto il mio corpo mortale .

" l'ho trovata "

Quelle semplici parole scatenarono la felicità di Zeus palpabile nell'aria anche se lui non è materialmente presente .

" E dimmi è bella come ti era stato detto ?"

" o si , anche di più ".

"Dov'è ?voglio vederla e parlarle"

"No mio signore , ricordatevi che lei non si ricorda di voi" dico speranzoso, speranza in più tempo solo con lei, per conoscerla, per capirla ...

"Il suo destino è ricordarsene ed accettarlo" così dicendo se ne andò e io rimasi fermo , congelato dalla paura.