[Weapon 38]

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Suga rincasò presto quella notte. Quando entrò in casa, la prima cosa che fece fu chiamare il nome della ragazza urlando. Kuhn lo seguiva in silenzio, ma non per questo meno preoccupato.

"Capo!" Jinhoo, Kogyeol e Sunyoul si inchinarono. Dietro di loro, Dahee era seduta sul divano.

"Hey" Yoongi si sedette nel posto vuoto al suo fianco. "Stai bene? Ti sei fatta male?" Le accarezzò una guancia. Lei scosse la testa silenziosamente.

Suga guardò poi gli altri ragazzi, "voi? State bene? Qualcuno di voi è rimasto ferito gravemente?"
Tutti e tre scossero la testa, "no, signore."

Lui sospirò in sollievo, "bene, vi devo ringraziare per oggi, per esserle stati accanto."
"È per noi un onore, capo." Jinhoo guardò gli altri, e dopo pochi istanti, tutti uscirono di casa.

Yoongi si voltò verso Dahee, "stai bene? Intendo, per davvero"
Lei non rispose.
"Tesoro mio, dimmi che stai bene." Continuò accarezzandole il viso.

"Oppa..."

"Cosa?"

"Loro mi stavano seguendo, non è così?" Gli occhi della ragazza cominciarono a riempirsi di lacrime.

"Di cosa stai parl-"
"Niente giri di parole, dimmi le cose come stanno oppa!" E finalmente cominciò a piangere.

Suga sentì il proprio intestino attorcigliarsi su se stesso. Gli faceva male sapere che sua moglie, la prima donna che aveva realmente amato nella sua vita, fosse il bersaglio di qualcun'altro.

L'abbracciò, intrappolandola nel suo corpo. "Non ti devi preoccupare, Dahee. Farò tutto ciò che è in mio potere per salvarti, nessuno sarà mai in grado di strapparti da me, Dahee, nessuno!"

"Ho paura oppa!" Continuava a piangere sul suo petto.

"Lo so, Dahee, lo so."

----------°•○•°----------

La mattina seguente, circa verso le sei, Yoongi era al telefono con Kuhn.

"Ho bisogno che tu venga a prendere sia me che Dahee a mezzogiorno." Suga stava camminando in tondo per tutto il soggiorno.
Poi chiuse la chiamata.

Tutto è pronto, pensò. Quindi i suoi occhi vagarono sino alla porta della camera della ragazza, dovrei svegliarla? Magari è già sveglia di suo. Poi ci pensò una seconda volta, "nah, in questi giorni ha patito le pene dell'inferno, le fa solo che bene un po' di riposo.

Dahee si svegliò poco dopo, alle sette. Andò in bagno, si preparò lentamente e poi si diresse verso la cucina.

Un cipiglio le spuntò in volto. La colazione? Sono forse diventata sonnambula e me la sono autoprodotta? Si chiese. Probabilmente li ha fatti Yoongi oppa, ma dove diavolo è finito? Si girò un po' intorno per il salotto, in cerca di suo marito.

E poi un sorriso prese il posto della sua espressione crucciata. Eccoti, oppa.
Yoongi stava dormendo sul divano, e involontariamente gli accarezzò la frangia, la quale ricadeva disordinatamente sulla sua fronte. Non avrei mai pensato che il verde menta potesse starti così bene. Evidentemente questa tinta perfetta per chi ha la pelle color neve.

Tracciò una linea immaginaria lungo la sua guancia, poi la mascella e infine il collo. "Lo sai cosa mi spaventava di più? Avevo paura che in questo matrimonio fossi l'unica a provare dei veri sentimenti. Ho tenuto questo segreto dentro di me per troppo tempo. Lo sai quanto ti amo?"

"No, quanto mi ami?

Dahee fu riportata brutalmente alla realtà. Una doccia gelida.
Guardò Suga, il quale la stava fissando con un sorriso gentile.

𝙈𝘼𝙎𝙆𝙀𝘿 || ᵐⁱⁿ ʸᵒᵒⁿᵍⁱ (Traduzione Italiana) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora