[Weapon 39]

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Piccolo spazio autrice iniziale: indovinate un po'? Un'altra traduzione è presente qui su Wattpad. È una taekook, e spero di riuscire a tradurla al meglio per potervi regalare la migliore delle esperienze ^^. In ogni caso, avrei anche intenzione di ringraziarvi sia per le 6k letture (la scorsa settimana mi sono dimenticata) sia per le 7k raggiunte due sere fa.





Dopo cena, Suga andò a sedersi sul divano per guardare un po' di TV. Dahee lo raggiunse e si sedette al suo fianco, entrambi fissavano lo schermo senza dirsi niente.

Fu la ragazza a interrompere quel silenzio all'improvviso, "Grazie." Suga si voltò verso di lei.

"Grazie per tutto, Yoongi oppa. Mi hai aiutato più di qualsiasi altra persona." Continuò lei.

"Hey, perché adesso? Qualcosa non va piccola?" Le chiese Suga.

Lei scosse la testa, "Non ne ho idea. Ho solo sentito il bisogno di ringraziarti. E' come se mi sentissi in difetto. Tu per me hai fatto tanto, forse troppo, e io non riesco a ripagarti." Spiegò.

Yoongi sospirò, spense la con il telecomando e cominciò a guardare la ragazza negli occhi, "ascoltami, Dahee. Non ho fatto niente per avere qualcosa in cambio da parte tua. Volevo solo vederti felice, con il tuo bellissimo sorriso che sa illuminarti lo sguardo. Voglio che tu viva un avita normale, senza troppe preoccupazioni."

Le lacrime cominciarono a radunarsi ai lati dei suoi occhi, "Non ho mai pensato che avrei potuto vivere una vita normale e facile. Ho sempre creduto che tutto sarebbe ruotato solo ed esclusivamente attorno ai debiti di mio padre." Ridacchiò, e una lacrima cominciò a scavarle il volto.

"La gente dice che i soldi non fanno la felicità, ma si sbagliano. Il denaro serve per vivere, e se il mio aiuto può renderti più felice, se può farti vivere meglio, sono pronto a diventare povero, ma al tuo fianco. Non sono il tipo che ama andare a fare compere, credo tu l'abbia capito ormai, ma per te farei letteralmente di tutto." le rispose accarezzandole la guancia con il dorso della mano, rimuovendo quella lacrima fastidiosa.

"Grazie mille, Yoongi oppa." Lo ringraziò ancora. "Di niente, piccola mia. Ora però non piangere, ti preferisco quando sei contenta." detto questo, le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Pensi che io sia brutta?"

"Assolutamente no, credo tu sia la donna più bella che io abbia mai potuto incontrare nella mia vita." Le rispose, cominciando a fissarle le labbra. "Scusa oppa, ma credo che tua madre fosse molto più bella di me."

"Dahee-ah..." Suga la chiamò. "hmm?" e lei lo guardò. Senza alcun avvertimento, Suga si scagliò verso di lei, intrappolandola in un bacio veloce. A tratti violento. Dahee ne fu sorpresa. Il suo volto cominciò ad andare a fuoco. Con la lingua, Yoongi le accarezzò il labbro inferiore, mentre lei si aggrappò con forza alla sua maglietta.

Con un altro movimento altrettanto veloce, il mafioso l'afferrò e la prese in braccio, cominciando a camminare verso la zona notte.

"Oppa!" Dahee si aggrappò ancora alla sua maglietta, avvicinandosi al suo corpo. Suga sorrise, "ogni volta che mi chiami così mi sento come se fossi a un passo dal paradiso." In silenzio, raggiunsero la camera del ragazzo, e quando Dahee lo notò, cominciò a preoccuparsi per le intenzioni del ragazzo. "Oppa, questa non è la mia stanza..."

"Stanotte non voglio fare incubi, quindi dormirai con me."

----------°•○•°----------

Dahee si svegliò nel letto. Aprì gli occhi lentamente, tutta la stanza era buia. L'unica fonte di luce presente era una lampada posta per terra che illuminava il pavimento, così da non cadere dai propri piedi per colpa di qualche oggetto. Controllò l'orario che segnava la sveglia, sono le quattro, forse è troppo presto, pensò.

Stava per chiudere i suoi occhi quando sentì improvvisamente freddo. Diede una veloce occhiata sotto le coperte, e ciò che vide fu in grado di sconvolgerla. S-Sono nuda? Y-Yoongi oppa? La mano di quest'ultimo era ferma e salda sul suo fianco, i corpi vicini, petto contro schiena.

Cercando di non fare bordello, provò a levare la mano di suo marito dal suo corpo, uscendo dalle coperte per rifugiarsi nella sua camera. Peccato che in tempo due secondi venne fatta tornare nella stessa identica posizione.

"Dove volevi andare, piccolina?" Chiese Yoongi con foce roca, dannatamente sexy. "Yoongi oppa..." Dahee era troppo imbarazzata per poter creare una frase di senso compiuto. "Dove volevi andare?"

"Nella-a m-mia c-camera" provò ancora una volta a scappare da quella morsa potente in cui era stata incatenata, peccato che Suga fosse molto più forte di lei fisicamente. "Non te ne andrai proprio da nessuna parte, ora dormi." con voce seria, strinse a se la ragazza e chiuse nuovamente gli occhi. "E' imbarazzante oppa...."

"Dormi."

La ragazza chiuse finalmente gli occhi.

----------°•○•°----------

Un paio d'ore dopo, il sole divenne alto nel cielo. Dahee strizzò gli occhi quando un raggio la colpì in pieno volto, svegliandosi per la seconda volta.

"Scusami, ho aperto la tenda senza pensarci."

Yoongi era in fondo al letto, seduto mentre si metteva le scarpe. Dahee si coprì immediatamente con le coperte, facendo ridere il maggiore di gusto. "hey," Suga provò ad avvicinarsi, ma la ragazza senza nemmeno rendersene conto si allontanava. "Come ti senti? stai bene? perchè ti comporti così?" Le chiese il verde menta, accarezzandole la guancia. "E' tutto così imbarazzante, dio mio."

Yoongi tornò a sorridere.

"Smettila di ridere, specialmente se stai ridendo su di me!"

"Scusami, sei così carina" le diede un leggero bacio sulle labbra. Poi un piccolo ghigno gli crebbe in volto, "non è che vorresti un secondo round?"

"NO"

Improvvisamente, il telefono del mafioso squillo, distruggendo il clima silenzioso che s'era venuto a creare in quella stanza. "Scusami amore, è Kuhn, ti aspetto qui fuori, usciamo a fare colazione stamattina."

Detto questo, Yoongi portò il telefono all'orecchio e lasciò la stanza. "Hey Khun, cosa c'è?" Chiese, preoccupato fosse successo qualcosa di brutto a lui e i ragazzi.

"Capo, ti ricordi che mi avevi detto di indagare sulla vita del dottor Kang?" Il volto di Yoongi diventò subito freddo. Il solo nome di quel mostro era capace di farlo incazzare di brutto.

"Si chiedeva come avesse conosciuto Dahee-ssi, giusto?" Continuò il suo assistente.

"Hai trovato qualcosa?"

"Si, e ne rimarrà piacevolmente sorpreso."

"Perfetto, ci incontriamo a casa fra un'ora. Mio padre non c'è, giusto? nel caso fatelo uscire, non voglio che ficchi quel suo lungo naso nei miei affari" Bene, se prima era arrabbiato, adesso voleva uccidere cento uomini e vendere le loro budella sul mercato nero. Dahee nessuno doveva anche solo pensare di toccarla. Doveva uccidere quei bastardi.

"E' uscito da qualche minuto e tornerà questa sera."

"Perfetto."

.:*•Spazio autrice•*:.

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𝙈𝘼𝙎𝙆𝙀𝘿 || ᵐⁱⁿ ʸᵒᵒⁿᵍⁱ (Traduzione Italiana) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora