[Weapon 40]

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Dahee era nella serra a fare un po' di giardinaggio. Con lei, Jinhoo le stava facendo compagnia. "Perchè oggi è dovuto scappare via di corsa?" Chiese ad un certo punto lei.

Il ragazzo la guardò, "aveva qualcosa d'importante da dire ad alcuni dei ragazzi e Kuhn, ma è abbastanza inutile che tu mi chieda qualche dettaglio, non hanno voluto dirmi niente neppure a me."
Anche lei lo guardò negli occhi, "ma non è strano? Nel senso, ha coinvolto Kuhn, giusto? Magari si sono messi nei guai facendo qualcosa-"

"Fermati Dahee-ssi, se fosse stato così lo avrei saputo." Le disse sorridendo, cercando di tranquillizzarla. Solo alcuni della sua squadra erano stati convocati alla villa, gli altri erano rimasti lì per tenere compagnia alla ragazza.
"Mhh, okay..."

Passarono altri due istanti di silenzio, poi Dahee parlò nuovamente. "Non ti sembra strano però tutta questa calma?"

"Che intendi?"

"Abbiamo letteralmente le persone più rumorose di questo mondo dall'altra parte del giardino, eppure non mi sembra di sentire le risate di Hwanhee, Xiao e Sunyoul. Normalmente li sentiamo fino dentro in casa." Rispose la ragazza. Quel silenzio la stava facendo preoccupare, e non poco.

Jinhoo annuì, "hai anche ragione. Magari sono andati a fare una corsa da qualche parte per comprare qualcosa da mangiare, anche se in realtà avrebbero dovuto avvisarci. Dovrei andare a controllare. Tu rimani qui, torno in meno di due minuti." Dahee annuì sorridendo mentre l'amico usciva dalla serra.

Non appena arrivò al cancello, la sua faccia diventò grigia. Piena di paura. Corse verso i suoi amici, "Yah! Hwanhee!" Provò a chiamarlo, eppure quest'ultimo rimaneva privo di coscienza a terra. La sua maglietta era impregnata di sangue, quindi la sua seconda azione fu sentire se ci fosse ancora del battito cardiaco. Non farmi sti scherzi, idiota, pensò luì, rimanendo 'sollevato' quando sentì il tum tum del cuore.

Prese immediatamente il telefono e chiamò un ambulanza. Andò poi a controllare gli altri due, che come Hwanhee stavano per terra. Svenuti.

"H-H-Hyu-ng..."

"Sunyoul-ah!" Jinhoo tornò da lui. "Yah! Gwenchana?! L'ambulanza sta per arrivare! Non azzardarti a lasciarmi."

"H-yuu-ng, Da-h-hee."

Merda, Dahee, pensò lui.

Senza guardare più l'amico, corse nuovamente sul retro.
Un uomo puntava una pistola contro la tempia della ragazza.

"Jinhoo." Urlò lei, in preda al terrore.

Tirò fuori la pistola, carica come sempre, ma prima che potesse sparare qualcuno lo beccò al braccio. Si riparò dietro un muretto coperto dai cespugli, tenendo stretto l'arto. Non aveva mai provato un simile dolore.
Stanno giocando sporco sti bastardi, sono pistole silenziate queste! È per questo che non abbiamo sentito niente.

"Stai giù Jinhoo!" Urlò nuovamente Dahee.

"Ha ragione la ragazzina, sta giù e non creare altri problemi." Qualcuno uscì fuori dai cespugli, un altro uomo il quale camminò sino al suo nascondiglio. "Di pure a min Suga che dovrà trovarci prima del tramonto, sempre se ha intenzione di vedere ancora una volta sua moglie viva."
Poi gli sparò in una gamba.

Jinhoo urlò per il dolore, qualche lacrima lasciò i suoi occhi.

"Questo serve solo come avvertimento. Non provare a seguirci." L'uomo ghignò ancora, "portatela via." Si riferì poi a Dahee.

E non appena loro se ne andarono, Jinhoo tirò fuori nuovamente il telefono e chiamò il suo capo. La pagherete cara, luridi bastardi.

Dopo qualche beep, Suga rispose.

"Signore, abbiamo un problema."

----------°•○•°----------

La sedia cadde a terra facendo molto rumore quando Yoongi si alzò in piedi all'improvviso.

Tutti lo guardarono confusi.

"Gyojin, bit-to e Wei, andate a casa adesso. Jinhoo e gli altro stanno aspettando l'ambulanza."
Tutti e tre si alzarono e corsero verso la macchina.

"Kogyeol, Wooshin, venite con me e Kuhn, fate ben attenzione, voglio che abbiate tutte le munizioni necessarie." Suga prese la sua Bloody Night e la inserì nella fondina sotto il cappotto.

"Andiamo a salvare mia moglie."

----------°•○•°----------

Min Chul aveva appena finito il suo incontro quando salì in macchina e guardò il guidatore. "Andiamo a casa."

Il suo telefono squillò all'improvviso, e subito controllò chi fosse, "figlio mi-"
"DOV'È MIA MOGLIE"

"Cos'hai che non va ragazzo? Non ho la minima idea di dove sia tua moglie!"

"Ascoltami, se scopro che ci stai tu dietro tutto questo, giuro su dio che ti strangolo con le mie stesse mani." Quindi Yoongi attaccò la chiamata.

Min Chul non aveva capito niente di ciò che stesse accadendo.
Provò a chiamare Jinhoo, ma lui non rispose. La sua seconda scelta fu Wooshin.

"Boss..."

"Wooshin caro, potresti dirmi quale rotella del cervello di mio figlio è andata a farsi fottere?"

"Boss... la moglie di Suga-ssi..."

----------°•○•°----------

"Non credo si tratti di lui." Esclamò Suga, incazzato come non mai. "Su chi altro dovremmo indagare boss?" Chiese Kuhn.
"Con chi altro s'è messo nei guai?"

Il suo telefono suonò all'improvviso.

Suga lo guardò, e adesso questo qui cosa vuole? Si chiese fissando lo schermo.
"Che cosa v-"

"Ma ciao Min Suga, come sta tua moglie?"

"SEI STATO TU."

.:*•Spazio autrice•*:.

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𝙈𝘼𝙎𝙆𝙀𝘿 || ᵐⁱⁿ ʸᵒᵒⁿᵍⁱ (Traduzione Italiana) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora