Capitolo 27

15 0 0
                                    

Inverno 845

Erano passate due settimane da quando avevano catturato i giganti, erano state due intense settimane di esperimenti, tutti ammiravano l'energia con cui Hanji Zoe si alzava la mattina, pronta per incontrare i 'suoi piccolini' e la tristezza con cui andava la sera a dormire perché doveva abbandonarli.

Ormai i sopravvissuti dei cento soldati che avevano preso parte alla missione si erano abituati a vivere in quel castello lontano da tutto e da tutti. Non c'erano stati altri morti, i giganti erano attirati dal maggior numero di persone nei distretti per cui loro avevano a che fare con pochi esemplari.

La routine aveva pian piano iniziato a tornare quella di sempre: subito dopo colazione, Taylor non aveva granché da fare, per cui si metteva nelle zone del cortile nord a leggere, dove Erwin e la sua squadra aiutavano Hanji con gli esperimenti.

Mentre Taylor e la sua squadra facevano dei giri di ricognizione in pomeriggio per allontanare eventuali esemplari, Erwin metteva a verbale gli esperimenti della mattina, e preparava la spedizione successiva, nonostante fosse ancora presto, per stabilire un nuovo avamposto a ovest delle mura.

Il pranzo era passato da poco e la squadra di Levi era già uscita a cavallo per la ricognizione. Erwin aveva da non molto iniziato a registrare gli esperimenti inconcludenti mattutini nel fascicolo apposito quando Mike e Thomas irruppero nel suo ufficio senza bussare.

-Capitano!- esclamò il moro non riuscendo a continuare la frase per prendere fiato. Erwin scattò in piedi sulla sedia e guardò l'altro con sguardo interrogativo.

-I giganti! La caposquadra Hanji stava procedendo con un altro test del dolore... sono saltate alcune corde e si sono liberati!- Erwin si allacciò velocemente il dispositivo di manovra che aveva lasciato davanti alla scrivania e corse coi due ragazzi verso il cortile nord.

-Qualcuno li ha abbattuti?- chiese dopo la prima rampa di scale.

-La caposquadra Hanji ne ha abbattuto uno poi ci ha ordinato di venire da lei, penso che dell'altro si sia occupato il maggiore Moblit- spiegò Thomas.

-Bene, l'importante è che siamo fuori pericolo. Abbiamo morti o feriti?- chiese nuovamente Erwin.

-Solo pochi feriti, niente di grave, siamo intervenuti subito- gli rispose Mike. Arrivarono al cortile, i corpi dei giganti stavano evaporando, i soldati aiutavano i feriti a bendarsi, Hanji in ginocchio di fronte ai giganti li guardava con le lacrime agli occhi.

-Caposquadra Hanji, non ne faccia una tragedia, il comandante Erwin potrebbe darci il permesso di procedere con una nuova cattura. Sono passate solo due settimane da quando siamo arrivati e il governo si aspetta che restiamo qui per altre due- cercava di consolarla Moblit.

-Hanji- la chiamò Erwin. Appena lo vide si rimise rapidamente in sesto e arrivò davanti al comandante di legione afferrandolo per il colletto della camicia.

-Erwin, dobbiamo assolutamente catturare un altro esemplare, ho così tanti altri esperimenti a cui sottoporli! Stavo finalmente entrando in sintonia con quei piccolini, se solo Albert non avesse fatto quel movimento brusco non avrebbe liberato il fratello e noi non saremmo dovuti intervenire!- Hanji era folle, brillante ma folle, e in quel momento era un insieme tra entusiasta e rammaricata.

Erwin rimase impassibile, prima di risponderle si guardò intorno per analizzare la situazione. I soldati guardavano spaesati e spaventati i corpi evaporanti dei giganti. Erano pochi quelli che altro non aspettavano, come Hanji, che catturare un nuovo esemplare.

I caduti e i feriti di quella missione non erano stati pochi. Se avessero deciso di procedere con un altra cattura i morti sarebbero stati più di prima contando anche i feriti di quella giornata. L'attrezzatura era rovinata, sarebbero dovuti tornare alle mura per prendere nuovi materiali, chiamare altri soldati, lasciare tempo ai feriti di guarire.

-Ahhh Moblit! Immagina tutti gli esperimenti che potrei fare se catturassimo un bell'anomalo! Potrei studiare la loro struttura muscolare, cerebrale per scoprire cosa li fa comportare diversamente dagli altri!- esclamava intanto Hanji tornando dal suo vice.

-No, non procederemo con un'altra cattura- decretò infine Erwin.

-Cosa?!- chiese Hanji voltandosi di scatto verso Erwin.

-Hanji siamo troppo deboli per procedere con un nuovo piano, abbiamo perso molti compagni e non abbiamo materiale sufficiente per tenere legato anche solo un altro gigante. Torneremo alle mura- rispose Erwin serio.

-Erwin, se solo potessi sottoporre un esemplare a un altro esperimento noi potremmo...- tentò di supplicarlo la caposquadra.

-No, si torna a Shiganshina. Sistemate il castello, si torna alle mura questa notte!- pronunciò l'ultima frase ad alta voce, in modo da farsi sentire da tutti i soldati nelle vicinanze.

-Thomas hai un fumogeno rosso?- chiese poi al moro vicino a lui.

-Si capitano- rispose mostrandoglielo.

-Vai sulle mura e sparalo, così la squadra di Levi farà ritorno, poi vieni nel mio ufficio- Thomas annuì e partì di buon passo verso le mura.

-Mike, ti spiace venire a darmi una mano a sistemare i documenti nel mio ufficio?- chiese poi rivolgendosi al giovane futuro caposquadra.

-Affatto- rispose lui iniziando a camminare al fianco del suo superiore nella direzione da cui erano arrivati.

Lo studio di Erwin non sembrava molto difficile da sistemare, visto l'ordine con cui aveva disposto i fascicoli nella stanza, però si resero presto conto che ci avrebbero speso molto tempo, data la quantità di materiale da portare alle mura.

-Capitano- lo chiamò Mike, il silenzio aleggiava nella stanza da quando avevano iniziato a lavorare. Erwin si voltò verso di lui con sguardo interrogativo.

-Sono felice per lei e Taylor, si vede che siete felici insieme, e sono sicuro che appena arriverà Thomas le dirà lo stesso. Taylor è un po' come una sorella minore per noi due, quindi dato che non arriverà suo padre a dirglielo mi sa che spetta a me. Io mi fido di lei come mi fido di Taylor, e sono sicuro che non c'è motivo di dirle quello che sto per dire, però non la ferisca- Mike restò serio e attese una risposta dal suo superiore.

-Non lo farò, credimi- gli rispose Erwin accennando a un sorriso.

-Sapevo che tu e Thomas lo sapevate, l'ha detto anche a qualcun altro che tu sappia?- chiese Erwin rimettendosi a impacchettare i fascicoli.

-Hiromi, sua sorella, ha letto la lettera involontariamente e poi per caso il caporale maggiore Levi l'ha sentita mentre ci diceva di essere innamorata di lei, quindi l'altro giorno gliel'ha detto- rispose Mike.

In quel momento entrarono nella stanza Levi e Taylor accompagnati da Thomas.

-Erwin, cos'è successo?- chiese Levi serio.

-Uno dei due giganti è riuscito a danneggiare una corda e liberare l'altro. Hanji e Moblit hanno dovuto abbatterli. Torniamo a Shiganshina- spiegò il capitano, interrompendosi.

-Quindi si torna a casa- disse Taylor, con un misto di sollievo e rammarico.

-Torniamo a casa- le rispose Erwin.



Le ali della libertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora