Capitolo 11

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Autunno 844

Taylor aveva passato la sera precedente a compilare il verbale della missione. Sarebbe voluta andare da Erwin ma temeva che Levi le chiedesse di consegnare il verbale la mattina seguente.

Quella mattina si svegliò prima dell'alba, si alzò e aprì le finestre come al solito, poi prese la divisa e la maglia grigia e andò in bagno. Si fece una doccia calda, ora che aveva un bagno personale ne approfittava. Dopo la doccia si vestì e decise di andare a fare colazione presto. Al refettorio incontrò Levi che stava facendo colazione.

-Caporale, anche lei ha deciso di svegliarsi prima?- chiese Taylor prendendo caffè e biscotti e sedendosi accanto a Levi.

-Si, i giorni dopo le missioni sono liberi, pensavo di svegliarmi prima per avere più tempo. Tu come sei messa col verbale?- chiese Levi prendendo un biscotto da intingere nel tè.

-L'ho finito, è in camera mia. Pensavo di fare colazione presto e venirglielo a consegnare dopo l'alba- rispose la ragazza.

-Devi consegnarlo a Erwin, lui lo leggerà e poi te lo farà archiviare dato che Petra l'ha costretto a letto per il resto del fine settimana- disse Levi bevendo un sorso di tè.

-Come sta il capitano?- chiese la ragazza servendosi una seconda tazza di caffè.

-Ha la quarta e la quinta costola da lato sinistro rotte e la sesta da lato destro incrinata. Fortunatamente non c'è alcuna emorragia interna ma deve stare fermo a letto se non vuole che la costola incrinata si rompa- spiegò Levi finendo di bere il tè.

-Pensa che possa andare a trovarlo dopo? Gli devo consegnare il verbale e ieri mi ha detto di cercarlo, ha detto che dovevamo parlare- spiegò la ragazza finendo di bere il suo caffè.

-Si, vai, solo, magari aspetta che l'alba sia passata, con tutti gli antidolorifici e i sonniferi che Petra gli ha dato rischieresti di trovarlo addormentato se vai ora- spiegò Levi prima di dirigersi fuori dal refettorio.

Taylor decise di tornare in stanza, rimase poco più di un'ora a leggere quando Tony, Mike e Thomas irruppero nella sua stanza senza bussare.

-Prego, fate come se foste a casa vostra- disse la ragazza chiudendo il libro, cercando di far capire che avrebbero dovuto bussare.

-Taylor, sei stata mitica ieri- le disse Thomas.

-Grazie, comunque che hai fatto al braccio?- disse la ragazza a Thomas. Non voleva che andassero oltre con i complimenti per aver salvato Erwin, quando era al centro dell'attenzione non era a suo agio.

-Cadendo da quel gigante ho messo giù male il polso e me lo sono slogato. Però è tutto a posto- disse il ragazzo.

-E tu, Tony, come va il braccio?- disse la ragazza al rosso.

-Bene, non ci metterà molto a cicatrizzarsi- rispose il ragazzo sistemandosi i capelli dietro l'orecchio.

-Quello è il verbale della missione?- chiese Mike indicando il fascicolo che stanziava sulla scrivania della ragazza dall'una di notte.

-Si, il caporale me l'ha fatto fare perché ho disobbedito agli ordini e sono andata da Thomas e dal capitano anziché seguire Tony da un altro gigante- spiegò la ragazza.

-Ti ha punito perché hai salvato la vita del capitano di legione?- chiese Mike.

-No, perché ho disobbedito agli ordii, è la prassi. Poi è stata una missione corta, non ci ho messo tanto, ho dovuto solo descrivere l'accaduto, fare l'elenco dei giganti abbattuti, dei membri che hanno partecipato, dei feriti, dei morti e delle scoperte rilevanti. In realtà le ultimi due non li ho fatti perché non è morto nessuno e non abbiamo fatto scoperte- spiegò la ragazza.

-Ho visto il caporale entrare nella sua stanza prima, puoi andare a consegnarglielo ora- le disse Tony.

-In realtà ho fatto colazione con lui questa mattina, mi ha detto di consegnarlo al capitano. Avrei letto per un'altra ora e poi sarei andato da lui, dobbiamo parlare. Il caporale mi ha detto di non disturbarlo la mattina presto- spiegò la ragazza.

-Hai capito Taylor!- disse Thomas con un ghigno in viso.

-Prima salvi la vita al capitano e poi vai nella sua stanza per consegnare il verbale e parlare. Signori mi sa che io me ne andrò a fare un giro a cavallo, quei due chiusi in una stanza da soli mi fanno paura- disse Thomas provocando una risata generale.

-Comunque sai che non è una cattiva idea?- disse Taylor chiudendo il libro e lasciando il bigliettino di Erwin per tenere il segno.

-Cosa? Avere paura di voi due in una stanza da soli?- chiese Thomas sorpresa.

-Ma no, scemo! Intendevo fare un giro a cavallo! Ieri sono è arrivata la prima paga, ho abbastanza soldi per prendermi una maglietta e andare a saccheggiare la libreria qui vicino. Venite con me?- chiese la ragazza prendendo il sacchetto di cuoio e mettendolo nella tasca della giacca.

-Io ci sono, voglio venire con te a prendere qualcosa per l'estate- disse Tony.

-Ok, ci siamo anche noi, però mentre tu saccheggi la libreria, io e Thomas andiamo a farci un giro in città- disse Mike.

-Ok, andate a prendere i mantelli, ci vediamo in cortile- rispose la ragazza. Si avvolse il mantello alle spalle, diede una sistemata ai fogli del verbale e poi uscì dalla stanza chiudendo a chiave. 

Guardò verso la parte sinistra del corridoio. La stanza del capitano era poco lontano dalla sua. Poi tornò a destra, verso le scale e scese in cortile e sellò Dakota. Poco dopo i quattro amici uscirono dal cortile con i mantelli in spalla. Qualche palazzo più avanti, verso il muro interno c'era il negozio di vestiti dove Erwin le aveva preso la felpa, la camicia e la maglia.

-Entriamo qui?- chiese Taylor guardando Tony.

-Si, qui va bene- rispose il ragazzo. Scesero e legarono i cavalli, con loro grande sorpresa, anche Mike e Thomas decisero di seguirli. Il negozio non era grandissimo, però c'erano molti vestiti. 

Dopo una mezz'ora in cui Taylor e Tony vagarono tra i banconi, finalmente trovarono i loro nuovi acquisti. Tony uscì dal negozio con una maglia bianca a maniche corte dallo scollo a v, Taylor con una t-shirt color crema abbastanza aderente. Poco più avanti c'era la libreria dove Taylor andava sempre.

-Noi andiamo a fare un giro in città, ci troviamo a pranzo al quartier generale, va bene?- chiese Thomas mentre Taylor e Tony legavano i cavalli.

-Ok, a dopo ragazzi- rispose Tony. I due amici entrarono nella libreria mentre Mike e Thomas si allontanavano. La libreria era grande quanto il negozio di vestiti, aveva i muri coperti da scaffali stracolmi di libri e c'era qualche sedia qua e la per il negozio.

Taylor si gettò sui romanzi storici mentre Tony vagava spaesato per gli scaffali. La ragazza ne uscì con tre libri, due romanzi storici che raccontavano la comparsa dei giganti e un romanzo rosa. Per l'ora di pranzo erano nuovamente al refettorio con Mike e Thomas.

-Che fate oggi pomeriggio?- chiese Tony.

-Non lo so, probabilmente andremo ad aiutare la caposquadra Hanji, ha deciso di sfruttare il suo giorno libero per racimolare tutti i testi più vecchi dalla comparsa dei giganti- rispose Mike.

-Io devo aiutare il caporale Levi, mi ha ordinato di pulire il cortile- disse Tony avvicinandosi la brocca d'acqua.

-Io devo andare dal capitano- rispose Taylor prendendo un'altra porzione di insalata.

-Ah, è vero. Poi stasera ci racconti- disse Thomas finendo di mangiare l'insalata. Parlarono fino alla fine del pranzo, poi Taylor si alzò da tavola salutando i suoi amici e tornò in camera a prendere il verbale prima di andare da Erwin.

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