Capitolo 30

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Inverno 845

L'ufficio del comandante supremo era grande almeno il doppio di quello di Erwin, aveva parecchie librerie, un divano accanto alla porta e la scrivania con due sedie al centro della stanza.

Appena gli ufficiali erano entrati nella stanza avevano svolto il saluto militare. Mike, Thomas e Taylor dietro di loro li avevano imitati.

-Erwin, hai portato parecchia compagnia vedo- commentò Zachary abbassandosi gli occhiali alla punta del naso per scrutare meglio i presenti.

-Si comandante, conosce già il caporale Levi, la caposquadra Hanji Zoe, e il suo vice Moblit Berner, signore- come venivano nominati, gli ufficiali rimettevanl le braccia lungo i fianchi, salutando Zachary con un cenno del capo.

-Loro sono soldati arruolati l'anno scorso. Io e Levi riteniamo che meritino delle promozioni di grado e abbiamo bisogno di lei per ufficializzarlo- spiegò Erwin prima di voltarsi verso i tre ragazzi alle sue spalle.

-Mike Zacharias, con il suo compagno Thomas Wagner hanno fatto parte della mia squadra. Sono ottimi soldati, capaci di analizzare velocemente la situazione e di agire, inoltre hanno parecchie doti di comando.

-Vorrei promuovere Zacharias a caposquadra e nominare Wagner come suo sottufficiale, che assumerà quindi il titolo di maggiore- spiegò Erwin.

Da quando era entrato in quell'ufficio non si era mai tolto dal volto quell'espressione seria che portava solo in pubblico. Zachary ascoltava attentamente ogni parola e aveva iniziato a studiare i due ragazzi da capo a piedi come per vedere nelle loro figure le parole di Erwin.

-Lei è Taylor Brown, si è classificata prima nel suo corpo cadetti. È membro della mia squadra- iniziò a dire Levi, prima che potesse parlare Erwin.

-Ritengo che le decisioni siano un aspetto comune da prendere e che i ruoli vadano scelti dalla squadra, per questo la mia proposta di nominare la ragazza come mia vice è stata discussa con gli altri membri della mia squadra.

-Siamo tutti d'accordo. Taylor ha ottime capacità strategiche e di azione, ha guadagnato la fiducia di ognuno di noi, per questo non esiterei a riporre nelle sue mani le vite di ogni nostro compagno di squadra in situazioni critiche- spiegò Levi guardando Zachary fisso negli occhi.

Quello che era certo era che nell'aria la tensione si poteva tagliare con un dito. Aver fallito una missione e chiedere delle promozioni il giorno dopo non era molto opportuno, forse per quel motivo avevano iniziato il discorso col comandante a partire da quella richiesta.

-Molto bene- disse Zachary, dopo aver sottoposto anche Taylor allo stesso sguardo che aveva rivolto a Mike e Thomas.

-Prima di parlare di questo, iniziamo a pensare alla vostra missione. Accomodatevi- aggiunse poi indicando le sedie di fronte a sé. Erwin e Hanji presero posto mentre gli altri restarono in piedi.

-Quali risultati avete ottenuto?- chiese Zachary protendendosi sulla scrivania con i gomiti. Erwin gli mise davanti il fascicolo della missione e iniziò a sfogliarlo.

-Abbiamo sottoposto gli esemplari a vari test, sopportazione del dolore, reazione alla luce notturna, tentativi di comunicazione. Dai test di sopportazione del dolore è emerso che il punto debole principale è la collottola, come già sappiamo.

-Se feriti ripetutamente agli arti sono più deboli, ma non muoiono. Hanno un apparato cardiocircolatorio e una struttura ossea, abbiamo quindi avuto le conferme delle ipotesi formulate prima di questa missione.

-Nessuna traccia di apparati riproduttivi o digestivi. Il giorno dopo la cattura un gigante ha rigurgitato alcuni uomini divorati durante la missione del giorno precedente. Confermata l'ipotesi che mangino per divertimento, se così possiamo dire, e non per necessità.

-Il sistema nervoso è sottosviluppato, il cervello non è proporzionato al loro teschio, è notevolmente più piccolo, le azioni che compiono sono puramente istintive.

-Rimane ancora un'incognita la loro massa corporea, proporzionata al loro peso e soprattutto alla grandezza dei loro arti non dovrebbero essere capaci di muoversi- Hanji, che fremeva dall'emozione, interruppe Erwin continuando a descrivere gli esperimenti.

-Sono sicura che se avessimo avuto più tempo sarei riuscita a fare progressi sulla comunicazione. Ogni giorno li stimolavo cercando di portarli a pronunciare anche solo una parola. La loro struttura del cranio dovrebbe permettergli di comunicare.

-Stavo iniziando a esplorare la possibilità che riescano a comunicare tra loro tramite dei versi, il tono, la frequenza, la profondità potrebbe dare ai loro simili segnali di pericolo, o di presenza di qualcosa di positivo come del cibo, per basarci solo sull'istinto, però potrei affermare che dai loro comportamenti provino delle emozioni.

-Per i test in assenza di luce solare siamo arrivati alla conclusione che ogni gigante sopporta la mancanza di luce e quindi di energia in modo diverso. Ci sono un quantitativo piuttosto elevato di fattori che determinano quanto in media i giganti resistono senza luce e quanto tempo impiegano a 'ricaricarsi'. Dipende dalla massa, dal peso, dall'altezza, dalla struttura muscolare, dal quantitativo di energia accumulato precedentemente...

-Conducendo qualche altro esperimento potremmo essere in grado di elaborare una formula matematica per calcolare se esiste un periodo durante la notte in cui siamo in grado di muoverci liberamente all'esterno delle mura, il che faciliterebbe le nostre spedizioni.

-Comandante Zachary, pensa che sarebbe possibile condurre una nuova missione di cattura per continuare con gli esperimenti?- chiese Hanji concludendo la sua analisi. Erwin si voltò verso di lei con disapprovazione.

-Deve essere Erwin a valutare la situazione. Come stanno i soldati?- rispose Zachary voltandosi verso il comandante di legione.

-Non bene, le perdite sono state ingenti, abbiamo ancora molti feriti, alcuni anche gravi e a rischio. I materiali non sono abbastanza avanzati, un altro errore del genere potrebbe ripetersi. Inoltre ho già negato il permesso alla caposquadra. A meno che i giganti non decidano di farsi catturare, escludo che sotto il mio comando si effettueranno nuove catture- rispose Erwin.

-Molto bene. La prima questione è stata analizzata quindi. Leggerò il fascicolo e poi ti farò sapere per la prossima missione di cui hai accennato nella lettera. Ora, se vogliano i soldati venire qui, ho bisogno di alcune vostre firme per procedere col passaggio di grado- Zachary prese alcuni documenti vuoti da una cartellina sulla scrivania e si mise a compilarla.

Passò i fogli a Erwin, che firmò per Mike e Thomas, sia come caposquadra che come comandate, e per Taylor, in quanto comandante di legione. Dopo che anche le firme di Levi e dei tre diretti interessati Zachary ripose i documenti in un'altra pila di fogli.

-Bene, abbiamo finito. Erwin, riceverai una mia lettera nei prossimi giorni. Potete andare- indicò la porta e i ricercatori uscirono.

-Ora cosa facciamo?- chiese Mike.

-Abbiamo il resto del pomeriggio libero. Potete fare quello che volete, basta che torniate qui per cena. Resteremo in questa base per la notte, hanno parecchi posti liberi. Domattina torneremo a Shiganshina- rispose Erwin.

-Andiamo in un qualche bar a festeggiare la promozione?- propose Thomas.

-Io ci sono- rispose subito Taylor. Erwin la guardò, quasi con delusione. Avrebbe voluto passare il pomeriggio con lei, però cambiò subito espressione quando si rese conto che era giusto concederle anche del tempo con i suoi amici.

-Vengo anche io- si aggiunse Mike, che prima di voltarsi verso i suoi amici rivolse uno sguardo a Erwin.

-Noi andiamo a fare acquisti per la base, dico bene Erwin, ne abbiamo parlato questa mattina, servono nuovi spolverini e fazzoletti igienici- si intromise Levi con le braccia incrociate al petto.

-Chissà cosa penserebbero i tuoi adulatori quando scopriranno che il soldato più forte dell'umanità è fissato con la pulizia, eh Levi?- commentò Hanji con un sorriso il volto.

-Veniamo anche noi con voi, ho bisogno di qualche libro per delle ricerche- aggiunse poco dopo la caposquadra.

-Bene allora ci vediamo a cena- commentò Moblit. Una volta fuori dall'edificio si divisero, Taylor seguì i suoi amici verso il bar più vicino per concedersi un po' di divertimento e per staccare la mente dallo spiacevole incontro mattutino.

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