Capitolo 19

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Inverno 844

Di ritorno al castello, Taylor trattenne le lacrime, lasciò il cappuccio del mantello abbassato, voleva sentire il vento sulla pelle, nemmeno un pensiero le attraversò la mente durante il viaggio di ritorno, era troppo impegnata a trattenere le lacrime per ripensare ai momenti belli passati con Tony.

La porta d'entrata al cortile si chiuse, i carri con i due giganti catturati deviarono verso nord, mentre il resto del corpo di ricerca entrò dal cortile est.

Molti avevano il sorriso, la missione di cattura era andata a buon fine. C'era gente che rideva, gente che non vedeva l'ora di assistere ai primi esperimenti, gente che scherzava... ma fra di loro c'era anche chi aveva perso un compagno di squadra, un amico, un fratello.

La squadra di Levi non aveva proferito parola da quando erano montati sui cavalli, avevano tutti lo sguardo buio, basso, si muovevano meccanicamente.

-Caporale?- disse Taylor una volta lasciato il suo cavallo nella stalla. Levi alzò lo sguardo e lo incrociò con quello della ragazza per incitarla a parlare.

-Ora ora ho il premesso di piangere?- chiese Taylor, con le mani nella tasche della giacca, e il corpo teso come una corda di violino.

-Si, ora puoi piangere- le rispose Levi cercando di rimanere serio.

Auruo era rimasto in piedi appoggiato a un muro di legno della stalla, non era ancora riuscito a dire una parola, il che non era da lui.

Petra si era seduta sul pozzo e si fissava le punte dei piedi tenendosi le mani nei capelli senza dire niente.

-Taylor- la chiamò Levi una volta sistemato anche il suo cavallo nero.

-Comandi- rispose la ragazza voltandosi verso il caporale, senza tenere lo sguardo attento che aveva sempre.

-Cosa voleva dire Tony quando ha detto 'prendi quello che io mi sono lasciato scappare'?- chiese Levi appoggiandosi con la schiena al muro di pietra del cortile.

-Tony era innamorato, caporale, era innamorato di lei dal primo momento in cui l'ha vista.

-Solo che non le ha mai detto niente, ha sempre represso quello che provava perché non voleva influenzare il suo lavoro all'interno della squadra- rispose la ragazza sedendosi accanto a Petra.

Levi sgranò gli occhi dalla sorpresa, socchiuse le lebbra come per dire qualcosa ma non trovò le parole. Rimase per dei secondi con lo sguardo puntato in quello della ragazza prima di capire che non aveva idea di cosa dire.

-Hey hey hey! Ce l'abbiamo fatta, abbiamo catturato due piccoli di gigante!- esclamò Thomas raggiungendo la squadra Taylor insieme a Mike.

Come videro le espressioni della ragazza e della sua squadra il loro entusiasmo venne notevolmente smorzato.

-Dov'è Tony?- chiese Mike con una faccia più seria del solito. Nessuno gli rispose, Taylor scoppiò nuovamente a piangere tirando Thomas verso di sé per abbracciarlo.

-Com'è successo?- chiese Thomas con la voce spezzata.

-Stavamo provando a catturare un gigante di sei metri, Tony è partito troppo presto... a me si sono rotte le lame... poi il gigante l'ha afferrato e... c'era sangue ovunque...l'abbiamo riportato indietro ma...- gli rispose la ragazza singhiozzando.

-Prima di andarsene ci ha chiesto di riportare il suo corpo indietro. Non ha avuto paura- disse Levi avvicinandosi ai ragazzi.

Mike si era appoggiato al pozzo e teneva la testa con una mano, era chinato verso terra, voleva nascondere gli occhi, stava piangendo.

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