Primavera 851
Quando infine la neve iniziò ad accumularsi, il silenzio avvolse l'enorme martello schiaccia-giganti di Trost. Quando quella stessa neve iniziò a sciogliersi, l'esercito annunciò la completa eliminazione dei giganti all'interno del Wall Maria. E quando venne concesso l'uso dei montacarichi e si cominciarono a pavimentare le strade, i fiori ormai erano sbocciati, e le farfalle danzavano nell'aria. Dopo un anno dall'attacco al distretto di Trost, fu concesso ai rifugiati di far ritorno nelle loro case. E così, a sei anni dal primo assalto del gigante colossale, il corpo di ricerca diede inizio a una spedizione all'esterno del Wall Maria.
-Erwin, è proprio come avevamo intuito- disse Taylor, che cavalcava al fianco del suo compagno, -la maggior parte dei giganti si trovava all'interno del Wall Maria. Nell'ultimo anno siamo riusciti a eliminarli quasi tutti-
-Bene- rispose Erwin, -ora procediamo verso il nostro obbiettivo-
Cavalcavano da parecchio tempo, la conformazione del terreno iniziava a variare rispetto a quella all'interno delle mura, era quasi più pianeggiante. Attorno a loro vedevano diversi animali, curioso come i giganti non se ne interessassero.
Sopra di loro volarono degli uccelli mai visti prima, erano bianchi e parecchio grandi, col le zampe arancioni e palmate. Erano i gabbiani che Taylor aveva visto solo nei libri di paesaggistica di Erwin. Poi un fumogeno rosso della squadra di avvistamento interruppe il sogno.
-Un gigante- disse Levi, che cavalcava al fianco di Taylor.
-Alla fine si sono fatti vivi- fece Taylor. Raggiunsero la squadra di avvistamento che si era fermata, senza però smontare dai cavalli.
-Guardate- disse Hiromi indicando il gigante, nell'altra mano teneva ancora la pistola con cui aveva sparato il razzo di segnalazione.
-Non riesce a muoversi- rispose Thomas accanto a lei. Il gigante sembrava essere dotato solamente del tronco, era sdraiato e gli arti si vedevano malapena.
-Ha gli arti minuscoli- osservò Erwin. Dietro di loro iniziavano ad arrivare il resto del corpo di ricerca, i sopravvissuti di Shiganshina e i nuovi arruolati.
-Stava provando a strisciare lentamente verso le mura- intervenne Taylor.
-Lasciatelo stare- comandò Erwin, -è un nostro compatriota che hanno mandato al paradiso. Andiamo, manca poco-
Ripresero il galoppo. Passato il gigante incontrarono una grossa distesa di sabbia, lo spostamento era reso più faticoso dalle raffiche di vento che si presentavano. Passata la sabbia, arrivò un enorme muro di cinta alto quasi quanto le mura.
-Non c'è dubbio- disse Erwin, ormai in testa alla colonna di soldati, -su queste mura trasformavano gli eldiani in giganti-
Ogni volta che parlava di ciò che aveva visto nelle memorie di Bertold, nelle memorie del colossale, si incupiva, la luce che aveva sempre negli occhi svaniva.
-Quindi- gli disse Taylor, per riportare in superfice l'uomo di cui si era innamorata, -dall'altra parte c'è il mare-
Lui sorrise e annuì. Passarono velocemente il muro e trovarono una salita che li portava su una scogliera, si fermarono e lasciarono i cavalli. Quello era il mare. Rimasero in silenzio per quelli che sembrarono essere infiniti minuti a osservare quell'immensa distesa d'acqua con il vento tra i capelli.
Scesero la scogliera a piedi fino a raggiungere una spiaggia di sabbia, e tutti vollero togliersi gli stivali. Si arrotolarono i pantaloni fino al ginocchio e iniziarono a camminare sulla morbida sabbia.
Erwin prese la mano di Taylor ed entrarono insieme in mare con le onde che quasi gli bagnavano i pantaloni arrotolati. Rimasero in silenzio ad ammirare l'orizzonte mentre i loro compagni intorno facevano nuove scoperte.
Hiromi schizzava l'acqua addosso a Thomas che si lamentava per il sale negli occhi, l' accanto Nack provò a berne un sorso e scoprì che era salata. A pochi metri da loro Hanji era entrata in mare e ne studiava il fondale mentre Levi la osservava a distanza.
-Quest'acqua è salata per davvero, non posso crederci- esclamò la donna. -C'è qualcosa-
-Sta attenta Hanji- le gridò Levi dalla sua posizione sicura poco dietro di lei. -non toccarlo, potrebbe essere velenoso-
Hanji prese in mano una conchiglia e la osservò per capire cosa fosse, da dove venisse e a cosa potesse servire.
Mikasa ed Eren erano seduti sulla spiaggia, in silenzio. -Se solo Armin potesse vederlo- disse Eren.
Durante la battaglia finale, Levi si era trovato davanti a una scelta: salvare il giovane Arlert o Erwin, trasformandoli in gigante e dandogli in pasto Bertold. Nonostante la resistenza di Mikasa ed Eren, alla fine Levi aveva scelto Erwin.
-Quindi- disse Erwin, la mano che accarezzava la schiena di Taylor, -quello che ho sempre pensato corrispondeva alla realtà-
-Immagina se Tony fosse qui- gli disse Taylor, scrutando la superficie dell'acqua cristallina.
-Si sarebbe già tuffato in acqua senza neanche togliersi i vestiti, probabilmente- le rispose Erwin, ormai sorrideva e nessuno poteva togliergli quell'espressione dal volto.
-Si, immaginati se la pace che abbiamo adesso durasse per sempre, potremmo venire qui, isolarci dal mondo, e restare solo noi tre- Taylor si voltò e si appoggiò a lui, rimase ad ascoltare il battito del suo cuori, il respiro che gli muoveva il petto.
-Sarebbe stupendo- le rispose Erwin, -e quando tutto questo sarà finito potremo farlo-
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Le ali della libertà
FanficTaylor Brown si unisce al 101° corpo cadetti con l'idea di entrare a far parte del corpo di gendarmeria. Era sempre stata una ragazza tranquilla, tutto quello che bramava dalla vita erano un pasto caldo al giorno, un letto in cui dormire e tranquill...