Immagina su James Potter

Capitolo 34

Una volta uscita dall'infermeria, cerci di mantenere indifferenza nei confronti di Remus, al fine di non destare sospetti.
La sera stessa, racconti a Severus dell'accaduto nella stanza delle necessità e della conversazione con il suo tanto detestato Lupin. Dopo un acceso dibattito durante il quale non è mancato l'intervento di mediazione da parte di Mirtilla e Tom, siete riusciti a trovare un punto d'incontro, riguardo alla spedizione nella sezione proibita della biblioteca.
Se: "Quando dovremmo andare?"
Tu: "Non lo so, dovrei inviare un gufo a Remus per chiederglielo"
Mentre Severus è voltato di spalle ti avvicini alla finestra e la spalanchi
Se: "Mi fa strano sentirti chiamarlo per nome, ma chi diamine stai facendo..."
Dice voltandosi risvegliato dal gelo della notte, e cogliendo ti intenta ad arrampicarti suo cornicione di legno
Tu: "Vado a consegnare la lettera"
Se: "Scendi di lí! Ma perché quesite tendenze suicide?!"
Tu: "Stai calmo non volevo mica buttarmi... forse, volevo solo vedere solo se ci fosse qualche gufo in giro per commissionare il messaggio"
Se: "Andiamo a dormire, domani c'è lezione. Possiamo svegliarci prima e andare alla gufiera, potremmo prendere il gufo di Lily, a lei non dispiacerà"
Tu: "È da un po' che non me ne parli, come mai?"
Se: "Siamo stati impegnati per un mese con questa storia della mappa e lei spesso sembra dimenticarsi persiano che io esista"
Tu: "Mi spiace Severus"
Se: "Tranquilla, veramente... te l'ho detto che, questa estate, mi ha confessato si avere un debole per Potter"
Aggiunse poi ridendo con area velatamente beffarda
Tu: "SEVERSU! E che le hai detto!"
Se: "Che non è possibile che entrambe le mie più care amiche abbiano un debole per un essere del genere"
Tu fai un breve pausa di silenzio e prima di avventarti su di lui, che inizia a correre con te alle calcagna
Tu: "SI SI CORRI TANTO LO SAI CHE TI PRENDO!"
Ma prima che tu possa afferrare il collo del suo maglione, lui si infila su per la scaletta argentata che porta al dormitorio maschile, costringendoti a fermarti
Se: "TANA!"
Tu: "Lo sai che ti odio!"
Se: "No, non è vero"
Dice riabitando sul primo gradino prima del soffitto, nel mette tu ti avvicini alla scaletta della tua stanza
Tu: "Oh si invece, un odio smisurato"
Sottolinei scomparendo dalla sua vista
Tu: "Buona notte Piton pitone, ci vediamo domani mattina"
Se: "Nooo, era da due anni che riuscivo a non farmi più chiamare pitone, T/N!"
Tu: "Se mi fai arrabbiare ahahah"
Se: "A domani mattina alle 7 volpe!"
Tu: "Strozzolo"
Termini chiudendoti la posta alle spalle.

L'indomani mattina ti fai trovare lavata e pettina nella sala comune verso le 7.15.
Se: "Sei in ritardo"
Tu: "No, sei tu in anticipo Piton pitone"
Se: "Daii, non chiamarmi così, lo sai che odio quel soprannome"
Tu: "E allora non chiamarmi volpe"
Se: "Bhe è sicuramente più carino di un animale tutto squame e lingua biforcuta"
In tua risposta lo colpisci con una gomitata e subito dopo vi avviate verso la gufiera
Se: "Okay la smetto, hai preparato il messaggio?"
Tu: "Si"
Dici sventolando a mezz'aria tra due dita il rotolino di pergamena
Tu: "Gli ho proposto di incontrarci domani verso l'una di notte in biblioteca, dietro agli scaffali dei libri di zoologia magica marina, l'unico che va lì è Paciok"
Se: "Non sarebbe stato meglio nel weekend?"
Tu: "Nel weekend so che andranno alla stamberga ad Hogsmade tutti i giorni a tentare incantesimi, quindi Remus non avrebbe tempo per prendere il mantello"
Se: "È tu come fai a saperlo?"
Tu: "Perché sono stata invitata, o meglio, siamo stati invitati"
Se: "CHE COSA?!"
Tu: "Sono incantesimi per diventare animagus, te l'ho detto dell'accordo noi forniamo la mappa e loro in cambio ci offrono di condividere con noi il procedimento"
Se: "Quando avevi intenzione di dirmelo?"
Tu: "Presto..."
Lui ti rivolge un'occhiata inquisitoria che ti fa immediatamente cedere
Tu: "È va bene! No, non è vero, non te l'avrei detto!Stavo cercando una scusa per portarti venerdì pomeriggio alla stamberga"
Se: "T/N!"
Tu: "Avanti, sappiamo entrambi quanti sei burbero"
Una volta arrivati alla gufiera iniziate a salire gli scalini verso la cima, per poi entrare nella torre solitaria
Tu: "Io veramente non capisco, Gazza dovrebbe tenere pulito il castello, ma qui è sempre pieno di escrementi di rapace"
Se: "Non fa parte degli accordi"
Tu: "Come scusa?"
Se: "Gazza deve mantenere pulito il castello, la gufiera è all'esterno e lui si rifiuta di occuparsene"
Oltrepassate la soglia in pietra e fate il vostro inflesso nella torre
Se: "Aspetta che lo chiamo"
Dice prima di portare l'indice e il pollice della mano destra alle lebbra, e di emettere uno stridulo ma molto rumoroso fischio, che attira un maestoso gufo reale Bruno sul braccio del ragazzo
Se: "Ti presento Luto, avanti dagli il biglietto"
Porgi al gufo, che afferra per il becco, la piccola pergamena arrotolata, gli dai una grattatina al capo che sembra apprezzare e poi uscite sul terrazzino davanti all'ingresso della struttura mal tenuta.
Tu: "Remus Lupin, Grifondoro quarto anno"
Aggiungi prima che Severus gli dia lo slancio con il braccio per farlo liberare in aria
Se: "Bene, ora che il gufo è stato spedito possiamo andare a fare colazione"
Così vi incamminate affamati vero la sala comune

Un leggero ticchettio sulla finestra è sufficiente ad attirare l'attenzione del superficiale Peter Minus, già tutto pettinato e pronto, che se ne sta in un angolo della stanza mentre tutti i suoi compagni di camerata sono in fibrillante ritardo per la colazione.
P: "C'è un messaggio ragazzi"
Dice avvicinandosi al vetro, facendo scattare il serramento e lasciando che il volatile, che beccava il vetro in cerca di attenzioni, entri nella stanza svolazzando di qua e di là.
Gli altri ragazzi, seminudi, interrompono le loro azioni nel tentativo di capire il destinatario della posta. Sirius, con in dosso solamente i boxer esorta
S: "Ei, ma quello non è il gufo di Lily Evans? Ho sentito che ha un debole per te James"
P: "È da chi lo avresti sentito Sirius?"
S: "Me lo ha detto una sua compagna di stanza di chiamava Rose, o no, forse quella era quella di settimana scarsa. Alice, ecco come si chiamava!"
R: "Alice Smith? Lo sai che Paciok ha un debole per lei?"
Domanda Remus intento ad infilarsi i pantaloni della divisa
S: "No, non lo sapevo, ma ora che me lo hai detto prevedo un occhio nero nel mio futuro"
Aggiunge imitanti le gestualità della Cooman e sogghignando
S: "Oh, comunque James tutte ai tuoi piedi ultimamente, eh. Stai diventando un don Giovanni peggio di me"
Potter, con in dosso solo il pezzo sotto del pigiama, che dal canto suo, aveva mantenuto il silenzio mentre si sciacquava il volto con l'acqua fresca contenuta in una bacinella, si tampona il volto con un asciugamano bianco.
J: "Dovresti sapere, mio caro amico, che a differenza tua io non tengo i piedi in due scarpe, o per meglio dire nel tuo caso mille scarpe. Per me c'è solo e sempre ci sarà t/n"
S: "Quanto sei melenso"
In quel momento il rapace va a posarsi sulla spalla di Remus, liberando dal becco la piccola pergamena che rotola al suolo, per poi uscire di scena.
P: "È per Remus!"
Dice squittendo per poi scivolare sul pavimento di pietra per affermare la carta prima che possa farlo Lupin.
Minus la lancia a Black, dando il via ad una sorta di gioco del torello tra i tre, in il cui povero Remus non ha mai chiesto di partecipare.
R: "Avanti ridatemela!"
S: "Prendila se ci riesci!"
L'unico a non prendere parte a questa scenetta è Potter che ridendo si era messo i pantaloni della divisa.
Ma mentre si infila le maniche della camicia slacciata la sua attenzione viene attirata dal suo migliore amico Sirius
S: "Prendi James!"
Esclama.
Il ragazzo afferra al volo la pergamena e viene sobillato da Peter
P: "Avanti leggila James!"
Remus cerca di avventarsi sul ragazzo occhialuto, ma viene trattenuto dal suo fidato amico dai lunghi capelli corvini.
Cosí James scioglie lo spagnolo che permetteva alla pergamena di mantenere la sua forma cilindrica e la srotola.

Spazio autrice
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