Capitolo 44

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Ritorni nella tua forma umana e guardi James
Tu: "Mi hai distratta!"
E senza aggiungere altro esci dalla porta principale della stamberga, dirigendosi a grandi passi verso la foresta. Alle tue spalle senti la soglia della catapecchia cigolare nuovamente, e poi una voce che si avvicina a te sempre più velocemente
J: "T/n! T/n aspetta!"
Così inizi a correre a tua volta, fino a giungere al Lago Nero, dove sei costretta a bloccarti. Abbassi lo sguardo sull'acqua distante pochi millimetri dai tuoi piedi, e scruti l'immagine del tuo volto riflessa sullo specchio naturale. Le tue ginocchia si fanno morbide come burro, non riuscendo più a reggere il tuo peso, facendoti crollare al suolo. Porti una mano al petto, stringi il maglione che indossi, come se fosse l'unica cosa ancora cara che possiedi, e poi sentì le lacrime che involontariamente iniziano a tracciare esili rigagnoli lungo le guance.
Odi dei calpesti alle tue spalle ed istintivamente ti volti in direzione degli alberi, rivelando la presenta del giovane Potter, che orami ti ha raggiunta.
J: "T/n...."
Dice avvicinandosi a te per poi accovacciarsi al tuo fianco, ponendoti una mano sulla palla.
J: "Non piangere dai"
Tu: "Tu non capisci..."
J: "T/n io..."
Tu: "No, non puoi capire!"
Dentro di te vorresti raccontargli tutto, urlagli della profezia, della Pandorica, del rebus... della morte, ma non puoi, non ancora, non fino a quando non avrete capito dove si trova il vaso e trovato il successore di Pandora Black
Tu: "Io devo imparare a controllarmi, non posso continuare così. Tra pochi giorni ci sarà la luna piena, e se mi trasformassi in un qualche animale debole, tipo un coniglio?"
J: "Ma sei riuscita a controllarti!"
La tua espressione si fa attonita, e lui deve essersene reso conto.
Tu: "È tu come fai a dirlo?"
Dal niente sulle vostre teste iniziano a ticchettare piccoli fiocchi di neve, che inizialmente sono deboli ma man mano che i secondi passano si fanno sempre più insistenti, così afferri la tua bacchetta per provvedere alla creazione di un'ombrello d'acqua, eri uscita dalla stamberga di tutta fretta e senza cappotto, ridursi ad un mucchio di stracci fradici non sarebbe il massimo.
Il ragazzo allunga una mano al di fuori del riparo, lasciando che i cristalli bianchi gli inumidiscano il palmo, per poi ritrarre il braccio e sfregare i polpastrelli bagnati delle quattro falangi più lunghe, contro quello del pollice, come se la stessé studiando
J: "Bene"
Afferma sorridendo
J: "Capita propio a fagiolo"
Tu: "Che stai dicendo James?"
Lui si affaccia sullo specchio d'acqua e ti fa segno di avvicinarti a tua volta
J: "Guarda"
James rimane a fissare il propio riflesso nell'acqua, così fai lo stesso ma non capisci che cambi dalla tua immagine di prima.
Tu: "Non capisco James! Cosa dovrei ve..."
Ma quando ti volti a guardare il punto dove il suo sguardo è fisso rimani a bocca aperta. Dove dovrebbe esserci specchiato il volti del ragazzo, in realtà è presente il muso di un maestoso cervo, che si volta con le stesse movenze.
J: "Non in molti lo sanno ma, il Lago Nero è incantato: riesce a far vedere a che si specchia in esso il propio essere interiore. Questo potere dell'acqua si attiva raramente, è solo con determinati tipi di precipitazioni, come la neve. L'acqua è solita gelarsi molto in fretta quindi è semplice riuscite ad assistere a questo fenomeno.
Lo abbiamo scoperto l'anno scorso io e i ragazzi durante una delle nostre scorribande, Remus ovviamente vede un lupo, Sirius un cane nero e Peter emm... Peter vede un ratto"
Tu: "Quindi quando Remus diceva che l'amore corrisponde al cervo..."
J: "Si, intendeva questo"
E dopo qualche secondo di silenzio torni a scrutare il tuo normale riflesso
Tu: "Ma come mai io non riesco a vedere altro altro che il mio volto?"
Lui ti prende il viso tra le mani e lo guida faccia a faccia con il suo
J: "Perché tu, t/n, sei speciale! Non puoi essere etichettata con una sola caratteristica, né rappresentata da un singolo animale e ne anche smistata in una casa comune. Sei dolce, gentile, intraprendete, intelligente, bellissima..."
Non gli lasci il tempo di finire la frase che gli getti le braccia al collo, lasciando andare la presa sulla bacchetta, e facendovi ribaltare al suolo.
J: "Ti amo"
Dice staccandosi
Tu: "Anche io"

Una volta rimessi a sedere guardi James e ti viene in mente il ricordo che avevi rivissuto prima del suo arrivo
Tu: "Sai, prima che entrassi nella stamberga stavo ripensando a quella volta che siamo andati nel Galles con i nostri genitori e io mi sono buttata dalla scogliera"
J: "Che ricordi! I tuoi ti volevano ammazzare ahahaha"
Tu: "Però devi ammettere che quell'aquila era spettacolare"
J: "Su questo alzo le mani, hai pienamente ragione"
E lo ringrazi con un sorriso
Tu: "Cosa eri venuto a dirci alla stamberga?"
J: "Ah giusto, come ho fatto a non dirvelo subito, Remus e Piton hanno terminato la pozione!"
Tu: "Oh mio Scorpius! Dimmi che non stai scherzando!"
J: "No, già sta sera possiamo fare la prima prova"

Spazio autrice
Cosa ne pensate? Questa settimana per me è stata pesantissima, ogni giorni mi ritrovato ad avere attacchi panico e crisi di nervi. Spero che la prossima vada un po' meglio ma né dubito😅
Detto ciò voi come ve la passate? Spero senza pianti ogni sera come me

Camilla

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