Capitolo 2

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Percorrete una serie di corridoi, fino ad arrivare davanti ad una piccola porta di legno di betulla.
P.S.:"Questa porta compare solo in presenza di persone veramente degne di far parte della casata Scorpioscura, quindi solo voi e me potete vederla e acccerdervi"
Il professore apre la porta, ad un primo sguardo sembra una via inutile: davanti a voi non è presente nessuna stanza, bensì un muro curvilineo che disegna un piccolo semicerchio che ha come diametro la distanza fra i due stipiti della porta. Silente fa un passo in avanti e viene risucchiato improvvisamente da un essere che tappezzata il pavimento della semi circonferenza.
Tu:"Preside!"
Se:"Cosa facciamo ora?"
Tu:"Non possiamo lasciarlo lì, andiamo!"
Afferri il ragazzino per La Manica della giacca, non curandoti dei suoi gridolini striduli costituiti solo ed esclusivamente da legnose lamentele.
Fate un passo, avventurandovi in quella che sembra una strana pianta, assomiglia a delle radici intrecciate, come quelle dei vecchi alberi che ci sono nel tuo giardino, ma a differenza loro queste sono verdastre e viscide. Per di più si muovono e si divincolano tutte, le une annodate con le altre, come i tentacoli di un polpo o un calamaro.
Lo strano essere vi risucchia al suo interno, le tue mani iniziano a farsi Euridice sia per il contatto con gli undici tentacoli, che per la tensione.
Tu:"Severus, mi stai scivolando via!"
Non appena termini quella frase il tessuto ti sfugge di mano, ma il ragazzo afferra il tuo palmo, prima che la pianta possa dividervi.
Se:"Presa!"
Fai un lieve sospiro di sollievo
Tu:"Grazie, ora dobbiamo solo trovare Silente"
In quel momento sentite poco lontano da coi la voce dell'anziano preside
P.S.:"Lumus Solem!"
Improvvisamente una fortissima luce invade lo spazio circostante, facendo ritrarre la pianta e liberandovi dalla sua morsa.
Vi rendete immediatamente conto, però, che sotto ai vostri piedi non è rimasto altro che vuoto, cominciando a precipitare. Urlate, anche se sarete che è un'azione invana, tenedovi per mano.
Si scontrate su un morbido divanetto in velluto lilla, molto simile a quello su cui eravate seduti poco prima nell'ufficio di Silente.
Alzate lo sguardo e notate che il preside è in piedi eretto davanti a voi. Allarga le braccia ed esordisce
P.S.:"Benvenuti nella sala comune degli Scorpioscura"
Con aria orgogliosa indica le pareti tappezzate di lilla e rifinite in argento, su una delle pareti è presente un caminetto acceso fatto di pietra sopra al quale è stato colato, in un'incisioneincisione, dell'argento, al fine di formare la sagoma stemma della casata: uno scorpione con il pungiglione eretto, pronto ad entrate in azione.
Per la stanza sono cosparsi dei sofà e delle poltrone rivestiti con la stessa tonalità di viola chiaro. I pochi tavolini presenti sono in legno chiaro di betulla.
Ai due lati opposti della sal, a ridosso delle pareti, si ergono due identiche scalinate a chiocciola in argento, così sottili che sembra che potrebbero spezzarsi anche al solo contatto con i piedi.
P.S.:"Appena il cappello ha annunciato lo smistamento della signorina t/c ho mandato alcuni elfi domestici a pulire il tutto. Questo posto era in disuso dai miei tempi ormai, all'ora eravamo un po' di più a far parte della casata. Il nostro stemma appariva nel centro del simbolo di Hogwarts, dove oramai è stato sostituito da una semplice lettera H"
Se:"Professore, c-cosa era quel coso che ci ha attirati qui dentro poco prima?"
P.S.:"Quello è il tranello del diavolo, una bianta che tenterà a stritolare tutto ciò che si muove al suo interno, ma con ogni cosa e persona a questo mondo ha un punto debole: il suo è la luce solare. Ogni volta che cercherete di entrare nella sala comune lui vi affermerà e tenterà di stritolarvi, più vi dimenate e peggio sarà, per liberarvi dall sua morsa vi basterà eseguire un semplice incantesimo. Avanti prendete le vostre e provate"
Sia tu che Severus vi alzate in piedi e estraete dalla tasca della vostra tunica le rispettive bacchette.
P.S.:"Bene, ora fate questo movimento con la mano e poi di dite la formula: Lumus Solem"
Puntate la bacchetta verso la pianta viscida ed imitate il movimento di polso fatto dal preside poco prima
Se-Tu:"Lumus Solem!"
Dalle vostre bacchette viene generato un fascio di luce intesa che andò colpire il tranello del diavolo, che si ritrasse al solo contatto con essa.
P.S.:"Eccellente, siete stati bravissimi. Il cappello aveva ragione, siete ambiziosi e avete delle menti brillanti. Mi aspetto grandi cose da voi"
Silente si avvicina al sofà sul quale eravate studi tu e il ragazzo poco prima
P.S.:"Vi suggerisco di tenerlo qui per i primi tempi, poi ci farete l'abitudine alla caduta e riuscirete ad atterrare in piedi"
Tu:"Scusi signor preside, ma come facciamo ad uscire da questa stanza?"
Se:"E chi è il professore a cui possiamo fare riferimento"
P.S.:"Oh giusto, giusto. Fate pure riferimento a me per ogni necessità, il mio ufficio sapete già dove si trova, mentre uscire dalla vostra sala comune è molto semplice. Questo tranello del diavolo è incantato: quando asterete da sotto e afferrerete i sue nentatoli, lui immediatamente vi riporterà da solo alla porta. Ora devo andare, ho alcune faccende urgenti da sbrigare. Ci rivedremo domani mattina a colazione, buon notte"
Se:"Buona notte signor preside"
Tu:"Buona notte"
Il preside salta e a afferra il  tranello del diavolo, con un'abilità che non credevi potesse avere un'uomo della sua età, e in breve scompare.
Se:"Quindi siamo..."
Tu:"Soli? Si, credo di s..."
X:"Non siete del tutto soli"

Spazio autrice
Cosa ne pensate? Non credo che domani uscirà un capitolo, devo ancora vedere bene come organizzarmi. Scrivo quando ho l'ispirazione e voglia, non voglio sentirmi costretta aggiornare ogni giorno, perchè diventerebbe pesante e finirei per scrivere capitoli brutti, scontati e che non piacciono anche a me.
Grazie per le 30 letture e per i voti. Vi amo e vi voglio ringraziare per il sostegno che mi avete dato sia nelle storie precedenti che in quest'ultima.

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