Capitolo 48

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Ti chiudi la porta alle spalle e rimani per una manciata di secondi lì ad occhi chiusi, inspiranti ed espirando profondamente per una sola volta. Poi muovi il primo passo ed inizi a scendere i gradini della scalina a chiocciola.
Non appena ti è possibile ti chini un avanti, attaccata saldamente al corrimano, per verificare la presenza degli ospiti. James e Sirius sono seduti su un divano di raso di fronte al caminetto in pietra acceso, Remus si è accomodato su un sofà simile alla loro destra, mentre Peter ha preso posto su una poltroncina in velluto color prugna sulla sinistra
Tu: "Eccomi arrivo subito!"
Loro si voltano a guardarti e tu continui a scendere fino a quando posi il primo piede, su uno dei morbidi tappeti di è monito la sala, facendo so che davanti ai ragazzi dal nulla compaia una tavola imbandita di prelibatezze di ogni tipo.
S: "Ma che diamine...?!"
Esclama balzando in piedi stupefatto è quasi spaventato
Tu: "È la sala comune! È progettata in modo tale che non appena tocchiamo il suo suolo fa si che compaia ciò di cui necessitiamo"
R: "Che forza!"
Tu: "Un po' come la stanza delle necessità"
P: "La stanza delle cosa?"
Tu: "Niente niente"
S: "Okay comunque ritratto, la vostra è la sala comune migliore! Anche noi dovremmo avere delle stanze singole!"
J: "Sarebbe un sogno considerato il tuo problemino di apnea notturna, Sirius"
Il ragazzo dai capelli neri, in tutta risposta, scandisce bene le parole quasi urlandole
S: "IO NON RUSSO!"
Una volta abbastanza vicina a loro vai a rannicchiarti al posto del russatore che nel mentre si era seduto accanto a Remus.
James ti prende sotto braccio e in quel momento, come tante altre volte prima, vorresti parlargli di tutta la questione della profezia e del vaso di Pandora. Gli occhi ti si inumidiscono in breve, portandoti a singhiozzare
J: "T/n, ei che succede? Non piangere"
Dice accorgendomene e alzandoti di peso per stringerti meglio tra le su braccia
R: "Tutto okay?"
J: "Se è per prima nel bosco, lo so abbiamo..."
Tu: "No, non è per quello è che... è che..."
Rimani qualche secondo in silenzio per poi guardarlo dritto in volto. Devi mentirgli ancora, non hai altra scelta
Tu: "Si è per il bosco"
Ti asciughi le guance con la manica del maglione e prosegui
Tu: "Per voi è stato semplice tornare umani, ma per Severus... So cosa si prova e non è bello"
J: "Ma tu sei sempre riuscita a tornare normale"
Tu: "Non quando eravamo più piccoli, ti ricordi tutti quei giorni in cui abbiamo saltato le lezioni con la tutrice perché avevo la varicella?"
J: "Si, non mi permettevano di vederti perché è contagiosa"
Tu: "Non era varicella, quella su fa solo una volta è poi sviluppi gli anticorpi. In realtà succedeva che nel sonno mi trasformassi e spesso non riuscivo più a tornare i me. I miei..."
Avverti che i rigagnoli sulle guance sono tornati a scorrere così prendi qualche secondo per sfogarti da quei brutti ricordi
R: "T/n non devi per forza raccontarcelo se non te la senti"
P: "Si esatto, stai tranquilla"
Tu: "No no, sto bene"
Ti passi di nuovo la manica del maglione sul viso e poi riprendi con il racconto
Tu: "I miei genitori mi portavano nei sotterranei della casa?"
J: "Aspetta da quando cada tua a dei sotterranei?"
Tu: "Li ha sempre avuti, ma non so da dove vi si accede. Quando mi ci portavano non ero pienamente cosciente, e bhe quando dovevo uscivo... mi davano della pozione soporifera"
J: "Perché non mi hai mai raccontato di tutto ciò?"
Tu: "Ne ho parlato solo con Severus una sera in cui lui mi ha raccontato della sua infanzia; e poi... fino a qualche anno fa pensavo che fosse normale, che ero io quella sbagliata e che loro fossero solo spaventati da me"
S: "T/n... io ti posso capire, so che vuol dire avere dei genitori che non ti accettano per quello che sei"
Tu: "Non è quello Sirius, sono io che non mi accetto per quello che sono. Sono in una casa dimenticata da tutto e da tutti, persino i nostri fantasmi non li sopporta nessuno; ho dei poteri che a stento riesco a controllare  e con i quali potrei..."
R: "...ferire qualcuno o uccidere qualcuno"
Ti scambi uno sguardo d'intesa con il ragazzo dal volto sfregiato ed impulsivamente ti alzi e vai ad abbracciarlo
Tu: "Non è colpa tua, ricordatelo ti prego. Io sono sempre stata un'emarginata, tu non mi hai fatto niente"
Anche il ragazzo si mette a piangere.

Dopo esservi calmati ed aver mangiato qualche cosa, vi rendete conto che orami sono quasi le 3 del mattino.
Tu: "Se volte te potere restare qua a dormire, tanto abbiamo stanze a volontà"
P: "Non sarebbe meglio tornare alla nostra torre"
J: "Non ne vale la pena, Gazza a quest'ora inizia le pulizie mattutine, ci beccherebbe sicuro"
Tu: "Aspettate, vado a vedere se le stanze sono aperte"
Dici avvicinandoti alla scalinata del dormitorio maschile
S: "In che senso?"
Tu: "Su ogni piano ci sono due stanze, che si aprono solo quando entra un nuovo membro nella casa, ma avendone bisogno forse si sono aperte"
La tua voce si fa sempre più lontana e una volta giunta al secondo piano provi ad abbassare la maniglia di una delle due porte che incredibilmente si apre.
Torni fai ragazzi che nel mentre non si erano mossi dalle loro posizioni sui divani, ma in compenso la tavola era sparita.
Tu: "Bene le camere sono aperte, se volete potete già salire, per piacere cercate di non svegliare Regulus e Severus. Se volete là c'è un baule con dei vestiti"
Dici indicando un punto a vuoto alle tue spalle
P: "Là dove?"
Sirius si alza e vede comparire un'immensa cassa alle tue spalle
S: "Eccolo"
I griffondoro si fanno vicini ed estraggono ciascuno dei vestiti più o meno comodi per la notte e si avviano verso la scalinata
R: "Buona notte t/n, e grazie"
S: "A domani"
P: "Già a domani"
I tre iniziano a salire e James si avvicina te per abbracciarti.
Il più grande dei fratelli Black torna in dietro di qualche scalino non vedendo arrivare il suo migliore amico
S: "James vieni?"
Lui voltato verso lo scale alza lo guardo e replica
J: "No io vado a dormire in camera di t/n, non voglio lasciarla da sola sta notte"
Alzi lo sguardo stupita da quella sorpresa
S: "Okay, vedi di fare il bravo"
Conclude ridendo un modo malizioso prima di andarsene.
Baci James con passione, per poi dirgli
Tu: "andiamo a dormire ti prego, che sono stanca morta"
J: "Va bene"
Dice sorridendo

Una volta trovati in camera tua, ti infili il pigiama mentre James indossa i pantaloni della tuta che aveva ripescato poco prima dal baule, rimanendo a torso nudo.
Vi infilate sotto alle coperte e ti rannicchi accanto a James usando il suo petto come cuscino, nel mentre lui giocherella con i tuoi capelli.
Senti il sonno che si fa vicino così prima di lasciarti andare al potere della notte volgi leggermente lo sguardo verso il ragazzo
Tu: "James?"
J: "Si"
Tu: "Ti prego fammi una promessa"
J: "Cosa?"
Tu: "Che qualunque cosa io faccia, tu non mi odierai mai. Smetti pure di amarmi, non rivolgermi più la parola, ma la cosa peggiore che potresti farmi è detestarmi e desiderare che io muoia"
J: "T/n io non potrei mai odiarti, non riesco ne anche ad immaginarmi una vita in cui tu non ci sia"
Tu: "Ricordati di queste parole, farò di tutto per far sì che tu sia felice"
Lui ti bacia la nuca
J: "Io sono felice quando sono con te"
Sorridi e finalmente lasci che la stanchezza ti invada trascinandoti nel mondo dei sogni

Spazio autrice
Cosa ne pensate? Spero che il capitolo per voi non sia noioso, detto ciò ho una marea di idee per il nuovo immagina se volete saperle in anteprima scrivetemi pure nei messaggi privati.
Grazie per tutte le letture come al solito♥️

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