Epilogo

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Gli anni successivi dopo quella notte scorrono rapidi come un fiume in piena e, essendo una specie di latitante, le tue possibilità di interagire con gli eventi sono notevolmente limitate. Inoltre, avendo il controllo totale dei tuoi poteri, le tue trasformazioni con la luna piena non sono più dannose per nessuno, riuscendo a vivere un po' nella gufiera è un po' nelle stanze di Severus senza farti scoprire.

Qualche mese dopo la morte di James, Regulus aveva riniziato la su ricerca degli horcrux, finendo però per scoprire che uno degli horcrux è propio il piccolo Potter. Una notte si era avventurato, con l'aiuto del fantasma di Tom, all'interno della camera dei segreti, convinto che il basilisco fosse un'altro degli oggetti nel quale il signore oscuro ha risposto la propria anima.
Convinti che il fantasma potesse tenere a bada il bestione squamoso i due si sono avventurarti all'interno del luogo semi sconosciuto. Tom, Peró, non poté nulla vostro il mostro che in pochi secondi finì per sbranare il povero Regulus.
Tu: "Severus, sta succedendo!"
Urli in lacrime nell'ufficio che un tempo era di Lumacorno
Se: "T/n..."
Tu: "No Severus, la profezia si sta avverando! Prima James e Lily, ora Regulus! Sirius è stata catturato e portato ad Azkaban!"
Lui ti abbraccia, per poi portarti a sedere su un divanetto, e lasci che i singhiozzi si facciano sempre meno rumorosi
T/n: "È sai quale è la cosa peggiore? Che tutti ci ritengono responsabili, persino Remus. pPnsano che noi quattro..."
Prendi un attimo di fiato prima di pronunciare quelle parole
T/n: "...noi tre siamo ancora in combutta con Voldemort"
Se: "Lo sai che non dovresti più dire certi nomi"
Tu: "Io pronuncio il suo stupido soprannome quanto voglio! Non ho paura di lui, e non ne avrò mai"

Ben presto arriva l'estate del 1991. È arrivato il momento, bisogna consegnare la lettera di ammissione ad Hogwarts al giovane Harry.
S: "Sicura di volergliela portare tu t/n? Potrebbe essere rischioso, sai bene quanto me che i seguaci di Voldemort sono ancora là fuori. Silenti, certo, ma presenti"
Ti domanda una volta venuto alla voliera con la busta già sigillata in mano
Tu: "Si, sono sicura. Sarà una consegna rapida e pulita, e le prometto che non mi tratterrò più del dovuto a Privet Drive"
E dopo un suo cenno del capo, prendi le sembianze di una civetta, afferri la busta, e voli via alla volta del piccolo sobborgo londinese.
Come promesso al preside della scuola, ti sei limitata a far scivolare la busta nella buca delle lettere, ma, inevitabilmente, in una virata di volo che effettui sul retro della casa, incappi nello sguardo del ragazzo quattrocchi che per poco non ti fa andare a scontrare contro un comignolo.
Inizia a sbattere le ali il più freneticamente possibile, al fin di arrivare al castello al più presto.
Una volta rientrata nella torre gufiera, riprendi le tue sembianze umane e il pianto è inevitabile.
Quel bambino... uguale a suo padre in tutti e per tutto. Dalle punte dei capelli neri spettinati, ai tondi occhiali scocciati poggiati sul sul naso. E il volto: il naso le labbra il mezzo sorriso fatto nel vedere un rapace svolazzare nel propio giardino, sembrava di essere tornati ai tempi in cui tu e James giocavate per i boschi limitrofi alle vostre case.
Harry, solo una cosa non aveva preso dal padre: gli occhi. I suoi occhi erano del verde inconfondibile di quelli di Lily, quel verde ametista che se avesse incrociato lo sguardo di Severus, lo avrebbero fatto crollare in un fiume di lacrimo come quella sera di 10 anni prima.
Senza perdere tempo balzi fuori dalle mura circolari, trasformandoti in un topolino bianco e prendi a correre in direzione della capanna di Hagrid, l'unica altra persona insieme alla professoressa McGrannit a conoscenza del tuo soggiorno al castello.
Sgattaioli all'interno della piccola casupola grazie ad una fenditura tra due mattoni è una volta dentro ritorni umana.
Tu: "Hagrid, mi devi aiutare!"
Ha: "Per l'amor di Silente, T/n! Non mi puoi far prendere ogni volta questi colpi!"
Tu: "Ti prego Hagrid ascoltami, sappiamo entrambi che gli zii di Harry non sono i più indicati per portarlo a Godric's Hollow e che Silente incaricherà te"
Ha: "Bhe t/n, Silente sa il fatto suo, ma non puoi certo chiedermi di andare tu al mio posto! Persino uno snaso che svaligia una gioielleria impiegherebbe più tempo di quanto gli auror in borghese ci metterebbero a catturati! Una tazza di tè?"
Dice porgendoti una tazzina sbeccata in ceramica, che nelle sue enormi mani pare così minuscola.
Ti siedi sul divano/brandina e inizi a sorseggiare la bevanda fumante.
Tu: "Non intendevo questo Hagrid, so che non posso farmi vedere da nessuno, men che meno da lui. Avevo in mente un'altra cosa"
Ha: "Avanti t/n spiegati, non tenermi così.. così sulle uova di drago, ecco"
Dice borbottando e gesticolando
Tu: "La lettera per Hogwarts dice che gli studenti possono portare con se una rapace, un rospo o un gatto, no?"
Lui annuisce
Tu: "Se io rimanessi tutto il tempo sotto forma di civetta e tu mi portassi con te quando accompagnerai Harry a fare compere come, non so regalo di compleanno? Io potrei essere il suo animale qua ad Hogwarts"
L' espressione che gli si dipinge in faccia è notevolmente contrariata
Ha: "Non lo so t/n e se il ministero ti riconoscesse?"
Tu: "Hagrid, io non sono registrata come animagus al ministro, non sanno nulla dei miei poteri"
Ha: "Ma perché non lo hai detto prima! Nessun problema allora, tu procurati una gabbietta e al resto ci penso io! Aspetta aspetta, quale è il tuo nome completo?"
Tu: "T/n Edvige T/c"
Ha: "Edvige..."
Ripete come per imprimerselo nella mente
Tu: "...Edvige, mi piace questo nome! Sarà quello che darò al giovane Potter per rivolgersi a te"
Con l'aiuto di Severus procurasi una gabbia risultata molto semplice e in pochi giorni Hagrid fa in modo che Harry ti porti con se ovunque lui vada.

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