Capitolo 43

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Una volta tornati al quartier generale, la prima cosa che devo fare è fare rapporto a L, insieme a Erwin e Levi. In teoria, ci sarebbe dovuto essere anche Wolverine, che al momento (e per sempre) non sembra in condizioni di parlare...

Una volta entrati nel suo studio, L capisce che evidentemente qualcosa non è andato per il verso giusto, sia per l'assenza del capitano della mia squadra, sia per l'espressione di delusione e tristezza sul mio viso, sia per il fatto che sono piena di sangue ovunque. Levi chiede il permesso di congedarsi, lasciando a Erwin il compito di fare rapporto. Non capisco il motivo di questa azione, ma poco importa, avrà qualcosa da fare.

L: "Allora, dimmi tutto T/n."

Gli racconto nei minimi dettagli quello che è successo, dicendogli anche come per fortuna i due aghetti abbiano funzionato, altrimenti a quest'ora saremmo morti tutti. Lui rimane molto stupito dal mio racconto, non aspettandosi che i mutanti della mia squadra potessero spingersi tanto in là.

L: "Ok che non ti erano molto simpatici, ma non credevo che volessero addirittura ucciderci entrambi. Mi sento in colpa per averti messa in pericolo, ma per fortuna tu sei stata molto brava, sono davvero fiero di te."

T/n: "Non dovresti... sono solamente capace di ammazzare la gente."

Erwin: "Andiamo T/n! Se non fosse stato per te sai bene che sarebbe finita molto male per tutti noi. L ha ragione, sei il nostro piccolo orgoglio."

T/n: "So che non c'era altro da fare, per questo non ho esitato, però mi sento... così..."

Non riesco a trattenermi per via di tutta la tensione accumulata e inizio a piangere in silenzio, maledicendomi per essere così forte fisicamente ma così debole quando si tratta di mantenere il proprio contegno. L mi dice che posso andare e che la fine del rapporto la farà Erwin, tanto ho già detto tutto quello che dovevo. Uscendo, mi asciugo le lacrime e cammino verso la mia stanza, non vedendo l'ora di darmi una ripulita e mettermi a dormire, non ho affatto voglia di cenare. Mentre passo davanti all'ingresso, sento un ragazzo piangere e urlare, il che attira la mia attenzione. Mi affaccio e vedo Bakugou, il ragazzo che avevo incontrato alla festa. Mi sembra passata una vita da quel momento, anche se in realtà sono solamente alcuni mesi, uno dei quali ero persino KO per via del polmone. Lo vedo aggrapparsi alla maglietta di Aizawa e piangere disperatamente.

Bakugou: "Perché sono stato io quello che ha causato la fine di All Might?"

Non ho la più pallida idea di cosa sia successo, credo solo che questa sia stata una giornata di merda un po' per tutti a quanto pare. All Might era quel tizio biondo accanto ad Aizawa? Non me lo ricordo nemmeno. Domani cercherò Aizawa per ringraziarlo e gli chiederò anche questa cosa.

Arrivo alla mia camera e trovo lì Levi che mi aspettava. Mi prende il viso tra le mani e mi da un veloce bacio a stampo. Non pensavo lo avrebbe mai fatto, essendo ridotta uno schifo che puzza di macelleria.

Levi: "Ti ho preparato un bel bagno caldo e una tazza di camomilla. Volevo farti il tè, ma poi ho pensato che una camomilla forse adesso è la cosa migliore per te. Ecco prendi e bevila mentre ti rilassi un po', ok?"

Gli rivolgo un sorriso stanco, cosa avrò mai fatto per meritarmi Levi? Non credo proprio di meritarmelo in realtà, ma finché mi amerà io sarò ben felice di ricambiare il suo amore. Prendo l'asciugamano ed entro in bagno, venendo sorpresa da una vasca piena di schiuma e petali. Mi sento già meglio solo al pensiero della cura che ci ha messo Levi per farmi star bene, allora era per questo che ha chiesto di andarsene prima. Mi spoglio e metto a lavare la mia divisa, per poi immergermi nell'acqua bollente e cercare di non pensare agli orrori della giornata. Chiudo gli occhi e bevo dalla tazza che mi ha dato Levi. Dopo una mezz'oretta, esco e mi asciugo. Mi metto i pantaloni della tuta e un top e torno in camera. Levi anche si è cambiato, indossando dei pantaloncini e nulla sopra. Almeno una gioia...

Si sdraia sul mio letto e si mette sotto le coperte, tenendole alzate con una mano e facendomi cenno con l'altra di raggiungerlo. Non me lo faccio ripetere due volte. Mi sdraio accanto a lui e lui mi copre, per poi abbracciarmi stretta a sé. Anche se non è più inverno, stasera piove moltissimo e fa davvero molto freddo. Il suo caldo abbraccio e il rumore della pioggia incessante fuori dalla finestra sono una dolce coccola che finalmente mi fa tirare un sospiro di sollievo.

Levi: "E adesso ci vediamo il tuo film preferito, che ne dici?"

T/n: "Ma tu devi andare a cena, io non ho appetito oggi."

Levi: "Ho mangiato qui mentre ti facevi il bagno, ho preso qualcosa anche per te, ma se non hai fame non importa."

T/n: "Grazie comunque allora. Dai vediamoci il film."

Mettiamo in tv il mio film preferito (a voi la scelta, il mio è "V per Vendetta"). Durante tutta la durata rimango abbracciata alla vita di Levi, con la testa appoggiata al suo petto. Lui mi accarezza e mi fa i grattini tra i capelli, mentre io ricambio facendoglieli sul fianco. Una volta finito il film, spegnamo la tv e la luce, rimanendo solo con il lumino del comodino.

Levi: "Allora ti senti meglio adesso?"

T/n: "Molto meglio Levi, solamente grazie a te."

Levi: "Bene, sono contento mocciosa. Non devi essere triste, hai fatto fuori uno che dicevano fosse immortale: è una cosa veramente cazzuta."

Parole sbagliate. Ricomincio subito a piangere, proprio come una mocciosa, a ragione di come mi chiama Levi.

T/n: "Levi, è proprio questo che mi fa stare male. Non riesco a spiegare... se tutti pensavano fosse immortale è perché nessuno è mai riuscito ad ucciderlo. Perché io sì? Sono solamente un mostro. Non avevo alcun dubbio su come avrei dovuto fare, era tutto scritto nella mia testa, nero su bianco. Sono fatta per uccidere, è per questo che sono nata. È una cosa orribile Levi..."

Inizio a singhiozzare, premendo il viso contro il petto di Levi. Lui rimane un attimo pietrificato, probabilmente si sta mordendo la lingua per avermi fatto piangere di nuovo, anche se la colpa non è sua e io lo so bene. È solo che mi è tornato tutto in mente. Subito dopo però mi solleva il viso e mi accarezza le guance, per poi darmi un soffice bacio sulle labbra. Io mi lascio andare alla sua dolcezza, cercando di riprendere fiato lentamente. Accarezzo anche io il suo viso e i suo capelli mentre ci baciamo piano. Mi stringe delicatamente a sé e mi sfiora la schiena, finché dopo qualche minuto ci stacchiamo.

Levi: "Ascoltami T/n, non hai nulla di sbagliato. Il tuo ehm... talento, ecco, può essere visto come una maledizione, come stai facendo tu ora, o come un dono, come lo vedo io. Dipende solamente da te, dal modo in cui lo usi. Finché lo usi per fare una cosa giusta, non sei un mostro, ma un eroe. La mia piccola eroina."

T/n: "Eroina perché sono la tua droga, mh?"

Levi: "Ah ah, se hai fatto una battuta così tremenda credo che ti sia passato il cattivo umore."

T/n: "Sto bene ora, stavolta davvero."

Lo bacio di nuovo, un bacio che da dolce diventa poco a poco più passionale. Dopo aver fatto l'amore, ci addormentiamo l'uno tra le braccia dell'altra.

ANGOLO AUTORE:

Scusate la pessima battuta sull'eroina, mi è venuta dal cuore ❤ comunque sarei curiosa di sapere qual è il vostro film preferito, così se non lo conosco me lo vedo anche io 😍 grazie per tutto il supporto come sempre ❤❤❤ al prossimo capitolo!

Unstoppable (Levi x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora