Capitolo 16

1.8K 101 76
                                    

È notte fonda e sono stesa nel mio letto, fissando il soffitto. Sento qualcuno camminare nella mia stanza, ma l'oscurità è tale da non farmi vedere niente. Sento un peso abbassare il materasso accanto a me, mi rendo conto che qualcuno è sul mio letto. Una voce suadente mi sussurra all'orecchio "Vedi di non fare troppo rumore, o sveglierai gli altri." I miei occhi si abituano leggermente al buio e riesco a vedere i capelli corvini e gli occhi chiari di Levi. Mi posa un dito sulle labbra. "Shhh... intesi mocciosa?" Annuisco leggermente. Si sdraia sopra di me, afferrando le mie cosce e facendosi spazio tra le mie gambe. Le sue labbra calde si posano sulle mie e inizia a baciarmi sempre con più insistenza. Quando lecca delicatamente il mio labbro inferiore, apro la bocca per permettergli di entrare. La sua lingua accarezza la mia con passione, mentre con il suo corpo preme ritmicamente contro il mio, strusciando la sua erezione tra le mie gambe. Dopo poco si allontana dalle mie labbra e inizia a baciarmi il collo, prima delicatamente, poi mordendolo e succhiandolo. Una delle sue mani mi scorre lungo il fianco, infilandosi poi sotto la mia biancheria. Le sue dita prima mi sfiorano lentamente, poi le spinge con decisione dentro di me. L'eccitazione è altissima e ondate di piacere mi investono al ritmo delle sue dita. Un lieve gemito esce dalle mie labbra, ma subito dopo Levi afferra la mia gola con entrambe le mani, iniziando a stringere. "TI HO DETTO DI STARE ZITTA, NON CAPISCI?"

T/n: "Ca... Capitano, non respiro..."

Cerco di liberarmi dalla sua presa tirando le sue mani, ma è troppo forte e non ci riesco. A un certo punto lascia la presa con una mano e da dietro la schiena estrae un coltello, che mi pianta nel petto. Il mio sangue zampilla ovunque, schizzando sul petto e sul viso di Levi. Lui mi sorride con cattiveria e dice: "Stupida illusa, credevi veramente di potermi piacere o che avrei addirittura potuto amarti? Sei la feccia della società, un lurido scarto. Ti odio dal profondo del mio cuore." Così dicendo ruota il coltello violentemente, dandomi il colpo di grazia.

Mi sveglio di soprassalto, sentendo in bocca il sapore salato delle mie lacrime. Mi siedo nel letto e cerco di smettere di piangere, ma non ci riesco. Sarah sta dormendo, così come Erwin che si è sistemato sul divano, vicino al letto della ragazza. Levi invece ha preferito mettersi su una poltrona, dicendo che lui preferisce dormire così solitamente. Sento che si agita leggermente, così cerco di soffocare i singhiozzi per non svegliarlo, ma ormai è troppo tardi.

Levi: "Hey mocciosa, che diavolo ti è preso?" Ha la voce assonnata.

T/n: "Non è niente, solo un sogno."

Levi: "E piangi per i brutti sogni come i bambini?"

Si alza dalla sedia e viene verso di me, accovacciandosi accanto al mio letto. Indossa solamente un paio di pantaloncini che gli ho prestato io, i suoi vestiti erano tutti zuppi e in fondo portiamo praticamente la stessa taglia.

Levi: "Che avresti sognato di tanto terribile?"

T/n: "Ma niente davvero, mi dispiace averla svegliata. Lasci perdere, torni pure a dormire."

Levi solleva le mani e le avvicina al mio viso, ma d'istinto mi ritraggo rapidamente, spaventata.

Levi: "Hey che ti prende, pensi che ti voglia picchiare? Non essere stupida."

Si avvicina ancora a me e asciuga le lacrime con le mani, accarezzandomi dolcemente il viso. 

Levi: "E adesso dimmi cosa hai sognato, è un ordine, voglio saperlo."

T/n: "Ho sognato lei che mi uccideva capitano, perché sono solo uno scarto della società."

Mente lo dico i miei occhi si riempiono ancora di lacrime, ma riesco a non farle cadere. Levi mi sorride dolcemente. Aspetta, aspetta! Sta sorridendo? Sta sorridendo a me! Non lo avevo mai visto prima così. È bellissimo, non credevo che fosse possibile ma è ancora più bello di come non sia di solito. I suoi occhi mi guardano con estrema tenerezza. Mi prende una mano tra le sue e mi dice: "Ma allora sei stupida davvero! Piangi per una cosa così? Sai già quello che penso di te e ti pare possibile che io ti voglia uccidere?"

T/n: "No che non lo credo, però sembrava così reale che ho avuto paura. Inoltre..."

Dannazione, non volevo dire nient'altro.

Levi: "Inoltre..."

T/n: "Io, ecco, io non vorrei mai che... lei mi odiasse."

Abbasso lo sguardo, rassegnata dopo aver parlato di una cosa che non volevo sapesse.

Levi: "Non ti odio e non ti odierò mai T/n." Si alza in piedi e mi prende il viso tra le mani, sfiorandomi la fronte con un leggero e tenero bacio. Sento il cuore martellare, ma rischia di venirmi un infarto nel momento in cui si siede accanto a me nel letto.

Levi: "Visto che hai il cervello di una mocciosa di 4 anni, rimango qui finché non ti addormenti di nuovo, per cui vedi di sbrigarti."

T/n: "COSA!? M... ma no, l... le pare! Non serve, sto bene!"

Levi: "Sei sicura? Ok allora." 

Si alza, si gira e fa un passo verso la poltrona su cui dormiva prima. Senza pensarci un solo secondo mi sporgo dal letto e afferro il suo polso. 

T/n: "La prego, resti con me."

Levi mi guarda e mi sorride di nuovo. Due volte in poco tempo, non credo che il mio cuore regga, mi sta arrivando un infarto, ne sono sicura. 

Levi: "Ti decidi? Non voglio stare in piedi tutta la notte. Cosa vuoi che faccia quindi?"

T/n: "Vorrei che restasse con me."

Levi: "D'accordo allora, fatti più in là."

Si sdraia accanto a me, con il viso rivolto verso il soffitto. Io rimango un attimo pietrificata, seduta, non sapendo cosa fare. Mi guarda e con una mano si batte un paio di colpetti sul petto. Non ho bisogno di farmelo ripetere due volte, anche se in realtà non ha detto nulla. Mi sdraio poggiando la testa sul suo petto, a sinistra. Sento il suo cuore battere prima lentamente, ma dopo pochissimo inizia a martellare forte contro il mio orecchio. Credo che in fin dei conti, stia fingendo di essere quello indifferente e tranquillo. In realtà, penso che anche lui sia piuttosto agitato, come lo sono io. Appoggio il braccio destro sulla sua pancia, abbracciandolo leggermente. Levi poggia invece il suo braccio sinistro sulla mia schiena e mi stringe delicatamente a sé. Mi sembra di star sognando di nuovo, ma so che stavolta è tutto vero e il capitano non mi odia affatto. Credo piuttosto che si stia innamorando di me.


ANGOLO AUTORE:

Mi sono sentita male da sola scrivendo il capitolo, vorrei troppissimo essere veramente lì 😭😭💔 Comunque ho letto che martedì mattina Wattpad dovrebbe essere tipo in manutenzione, quindi il capitolo lo pubblicherò dopo pranzo, più o meno. Grazie mille come sempre per tutti i voti e i commenti, che nell'ultimo capitolo sono stati tantissimi e mi sono divertita una mondo a leggerli tutti ahahahahah siete troppo simpatiche, vi adoro 😂😍 A presto con il prossimo capitolo!

Unstoppable (Levi x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora