Capitolo 24

1.5K 87 97
                                    

T/n: "Ascolta L, io ora prendo quell'ascensore e vado al piano, tu guidami fino al punto in cui va piazzata la bomba. Quando gli alieni si accorgeranno che sono scesa se ne andranno da davanti la porta e tu potrai avvisare gli altri che saranno in grado di scappare, anche con i feriti."

L: "Ma se tutti insieme non siete stati in grado di fronteggiarli, come pensi di poter tornare indietro da sola? Magari potrai anche mettere la bomba, ma non hai speranze di uscire da lì viva." La sua voce si rompe leggermente verso la fine della frase.

T/n: "Non hai fiducia nella tua sorellina?"

Lo sento tirare su con il naso e il suo respiro si trasforma in singhiozzi. Non ho ancora perdonato la sua intromissione nella mia storia, ma sentirlo così mi spezza il cuore. È pur sempre mio fratello e so che mi ama con tutto il cuore. Se si è comportato in quel modo lo ha fatto solo per proteggermi e in ogni caso è stato solamente Levi a scegliere di lasciarmi, la colpa è soltanto sua se non stiamo insieme. 

L: "Mi fido di te, ma lo sai che io vedo sempre le cose come stanno: è evidente che per quanto tu sia forte la situazione non è alla portata di una persona sola."

T/n: "L, non guardare solo la mia situazione: so che sembra impossibile e forse lo è, ma non abbiamo scelta. Se non li attiro altrove ci aspetteranno qui fuori e moriremo, se scendiamo tutti insieme saremo troppo lenti e moriremo. Questa è l'unica possibilità, lo sai perfettamente anche tu. Devi solo avere il coraggio di ammetterlo."

L: "Ok, hai vinto. T/n, non voglio che questa sia la nostra ultima conversazione e ti prego di tornare da me viva, ma nel caso in cui questo non accada io ti devo delle scuse. Non avrei dovuto intromettermi e ti giuro che se torni da me non mi metterò mai più nelle tue faccende personali. Sei una ragazza molto intelligente e se tu lo hai scelto sicuramente hai visto in lui qualcosa che io non vedo. Perdonami, ti prego."

T/n: "Ti perdono e non devi prenderti la colpa, se teneva a me non mi avrebbe lasciata solo perché tu hai espresso i tuoi dubbi. Ma ora basta con questi discorsi, è tutto ok. Ti voglio bene, fratellino."

L: "Ti voglio tantissimo bene anche io, T/n, ti prego, ti prego di cuore, torna viva da me."

T/n: "Ce la metterò tutta, tornerò."

L: "Solo una cosa: ma perché ne stai parlando con me e non con Erwin o Levi?"

T/n: "Perché loro non me lo lascerebbero mai fare, non accetterebbero di scappare mentre io rischio la pelle lì sotto. Ma se l'ordine me lo dai direttamente tu che sei di grado più alto, non potranno dire niente."

L: "Sei veramente terribile. Ok... vai."

Torno verso il resto del gruppo, per poi afferrare la borsa che sta accanto a Levi e avvicinarmi all'ascensore. È diverso da quelli che si vedono di solito: non è del tutto chiuso, ma le pareti sono fatte di rete metallica. 

Levi: "Che diavolo fai!? Posa quell'arnese e torna qui, stiamo pensando a cosa fare."

T/n: "Ho un ordine direttamente dallo stratega, vi dirà lui il resto. Voi dovete uscire, aspettatemi 15 minuti, se non mi vedete andate via."

Erwin: "Non dire stronzate, non è proprio il momento, dobbiamo ritirarci tutti insieme e tornare con dei rinforzi in un altro momento."

T/n: "E aspettare che gli alieni se ne vadano in giro per il mondo magari... Non potete chiedermi di restare, come ho detto è L che mi ha dato il permesso di andare. Vi comunicherà lui quando potete uscire, vedete di non farvi ammazzare comunque o sarà tutto inutile e mi scoccerebbe parecchio essermi sacrificata per niente."

Levi: "Sacrificata? Stai delirando, non serve a nulla andare da sola. Morirai prima di arrivare al punto di posizionamento."

T/n: "Tieni per te la tua mancanza di fiducia, non mi serve il tuo permesso, lo hai capito?"

Mi giro e cerco di entrare nell'ascensore, ma Levi mi prende per un polso e mi strattona indietro, costringendomi a voltarmi verso di lui. Ha gli occhi lucidi e il naso arrossato, come se stesse per piangere da un momento all'altro. Mi tira a sé, fino ad avere il viso a pochi centimetri dal mio. Mi parla con un filo di voce, per non farsi sentire dagli altri, anche se tutti ci stanno guardando.

Levi: "Non andare, troveremo una soluzione, ma ti prego: resta con me."

T/n: "Tu sei rimasto con me quando ero io a chiederlo?"

Levi apre la bocca come per dire qualcosa, ma poi abbassa lo sguardo, non trovando le parole. Dopo però mi guarda di nuovo e mi dice: "Se ho fatto quello che ho fatto era solo per non vederti morire per me. Quindi ora non andare, non ce la farai mai, non hai possibilità e io non posso vivere con il peso di averti persa."

T/n: "Non mi interessa come, ma vivrai. Inoltre, trovo estremamente seccante la tua mancanza di fiducia, come capitano mi dovresti incoraggiare a eseguire gli ordini e non a disobbedire. Se non credi che possa farcela la cosa non mi riguarda, non ho bisogno della tua stima per sapere cosa posso o non posso fare. Io ce la farò, per cui vedete di venirmi a prendere in tempo all'uscita per favore."

Non appena finisco la frase, con uno strattone mi libero dalla sua stretta e vado verso l'ascensore. Una volta aperto, sparo un colpo sul pulsante esterno, così non potranno seguirmi o fermarmi. Entro, chiudo la porta e non appena inizio a scendere rivolgo il nostro saluto militare a Levi, che ha poggiato le mani alla grata e mi guarda in silenzio. Non appena lo faccio, una lacrima gli riga il viso. Non credevo che lo avrei mai visto piangere, non credevo nemmeno che ne fosse capace.  Ammetto che mi si stringe il cuore, ma non ho scelta. Tornerò viva e gli dimostrerò che si sbagliava. Erwin gli posa una mano sulla spalla e lui si asciuga in fretta gli occhi, tornando composto come sempre. 

Scendo sempre più in profondità, Levi mi segue con lo sguardo in silenzio, fin quando non ci perdiamo di vista. L torna in collegamento, stavolta non solo con me, ma la chiamata è con tutti quanti. Si rivolge prima a me, dicendomi il piano al quale devo fermarmi. Subito dopo, dice agli altri di essere pronti a uscire, non appena se ne andranno dovranno correre più velocemente possibile fuori. Credo che Levi non si sia reso conto che io posso sentirlo, perché non appena L finisce la frase inizia a urlargli contro:

Levi: "COME HAI POTUTO? Sei uscito completamente fuori di testa? Non ha nessuna possibilità con tutti quei mostri lì fuori! Morirà inutilmente, non riuscirà nemmeno a mettere la bomba. Se veramente la ami non dovevi permettere che andasse, io non lo avrei mai permesso al posto tuo!"

Rifletto per un istante sulle sue parole: da come parla sembrerebbe che mi ami. Ma se mi ama veramente perché mi ha allontanata?

L: "Non c'era nessun'altra cosa da fare, sareste morti tutti. In questo modo la maggior parte di voi avrà una via di uscita e per quanto riguarda lei, possiamo solamente sperare e fidarci di lei."

Levi: "Erwin, io vado da lei, devo proteggerla!"

Erwin: "Non essere incosciente! Non hai munizioni e le spade sono inutili. Non potresti aiutarla in ogni caso. Tutto quello che puoi fare è uscire e non rendere vano il suo sacrificio, qualora dovesse morire."

T/n: "Guardate che vi sento."

Il silenzio cala nella chiamata. Anche se la situazione è pessima, non posso fare a meno di sorridere al pensiero di loro che si rendono conto dell'equivoco. Approfitto degli ultimi momenti di calma per assicurarmi di avere tutte le armi perfettamente cariche e quando L mi dice di scendere, apro le porte. Davanti a me, un corridoio buio e desolato mi attende. 

ANGOLO AUTORE:

Spero che con questa chiacchierata tra fratelli si sia un po' placata la tempesta di odio verso L ahahahahah, manco Light lo odiava così tanto 😂😂 Come andrà a finire? Moriremo nella missione e finisco la storia in tragedia oppure la scampiamo? Chi può dirlo 🤐 Ci si vede giovedì con il prossimo capitolo, grazie per il sostegno, love you ❤️❤️

Unstoppable (Levi x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora