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Mentre Ella acconciava i miei lunghi capelli ero riuscita a rilassarmi e per un attimo a non pensare ad Olcan e alle situazioni assurde di cui ero stata partecipe.

Mi aveva aiutata molto e avevo visto in lei una buona amica, una persona di cui fidarmi e tutta la paura provata per ciò che avevo visto si era leggermente attenuata, anche se, ancora faticavo a credere.

Mi aveva raccontato molte cose oltre alla leggenda ma avevo capito che non era tutto e che voleva inoltrarmi nel loro mondo un pò alla volta, senza fretta.

Si era concentrata soprattutto su Olcan, probabilmente perché aveva assistito alla scena della sera prima e voleva in qualche modo tranquillizzarmi.

Ci era riuscita perfettamente, anche se, pensai che le sue belle parole erano dovute al fatto che fosse suo fratello.

Ne parlava con occhi pieni di orgoglio e ammirazione e avevo capito che le era molto legata, lo aveva descritto come un uomo intelligente, onesto e con valori che pochi avevano.

Mi aveva consigliato di non badare al loro aspetto perché con il tempo anche per me tutto questo sarebbe stato normale ma in quel momento mi era assolutamente impossibile abituarmi al quel cambiamento così animalesco.

Fortunatamente per tutto il tempo che avevamo passato insieme aveva avuto il garbo di non mostrare la sua natura, vedere altri atteggiamenti simili a quelli di Olcan o Balder mi avrebbero sicuramente fatta scappare a gambe levate.

Dovevo ancora elaborare il tutto e assistere ad un'altra trasformazione simile non avrebbe aiutato.

Mi aveva raccontato che ciò accadeva solo quando erano molto arrabbiati e non riuscivano a controllare gli istinti.

Avevo ripensato a tutti i comportamenti strani di Brynyar in quest'ultimo anno e poi a quelli di Olcan e finalmente mi era tutto più chiaro.

Erano più simili agli animali di quanto avessi creduto.

Mi stupii di non essere sconfortata o abbattuta, ero semplicemente estasiata e impaurita allo stesso tempo.

Avevo bisogno di pensare, di chiarire le idee, volevo restare da sola e sentire quella sensazione di libertà che solo la sabbia sotto i piedi e l'odore del mare potevano darmi.

"Ella, vorrei andare alla spiaggia, ho bisogno di restare sola per un pò"

Per un istante mi guardò perplessa, mi fissava con insistenza e notai un velo di preoccupazione e angoscia sul suo viso candido.

"Liv, qui nessuno ti farà del male te lo posso assicurare, mio fratello non è il mostro che credi, dagli un'opportunità, ti prego."

Aveva frainteso le mie intenzioni e le mie parole, cosa credeva? Che volessi fuggire?

Non avrei potuto in ogni caso, se fossi andata via l'alleanza con i Wulfgar sarebbe saltata e conoscendo mio padre, Gerda ne avrebbe pagato le conseguenze dato che oramai era chiaro a tutti il perché Olcan avesse scelto un'altra donna.

"Sta tranquilla, ho solo bisogno di restare sola, di calmare i pensieri"

Annuì poco convinta ma non disse nulla e mi lasciò andare.

Prima di uscire presi la pelliccia che Olcan mi aveva dato e me la misi sulle spalle, faceva davvero troppo freddo per essere primavera.

"Liv, mio fratello Brynyar e tua sorella sono veramente innamorati?"

Mi fermai sulla soglia, rimasi spiazzata, non mi aspettavo quella domanda ma era plausibile che volesse sapere cosa era successo a Sarpsborg e così le risposi sinceramente.

WULFGAR - The land of snowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora