Capitolo 13

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GUE’


Finalmente son tornato a Milano, finalmente a casa mia. Appena rientro in casa noto subito che c’è qualcosa che non va, guarda te se mi hanno rubato qualcosa. Lungo il corridoio ci sono dei vestiti da donna per terra ma che succede? Mi guardo bene intorno e trovo un bigliettino sul tavolo ‘In camera t’aspetta una bionda, buon divertimento Frate. Ci vediamo dopo al Miss, Jake!”. Minchia mi conosce troppo bene, avevo proprio bisogno di farmi una sana scopata almeno vado più rilassato al locale. Mi dirigo in camera iper eccitato, quando entro trovo una bionda sdraiata sul letto con un completino intimo striminzito, con due bombe al posto delle tette.
X:” Sorpresa” si gira dall’altra parte mostrandomi il suo sedere
Guè:” E che bella sorpresa, vieni qua!” mi butto sul letto iniziandola a baciare dappertutto. E più la baciavo sul collo, sul seno più lei si eccitava; più mi sfiorava con la lingua il petto fino all’inguine più me la sarei fatta all’istante. 
Dopo quasi due ore di sesso selvaggio con sta bionda, ci prepariamo per andare al Miss.
X:” Non mi hai chiesto neanche il nome” dice fissandomi dallo specchio
Guè:” Non importa”
X:” Io voglio continuare a vederti”
Guè:” Non sono il tipo da storie serie, se vuoi possiamo solo scopare ma niente di che”
X:” Ma..” cerca di contraddirmi quando le infilo la lingua in bocca per farla stare zitta. Appena le sfioro il collo, mi butta sul letto salendomi addosso; inizia a baciarmi ed a mordermi contemporaneamente e così si ricomincia da capo per un’altra ora.
Guè:” Com’è che ti chiami?” le chiedo quasi sfinito così per farla contenta
X:” Natalia” sorride
Guè:” Beh, vieni qua” mi alzo dal letto per mettermi di fronte allo specchio con lei davanti così ci facciamo un selfie. Lo mettono subito online così quella stronza di Ilaria rosica.
Natalia:” Posso venire anch’io al Miss?” chiede speranzosa
Guè:” Sì ma non è detto che torniamo insieme a casa, può essere che me ne scopo altre” dico chiudendomi in bagno. 
Natalia:” Ti squilla il telefono” urla dall’altra parte della porta. Ammazza che palle questa oh!
Guè:” NON TOCCARLO” apro la porta e glielo tolgo bruscamente “Pronto?” rispondo senza leggere
X:” Allora Frate? Ti sei divertito?” scoppia a ridere
Guè:” Che cagna! Grazie frà. Sei al Miss??”
Jake:” Sì zio, manchi solo te. C’è pure Fred con 3 suoi amici”
Guè:” Ah Fred..”
Jake:” Lei non c’è, sta tranquillo ma muoviti che mi sto scassando senza te, minchione!”
Guè:” Dai arrivo, 10 minuti” dico chiudendo la chiamata. Esco dal bagno e della tipa non c’è traccia, magari si sta fumando una sigaretta fuori ma non c’è. Vado in cucina e trovo un post-it sul frigo “Sei solo un coglione!”, ma vaffanculo va, non eri neanche capace a succhiare. Esco di corsa da casa con la speranza di non beccare il traffico, lo odio, odio la gente, odio la fila, odio tutto. Per fortuna che entro nel privè, per fortuna che sono Guè così evito di farmi tutta quella fila.
Finalmente sono arrivato a sto locale, fa un freddo cane ma da lontano vedo un ragazzo attirare verso di sé una ragazza, sono un minchione ma non sopporto chi alza le mani sulle donne.
Guè:”Oh mollala, cazzo!” ma appena lei si gira, sbianco, cazzo!
Ila:” Ma porca troia, ma che cazzo!” mi fissa incredula. Sta lì con un altro, con sto porcospino 
Guè:” Un consiglio amico: lasciala stare che questa è una figa di legno non te la darà mai”
Ila:” Ma vedi di andartene a fanculo, stronzo di merda” mi urla ad un centimetro dal viso, è così bella che le vorrei stampare un bacio su quelle labbra così carnose, peccato che sta mano nella mano con questo. Così le sorrido ed entro dentro, è un incubo porca troia!
Guè:” Oh figa, fortuna che non c’era” dico alle spalle di Jake
Jake:” Ma che ne so io, non l’ho mai vista!”
Guè:” Ma cazzo, lì ci sono le sue amiche. Potevi chiedere a Fred!”
Jake:” Oh zio già mi hai scassato la minchia, beviti qualcosa e fatti ogni tipa che trovi qui” dice sbattendomi un bicchiere sul petto. Così inizio a bere, un bicchiere dopo l’altro mentre lei è rientrata e si scambia effusioni con quel ragazzo.
X:”Ciao” dice una voce sensuale alle mie spalle, toccandomi la schiena, così mi giro verso questa ragazza.
Guè:” Non ero mica un coglione?” la guardo dalla testa ai piedi, ha un vestitino davvero corto, le si vede tutto.
Natalia:” Sì ma sai mi mancava” posa una mano sul mio pacco ed inizia a baciarmi con foga
Guè:” Dai andiamo” dico prendendola per mano per portarla in una stanza del privè ma mentre mi dirigo lì incrocio lo sguardo di Ilaria che mi guarda schifata

Rose NereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora