Capitolo 37

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Guė
Dopo una settimana l'ho rivista, dopo una settimana ho rivisto la condizione pessima in cui l'ho ridotta e mi prenderei a sberle da solo. Avevo voglia di abbracciarla, di baciarla, di stringerla forte a me ma mi odia, ma come biasimarla?! Sono una merda ed ha tutta la ragione del mondo ma ho davvero voglia di chiarire con lei, la rivoglio nella mia vita.
"Devo parlarti ti prego, ho bisogno di vederti" le invio questo messaggio, deve capire le cose come stanno realmente. È questa la nostra ultima possibilità.
Giro e rigiro in casa da più di mezz'ora ma di lei non c'è traccia, non chiedo molto, chiedo solo di poterle parlare forse per l'ultima volta; mi accendo l'ennesima sigaretta il nervoso è alle stelle. Non ce la faccio ad aspettare un altro secondo e decido di andare da lei anche ci sono quelle arpie delle sue amiche ma appena apro la porta me la ritrovo davanti ed il mio cuore perde un battito.
Guè:" Ti stavo aspettando" la guardo
Ila:" Cosa c'è?" dice con un filo di voce, sembra così fragile.
Guè:" Devo parlarti" la faccio accomodare in casa "è da quando abbiamo fatto l'amore che non tolgo quelle lenzuola, c'è ancora il tuo profumo" le dico fissandola negli occhi
Ila:" che schifo e comunque sti cazzi"
Guè:" Bene..." mi alzo innervosito
Ila:" Mi dici cosa volevi?"
Guè:" Niente!!" mi accendo una sigaretta fissando fuori alla finestra
Ila:" Te non sei normale"
Guè:" Dove te ne stai andando??" mi giro di scatto dopo aver sentito dei passi
Ila:" Hai detto che non devi dirmi niente cosa resto a fare??" mi domanda
Guè:" Quindi non te ne frega più niente?" La fisso
Ila:" Pensi che io stia bene, eh?" mi guarda dritto negli occhi
Guè:" No..." mi avvicino lentamente a lei
Ila:" Pensi che io non sia felice?"
Guè:" Lo so che non stai bene e che non sei felice però non pensare che tu sia la sola star male" cerco di prenderle le mani ma mi respinge
Ila:" Come se te ne fregasse qualcosa di me o di noi"
Guè:" Se ti ho chiesto di venire qui è perché volevo chiarire la situazione con te e farti capire che per me sei veramente importante anche se non sembra"
Ila:" Già non mi fidavo prima, come posso fidarmi adesso di te?"
Guè:" Lo so, ti capisco ma dammi modo di riparare"
Ila:" Cazzo, non mi fido più di te, hai distrutto tutto!!" dice in preda ad una crisi di nervi dandomi un pugno sul petto ed io non posso far altro che abbracciarla forte a me " ti odio" continua a dire tra le mie braccia colpendomi sempre sul petto
Guè:" Calmati, ti prego" le accarezzo dolcemente i capelli
Ila:" Ti odio"
Guè:" Lo so" continuo a stringerla ed a baciarle la testa. Restiamo così per un po' ed è bello riaverla di nuovo tra le mie braccia anche per pochi minuti ma so che questa è l'occasione giusta per averla di nuovo nella mia vita; "Possiamo parlare ora??" la fisso mentre lei annuisce mettendosi seduta sul divano
Ila:" Parla" appoggia le sue gambe sulle mie
Guè:" Riproviamoci, lo sai anche tu cosa c'è tra noi. Fregatene di quello che possono dire le tue amiche, pensa a te.. Cosa ti dice di fare il TUO cuore??"
Ila:" Te ma non so se..."
Guè:" Farò di tutto per farti fidare di me" l'ha interrompo
Ila:" Però non diciamo niente a nessuno, almeno per ora" abbassa lo sguardo
Guè:" Hai paura del giudizio degli altri??"
Ila:" Non possono capire"
Guè:" Lo so..." le accarezzo le gambe
Ila:" Non sarà facile"
Guè:" Ce la faremo" le prendo la mano
Ila:" Ehm no, dicevo che non sarà facile per te farti perdonare" ride
Guè:" Stronza" le faccio il solletico ed in pochi istanti le mie labbra sono di nuovo sulle sue: e magia fu.

Rose NereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora