CAPITOLO 7

387 24 0
                                    

 GUE’

Rientro al The Club solo per dire agli altri che me ne torno a casa, ho solo voglia di stare per cazzi miei e tutte ste ragazze ‘sanno di plastica peggio dei lego’.

Jake:” Oh frate, ho visto Fred uscire di corsa ma che è successo?”

Guè:” Ma no niente, io me ne vado, c’ho un mal di testa pazzesco. Ci si becca domani in studio. Ah queste” dico dandogli le chiavi della mia macchina “dalle a Don Joe che non  c’ho neanche voglia di guidare” me ne vado senza aspettare una sua risposta, sicuro starà pensando che sono un deficiente ma non me ne frega. Tiro su il cappuccio del giubbotto, Milano è fredda proprio come il mio cuore, vago per le strade di questa città senza una meta precisa o forse sì, non so neanch’io quel che sto realmente cercando. Cammino in una stradina isolata con un paio di cuffie nelle orecchie, da lontano vedo la macchina di Fred in compagnia di una ragazza, mi avvicino un po’ di più e vedo che si sta scopando quella tipa che poco prima mi voleva ammazzare di botte solo perché volevo farmi la sua amica, faccio finta di niente e tiro dritto sbucando proprio di fronte ad un Hotel, forse sta lì ma sicuro dorme. Resto seduto sul marciapiede per un po’ quando la vedo uscire, sembra stanca ma la luce della luna la rende magnifica, è una di quelle bellezze rare. Da lontano vedo che tenta di accendersi una sigaretta e dopo varie smadonne ci riesce ed è dannatamente più bella con quella sigaretta in mano, si siede ad uno scalino dell’entrata del albergo, i gomiti sono appoggiati alle sue gambe, una mano le sostiene la testa mentre nell’altra ha la sigaretta che ogni tanto se la porta alla bocca, cazzo vorrei essere una sigaretta, ha lo sguardo perso nel vuoto.

Guè:” Hey..” dico accarezzandole il braccio

Ila:” Ma porca di quella troia” si è spaventata perché sono sbucato dal nulla “cosa vuoi?”

Guè:” Giuro che non voglio niente, solo parlare”

Ila:” Ok” fa una smorfia e si gira dall’altra parte

Guè:” Piacere Cosimo” le porgo la mano

Ila:” Ilaria” stringe la mia mano sorridendo, ha una mano così esile che ho paura di rompergliela

Guè:” Quanti anni hai?” mi sento un mongolo, non ho mai avuto una conversazione del genere con una ragazza

Ila:” 21 e te ne hai 34” dice lanciando il mozzicone della sigaretta

Guè:” Che tiro” cerco di farla ride e porca troia che sorriso

Ila:” Ma stai a piedi?”

Guè:” Eeeeeh già, prima ho pure visto la psicopatica della tua amica”

Ila:” Ah si sta con Fred, che facevano?” chiede ingenuamente

Guè:” Scopavano.. in macchina” la fisso negli occhi, è possibile vedere il mare dentro a degli occhi castani?

Ila:” Ma non è da Vanessa, cioè lo hai visto anche te”

Guè:” Ci stavo per rimettere la faccia e poi lei fa lo stesso”

Ila:” Secondo me, te lo stai inventando” mi punta contro l’accendino

Guè:” Nooo, te lo giuro, li ho visti con i miei occhi”

Ila:” Hai gli occhi da sole ed è notte” scoppia a ridere

Guè:” Non ridere così però” le prendo la mano “ma sei gelida” mi porto la sua mano alla mia bocca ed inizio a riscaldarla

Ila:” Abitudine, il freddo di questa città sembra lo stesso di quello che ho dentro”

Guè:” Siamo in due” e cade il silenzio. Un silenzio che sa di qualcosa, lei fissa il cielo con aria sognante ed io fisso lei, al di fuori possiamo sembrare una di quelle coppiette felici ma io sono Guè e non so cosa voglia dire amare una persona soprattutto una come lei. “Te non sei con le altre” dico con un filo di voce

Ila:” Da cosa lo capisci?” chiede senza distogliere lo sguardo dal cielo

Guè:” A quest’ora stavamo già a casa mia o qui in albergo a scopare, sei una delle poche persone che guarda ancora il cielo e poi i tuoi occhi parlano da soli”

Ila:” Woooow, te chiamano Freud” sorride

Guè:” Ma sei romana?” le lascio la mano

Ila:” Nooooooo maddai? Da cosa lo hai capito? Guarda che non c’ho l’ebola che me lasci la mano così eh” mi guarda con quei suoi occhi, è così vicina che la mia mano da sola le accarezza i capelli e si avvicina ancora di più “ultima sigaretta e poi ti abbandono caro Cosimo Fini”

Guè:” Quando parti??” voglio abbracciarla e così tento, mal che vada mi molla na sberla

Ila:” Domani” si sistema meglio tra le mie braccia posando una sua mano sulla mia

Guè:” Ah quindi niente scopata?” dico ridendo

Ila:” Vai a fanculo!” cerca di svincolarsi ma la stringo ancora più forte “mollami o ti spengo la sigaretta sulla mano”

Guè:” Ma stavo scherzando, cretina” le bacio dolcemente i capelli “quando torni?”

Ila:” Non so, forse settimana prossima per lavoro” fa una piccola pausa “come se ti fregasse poi qualcosa, cioè sei GUE’ ed ha più ragazze te che uno sceicco arabo”

Guè:” Chi l’ha detto a te?”

Ila:” Ma se neanche ci conosciamo e poi lo hai detto anche te, vuoi solo scopare ed io non sono quel tipo di persona” si alza “apparteniamo a due mondi diversi e se entro nel tuo, vengo distrutta del tutto e non posso permetterlo proprio ora. Hai il tuo mondo ed io il mio che è l’opposto del tuo” mi bacia dolcemente sulle labbra e sparisce dentro l’albergo mentre io resto lì da solo a sfiorarmi le labbra che sanno di lei.

------------------------------------------

APPENA AGGIORNO I CAPITOLI SULLA PAGINA FACEBOOK: FAN FICTION WORLD, LI AGGIORNO ANCHE QUI <3

Rose NereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora