Capitolo 15

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GUE’

Appena esco dal locale trovo quel coglione da solo sulla moto, mi ispira botte.

Guè:” Dov’è?” chiedo senza guardarlo

Stash:” Cazzo ne so!” ridacchia

Guè:” Cazzo ti ridi?” mi avvicino a lui “dove cazzo è??” scandisco bene le parole

Stash:” Tranquillo amico” sorride beffardo “Non so dove sia andata!”

Guè:” Come fai a non saperlo? Era qui con te!” lo sollecito

Stash:” C’ho provato, non me l’ha data e se n’è andata a piedi” sale sulla sua moto di merda sfidandomi

Guè:” Ma porca troia sei un coglione di merda” mi allontano prima di spaccargli la faccia da cazzo che si ritrova. Ma che cazzo le passa per la testa? Era ubriaca, aveva un mini vestito e gira da sola per Milano a quest’ora poi. “Oh Jake io vado!” dico rientrando al Miss

Jake:” Dove vai??”

Guè:” A cercare una persona”

Jake:” Lei??” chiede curioso ma questa sua domanda, non so perché, mi urta

Guè:” Ci sentiamo”

Jake:” Quella ragazza ti sta fottendo il cervello” mi urla le spalle. Scuota la testa, sta dicendo una marea di stronzate; non so neanche per quale motivo mi stai preoccupando per lei in questo modo visto che non me la sono ancora scopata o forse mai me la porterò a letto. Salgo in macchina ed inizio a vagare per le strade di Milano, non so dove sia andata, non ho neanche il suo numero, su facebook non è connessa e non so dove andarla a trovare. Ma poi perché mi sto sbattendo così tanto per lei? Quasi quasi chiamo Natalia così ricapitoliamo quel che è successo prima ma mentre penso a queste cagate la vedo da lontano. Cammina con un passo veloce, ha paura, si stringe dentro a quel cappotto bianco, da lontano e da dietro sembra fragilissima come un vaso di porcellana. Cerco di accelerare per raggiungerla ma più lo faccio più lei si spaventa e cammina sempre più veloce. Non si ferma, così decido di accostare e raggiungerla a piedi.

Guè:” Hey!” le urlo  “Ilaaaaaaa, figa, ti fermi?” non si gira così le  afferro il braccio per farla voltare

Ila:” Ah sei tu” guarda a terra

Guè:” Ma sei scema? Dove cazzo te ne vai in giro da sola conciata così?” la rimprovero

Ila:” Vado a battere”

Guè:” Cogliona! Sali dai che ti accompagno in albergo” quanto sei figa

Ila:” Non serve, Cò, torno da sola”

Guè:” E sentiamo” dico mettendomi davanti a lei “e dove staresti andando?”

Ila:” A fanculo, Cò! Dove posso andare? In albergo!”

Guè:” Il tuo albergo sta dall’altra parte di Milano” dico vittorioso

Ila:” Ah bene, grazie” dice superandomi per ricominciare a camminare verso l’albergo.

Guè:” Ma figa la vuoi smettere? Non me la sono scopata!!!” la raggiungo

Ila:” Ti puoi scopare chiunque vuoi, capito? Non me ne fotte una sega di quel che fai!!” si gira di scatto puntandomi il dito contro

Guè:” Cioè me la son scopata oggi pomeriggio” scoppio a ridere, adoro provocarla

Ila:” Ma vaffanculo Cosimo, vaffanculo!” dice andandosene

Guè:” Dai cretina, che stai gelando!” le prendo la mano

Ila:” Vengo in macchina con te ma non devi sfiorarmi minimamente che ti spezzo ogni cosa spezzabile che hai!”

Guè:” Basta che ti muovi!” mi allontano salendo in macchina.

Lei non parla, sembra stanca, vorrei chiederle tante cose ma mi limito ad osservarla ogni tanto

Guè:” Arrivatiii” le sorrido

Ila:” Beh, grazie” sta per scendere dalla macchina quando le metto una mano sulla coscia.

Guè:” Aspetta” la guardo intensamente

Ila:” Che c’è??” chiede intimorita

Guè:” E’ la prima volta che siamo soli in un posto tranquillo”

Ila:” Ehm effettivamente” sorride di rimando

Guè:” Parlami di te” dico serio, vorrei sapere perché è così chiusa

Ila:” Oddio, non saprei che dirti.. Parla tu prima” mi fa la linguaccia, che lingua che ha

Guè:” Io? Io beh sono un tipo complicato. Nessuno può stare al mio fianco”

Ila:” O sei te che non vuoi nessuno al tuo fianco per paura?” mi prende la mano che avevo posato sulla sua coscia

Guè:” Entrambe le cose.. Perché dici così?” le accarezzo la mano

Ila:” Perché Cò? Perché io non faccio avvicinare nessuno a me, non ho voglia di star male, di nuovo”

Guè:” E perché io mi sto avvicinando a te?”

Ila:” Ehm anche no, ho solo accettato un passaggio. Lo sai, te l’ho già detto altre volte: non possiamo star insieme e poi non ci conosciamo”

Guè:” Una possibilità perché non ce la vuoi dare?”

Ila:” E’ complicato, Cò” apre la portiera della macchina “grazie per il passaggio, buonanotte” mi saluta con un bacio a stampo sulle labbra ed esce di corsa dalla macchina. Ed è successo ancora, mi sta distruggendo psicologicamente questa ragazza. Mi vuole ma non so per quale fottuto motivo scappa. C’è un attrazione fisica tra di noi allucinante, ho bisogno di sfogarmi e se lei non può placare le mie voglie chi può farlo? Mentre penso ad una soluzione mi squilla il telefono: numero sconosciuto, chi cazzo è?

Guè:” Pronto?” rispondo in modo scocciato

X:” Hey sono Natalia, mi sento molto sola”

Guè:” Dove sei?”

Natalia:” A casa tua, ti aspetto” chiude la chiamata senza lasciarmi il tempo di rispondere. Fanculo, io continuo con la mia vita e continuo a scoparmi chi voglio senza perder la testa per una come Ilaria.

Rose NereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora