Capitolo 23

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Ilaria

Restiamo abbracciati in silenzio per un po’ a fissare la città.

Ila:” Ed ora?” gi domando guardando le sue mani incastonate con le mie

Guè:” Ora che?”

Ila:” Cosa siamo?” forse avrei dovuto evitare la domanda

Guè:” Non lo so, di sicuro non siamo amici” fa una pausa “forse è meglio non definire il rapporto per ora”

Ila:” Ah ok” abbozzo un sorriso

Guè:” Che c’è? Non sono il tipo da storia seria, mi ci vuole tempo”

Ila:” Niente niente, forse è meglio rientrare eh” mi allontano da lui per poi rientrare. Dire che ci son rimasta male è dir poco ma cosa mi dovevo aspettare da uno come lui? Una beata minchia

Vane:” Dov’eri??” dice venendomi incontro

Ila:” Fuori, a prendere una boccata d’aria, lo sai che odio gli spazi chiusi” le sorrido provando a convincerla

Vane:” Con quello?” indica con la testa verso la porta finestra ed io spero solamente che non sia lui ma appena mi giro i suoi occhi sono puntati di me

Ila:” Neanche l’ho visto”

Vane:” seeeee vabbè, ha guardato subito te”

Ila:” Andiamo a casa?” la guardo sperando che non faccia altre domande, almeno per ora

Vane:” Solo se dopo mi dici che cazzo è successo” così annuisco, voglio solo andare a casa “Nicole sta già a casa, l’hanno portata i Dear”

Ila:” Anvedi sta sculata” rido

Vane:” Ah e piaci al tuo amato Ric” sorrido a quella frase, è la cosa che più desideravo fino a qualche mese fa “muovi il culo che sta arrivando Guè” velocizziamo il passo ma la sua mano afferra il mio polso

Guè:” Dove vai??”

Ila:” A casa!” lo guardo cercando di svincolarmi dalla sua presa

Guè:” Vi accompagno io” guarda me e poi Vanessa che lo fulmina solo con uno sguardo

Vane:” Preferisco andare a piedi” mi afferra l’altro polso e non so davvero che fare

Guè:” Dolce come sempre” mi stringe ancora di più il polso “Ila?”

Ila:” Ci vediamo Cò”

Guè:” A casa” mi mima mentre esco da quel appartamento che ormai era diventato stretto per entrambi.

Il tragitto dal appartamento a casa è stato abbastanza silenzioso, nessuna delle due parlava: dovevo parlare io ma le parole mi si soffocavano in gola e lei era curiosa, sarebbe scoppiata da un momento all’altro ma rispettava la mia decisione di non dir nulla, almeno per ora.

Ila:” Non vedo l’ora di buttarmi nel letto”

Vane:” Non vai a dormire finché non parli, fai te” non so se ridere o preoccuparmi

Ila:” Pff che palle che sei” apro la porta di casa e ci ritroviamo Nicole in compagnia dei Dear Jack, cazzo.

Niky:” Alla buon’ora” ride come una cretina, sarà ubriaca

Vane:” Sei ubriaca Nì?”

Fra:” Lei? Nooooo” ride seguito da tutti noi “è da mezz’ora che dice cazzate tipo su Ila ed il vostro vicino

Vane:” Bel argomento di merda eh”

Ila:” Io starei qui” mi indico ridendo “me ne vado a letto che sono stanca”

Vane:” Dovevamo parlare..” mi fissa

Ila:” Domani ti prego” annuisce così saluto tutti ma Riccardo mi segue, mi fa piacere avere le sue attenzioni ma vorrei solo starmene da sola

Ricky:” Posso?” entra in camera mia buttandosi sul letto ed io annuisco “ti ho vista fuori al balcone con quello” sorride

Ila:” Ah…” non so davvero cosa dire

Ricky:” Oh tranquilla, vi piacete a vicenda, è normale che c’è la voglia di stare insieme”

Ila:” Non per lui”

Ricky:” Cioè??” mi accarezza la gamba

Ila:” Non ho voglia di parlare, scusami” faccio gli occhioni come il gatto di Shreck

Ricky:” Ti lascio sola” si alza “lascio il numero a Vane, per qualsiasi cosa io ci sono” m bacia i capelli ed esce dalla stanza. Mi lascio avvolgere dal mio piumone caldissimo, non voglio vedere nessuno, almeno per stasera ma la pace finisce quando suonano alla porta. Sicuramente è lui ma non ho voglia di vederlo, sento soltanto ciò che si sta dicendo con Vanessa

Guè:” Dov’è???”

Vane:” In camera sua”

Guè:” Ok grazie”

Vane:” No forse non hai capito: vuole stare da sola e te non la vedrai!” dice dura

Guè:” La devo vedere! La voglio vedere!” quasi urla e sono tentata di uscire dalla mia tana solo per vedere la scena

Vane:” Non me ne frega un cazzo di ciò che vuoi, lei vuole stare da sola, PUNTO” urla

Guè:” Fammela vedere”

Vane:” NO!!! Io non so che cazzo sia successo ma se le fai del male, se la fai soffrire io ti giuro che ti spacco la faccia, ti faccio cadere tutti sti denti d’oro. Rispetta almeno questa sua decisione, domani se vorrà ti parlerà lei”

Guè:” Diglielo però”

Vane:” Sì basta che ti levi dai coglioni” la sento dire mentre sbatte la porta.

Sorrido perché mi è venuto a cercare, sorrido perché la mia amica mi ha difeso ma non so perché ma c’è un qualcosa che dentro mi logora, quasi mi distrugge.

Rose NereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora